Messina, rimborsi gonfiati alle cliniche in cambio di gioielli e assunzioni. I NOMI

Messina, rimborsi gonfiati alle cliniche in cambio di gioielli e assunzioni. I NOMI

Alessandra Serio

Messina, rimborsi gonfiati alle cliniche in cambio di gioielli e assunzioni. I NOMI

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giovedì 23 Settembre 2021 - 09:24

Tutti gli imprenditorie gli altri nomi coinvolti nell'inchiesta delle Fiamme Gialle sui rimborsi irregolari alle case di cura messinesi

L’assunzione di due sue collaboratrici, preziosi gioielli in regalo. Sono queste le utilità che la funzionaria dell’Asp Messina avrebbe ricavato per aver “chiuso” un occhio sulle irregolarità nel sistema di controllo delle case di cura cittadine. Irregolarità che hanno consentito alle cliniche di ottenere rimborsi gonfiati dal Sistema Sanitario Nazionale.

Questa l’accusa fondamentale alla base dell’inchiesta delle Fiamme Gialle, sfociata oggi nella sospensione di tre imprenditori del settore: Emmanuel Miraglia, rappresentante legale della Cappellani Giomi spa – avrebbe ricevuto 423.934 euro in più del dovuto, se le schede fossero state regolari; Domenico Francesco Chiera della “C.O.T. Cure ortopediche traumatologiche” – 364.415 euro in più secondo gli investigatori; Gustavo Barresi di Casa di Cura Villa Salus – 655.063 euro in più.

La responsabile del Nucleo di Controllo dell’Asp, Maria Giuliana Fazio, risulta soltanto indagata perché oggi non più in servizio. Tra gli imprenditori indagati anche l’amministratore delegato della casa di cura Cristo Re, Antonio Francesco Merlino , Caterina Facciolà della San Camillo.

Denunciati anche 14 collaboratori della ex ispettrice dell’Azienda sanitaria provinciale, beccata nelle intercettazioni a dare loro indicazioni su come “alterare” i sistemi di rilevazione e anche le interviste di controllo della qualità dei servizi erogati dalle strutture sanitarie.

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9 commenti

  1. Gente senza dignità , Dio danaro come motto.

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  2. E POSSIBILE CHE TUTTI SANNO SOLO TRUFFARE?

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  3. che bellezza….
    ora la parola agli avvocati specializzati

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  4. Non solo alteravano le carte .Sì fanno pagare le visite e dopo operano.Moscati disse :quando un medico si fa pagare è un ladro e amico intimo di Satana.
    La colpa è dei cittadini che pagano le visite ,pagare un medico non significa che è bravo? Non pagate nessun medico e affidatevi al SERVIZIO Nazionale per curarsi .Diciamolo l’99% sono anche evasori diciamoloooo

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  5. Vergogna. Vergogna. Ma perché non fanno una bella indagine e scoperchiano tutto il sistema marcio e schifoso che c’è sotto. Ovvio che poi c’è gente ( vedasi medici specializzandi) che percepiscono gli stipendi con 6-7-8 mesi di ritardo e in ogni busta paga ci sono trattenute di migliaia di euro che rimangono nelle casse dell’ azienda stessa. Un cedolino con la somma di quattro mensilità e trattenute assurde.
    Perché non pagano ogni mese?
    Gente senza dignità.

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  6. Alessandro Micalizzi 23 Settembre 2021 14:42

    Però dagli specialisti ambulatoriali della sanità pubblica i funzionari dell’Asp pretendevano sempre più lavoro che possibile pagandoci il meno possibile, in modo da incassare i premi di produzione, premi che andavano ai funzionari in quanto il poliambulatorio da loro diretto produceva di più e non agli specialisti ambulatoriali che producevano effettivamente il lavoro.

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  7. Gabriele D'Arrigo 23 Settembre 2021 17:08

    Tutti assolti perché il fatto non sussiste. E gli pagheranno anche le spese del tribunale ed il torto che gli hanno fatto. Più scontato della fine del Titanic

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  8. La realtà per l’ennesima volta mostra il marcio. Ma ciò che più stupisce, di fronte alla realtà, è come certi lettori possano esprimere il pollice verso e mostrarsi contrari ai vari commenti.

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  9. Bravissimi cosa bisogna dire, i furbetti in Italia vincono sempre , anzi si guadagnano la stima di tutti ,come è dimostrato dalla farsa della giustizia Italiana si salvano sempre il sedere. Chi ha bisogno invece della sanità per qualsiasi causa: salute, ricovero,e cose molto più semplici come rinnovare una patente, deve oltre che pagare o precisiamo deve pagare il pizzo alle varie ASL distribuite in Italia deve elemosinare certificati sempre richieste dalle stesse ai poveri malcapitati,in particolare alla ASL 5 di Messina,dove imperano incapacità, menefreghismo,ignoranza di lavoro.Il servizio citato lo dImooostra apertamente.

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