Messina, ritorno a scuola ma quanti completeranno gli studi?

Messina, ritorno a scuola ma quanti completeranno gli studi?

Autore Esterno

Messina, ritorno a scuola ma quanti completeranno gli studi?

giovedì 11 Settembre 2025 - 12:38

La città deve affrontare il problema dell’abbandono scolastico e fare i conti con un abbassamento dei livelli di competenza dei suoi studenti

Questi giorni sono caratterizzati dal ritorno in classe degli studenti messinesi; la vita all’interno delle scuole ricomincerà ma insieme ad essa si riproporranno diseguaglianze e carenze tra diverse realtà scolastiche cittadine. Anche Messina infatti non è esente dal problema dell’abbandono degli studi che dilaga nel sud Italia soprattutto tra gli studenti delle città metropolitane.

La dispersione scolastica a Messina

Il fenomeno della rinuncia agli studi è molto diffuso nella nostra terra e la Sicilia, rispetto al resto d’Italia, presenta le percentuali di abbandono scolastico maggiori. In particolare, come riportato dalle indagini Eurostat del 2024, il 15,2% dei ragazzi di età compresa tra i 18 e 24 anni risulta aver conseguito solo la licenza media contro il 9,8% della media nazionale. Fanno meglio di noi anche regioni come Calabria (10,8%) e Campania (13,3%).

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare nella realtà siciliana, Messina rappresenta un’eccezione alla regola. Infatti, rispetto alla media regionale, gli studenti che non completano il percorso scolastico di secondo grado, nel 2024 ammontavano solamente al 6,5%. I dati ufficiali dell’anno scolastico appena concluso sono ancora in fase di elaborazione. Resta comunque la conferma, anche in riferimento ad anni scolastici precedenti, che Messina risulti in una posizione migliore rispetto alle altre città metropolitane dell’isola. I dati Istat del 2023 riportano come le percentuali di giovani tra i 20 e i 24 anni che hanno conseguito un diploma di scuola secondaria di secondo grado ammontano all’ 88,8% per Messina contro il 78%, circa, di Catania e Palermo.

Ma siamo davvero cosi virtuosi?

Vantare un aumento del numero dei diplomati, può davvero renderci orgogliosi? Nonostante i dati sembrino confortanti, dobbiamo guardare con obiettività la realtà dei fatti.

Sempre l’Istat ha registrato come nel 2023, a Messina, il 60% degli studenti delle quinte classi superiori non abbia raggiunto adeguati livelli di competenze alfabetiche e numeriche. Ciò conferma che, purtroppo, un incremento percentuale nel numero dei diplomati non corrisponda ad un aumento del numero di persone competenti o che siano pronte al mondo del lavoro.

Come si può accedere al mondo del lavoro se si è analfabeti funzionali?

I nostri dati cozzano con una realtà in continua evoluzione e alla ricerca di giovani sempre più specializzati che accumulano titoli per entrare a far parte del mondo del lavoro e trovare la tanto agognata stabilità.

Se ottenere il primo impiego è difficile per un laureato, immaginiamo lo scoraggiamento di chi, in mancanza di supporto familiare o perché versa in condizioni di svantaggio socio-economico, non solo rinuncia a completare un ciclo di studi ma cessa anche cercare un impiego rimanendo in un limbo di inerzia e sconforto. Secondo l’Istat, sempre nel 2023, i ragazzi dai 15 ai 24 anni che risultavano fuori dagli studi e dal mercato del lavoro ammontavano al 13%.

L’immagine che viene fuori da questa disamina è quella di una città che sembra voler emergere rispetto al panorama regionale ma che di fatto rimane invischiata nelle crepe di un sistema scolastico fragile e malato. Bisogna colmare i divari, fare sì che le scuole non diventino dei diplomifici che sfornano studenti incapaci di rispondere alle esigenze della contemporaneità. Investire sull’istruzione non significa accedere ai fondi europei sotto forma di progetti ma riqualificare la scuola nel suo insieme, lavorando sulle competenze di base e su un rapporto più stretto tra scuola e territorio.

Resta una sfida aperta in cui tutti gli attori sono chiamati a mettersi in gioco per costruire una realtà più efficace ed inclusiva.

Cristiano Piccione – Progetto L’Estate Addosso

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