Emergenza idrica: 11 domande sui 10 giorni che ci hanno fatto piombare indietro nel tempo

Emergenza idrica: 11 domande sui 10 giorni che ci hanno fatto piombare indietro nel tempo

Rosaria Brancato

Emergenza idrica: 11 domande sui 10 giorni che ci hanno fatto piombare indietro nel tempo

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mercoledì 04 Novembre 2015 - 23:04

Ad emergenza ancora in corso ci sono 11 domande e perplessità in merito all'intera gestione. Ma la principale di tutte è questa: chi ha la responsabilità di questa pessima gestione dell'emergenza? Stando alle dichiarazioni che abbiamo sentito, nessuno.

Nessuno di noi avrebbe mai immaginato un’emergenza così prolungata, così aggrovigliata, con connotazioni tali da sembrare, nel 2015, persino antistorica. L’incubo che si è trasformato in una guerra all’ultimo bidone, all’ultima goccia, ci ha fatto precipitare in altre epoche storiche, sicuramente “prima di quellidiprima”.

Le file con i bidoni, l’acqua razionata, mi riportano ai ricordi di 40 anni fa, quando, io bambina, sentivo mia madre svegliarsi alle 6 del mattino per riempire la vasca.

Nessuno intende attribuire a questa amministrazione né la frana, né il guasto, nessuno vuol dire “piove, governo ladro”. Ma 10 giorni dopo l’inizio dell’emergenza peggio gestita che si sia mai vista a Messina ci sono alcune riflessioni, perplessità e domande. La prima è anche l’ultima, quella che riassume tutte le altre: chi ha la responsabilità della pessima gestione dell’emergenza?

Stando a quanto visto in 10 giorni nessuno. E non mi riferisco alle responsabilità addebitabili alla natura, al dio dei venti e delle frane, al destino avverso o alla malasorte, mi riferisco alla responsabilità di una gestione ingestibile.

Se siamo tornati indietro di mezzo secolo qualcosa che non è andata come dovuto c’è stata e ci sono alcuni interrogativi e riflessioni da fare.

1)LO STOP DI 48 ORE IL 24 OTTOBRE A CALATABIANO

All’origine della telenovela ci sono 48 ore, subito dopo la frana, che hanno visto l’Amam impossibilitata ad intervenire per via del divieto di transito emesso dal sindaco di Calatabiano. D’accordo che siamo abituati atavicamente alla rassegnazione, ma poiché non si era alle frontiere di uno Stato nemico pronto a difenderle con i carri armati ma si aveva di fronte un’amministrazione comunale la domanda è: perchè rassegnarsi ad attendere 48 ore e non attivare subito i canali preposti, comprese le prefetture? Come si fa a restare 2 giorni senza fare niente, sottovalutando quei già seri disagi per i messinesi? Non dico dichiarare guerra al sindaco di Calatabiano, ma tra l’invasione armata e la rassegnazione passiva ci sono una lunga serie di azioni che dovevano essere fatte e non sono state fatte.

2)GLI SQUILLI DI TROMBA E LE DICHIARAZIONI DI GIUBILO

E’ vero che ogni amministratore ha il dovere di fidarsi di quel che dicono i suoi dirigenti ma già l’aver soprasseduto sulle 48 ore perse convinti delle proprie capacità risolutive, il liquidare tutto con troppa superficialità, il dire “faccio tutto io”, avrebbero dovuto suggerire una maggior cautela. Ma associarsi agli squilli di tromba di fronte a comunicati stampa di questo tenore: abbiamo risolto tutto e con 16 ore di anticipo, è quantomeno azzardato. Nessuno si è chiesto poi se oltre “al cerotto”, alla sistemazione del guasto non fosse opportuno un intervento di maggiore entità a tutela della condotta. I primi 4 giorni di gestione dell’emergenza sono stati all’insegna dell’eccessivo ottimismo e superficialità. E 4 giorni sono 4 giorni.

3)I DIFETTI DI COMUNICAZIONE

Se già nelle 48 ore di rassegnazione di fronte alle decisioni del sindaco di Calatabiano si sono registrati i primi difetti di comunicazione, nei giorni successivi è stato un vero e proprio corto circuito. Le domande in questo caso sono diverse: perché la Protezione civile regionale è stata chiamata solo giovedì? Perché il presidente Crocetta è stato chiamato soltanto giovedì e tramite lui si è entrati in contatto con Foti? Perché dopo il secondo problema alla condotta quando è apparso chiaro, mercoledì, che il “faccio tutto io” non era la formula adatta, si è atteso fino a giovedì mattina per il vertice in prefettura?Perchè la mattina di giovedì il parlamentare Enzo Garofalo (peraltro l’unico a muoversi a livello nazionale) ha contattato il ministro Alfano sottoponendogli l’emergenza, senza avere alle spalle nessuna carta scritta, e neanche una telefonata da parte dell’amministrazione? Perché nessuno ha pensato di chiamare “rinforzi” a Roma o Palermo? Esistono i canali istituzionali da seguire. Può anche darsi che Accorinti sia convinto del potere taumaturgico della parola ma se annunci la richiesta della dichiarazione dello stato di calamità non puoi pensare che si concretizzi se prima non fai una delibera di giunta. Infine perché al vertice di giovedì erano assenti sia il sindaco che il prefetto? A riprova di quel corto circuito tra istituzioni che nei giorni di giovedì e venerdì ha toccato il picco massimo con comunicati emessi dai due Palazzi sulla stessa emergenza e sulle stesse operazioni. .

5)IL PIANO B

Incredibile ma vero, a parte le lamentele ed il piangerci addosso sul fatto che ci siamo fatti scippare l’Alcantara sotto il naso nessuno aveva nel cassetto il Piano B con le soluzioni per limitare i disagi. Gli unici ad averlo sono stati gli sciacalli del mercato nero dell’acqua.

6)LA NAVE CISTERNA

Sempre in virtù della sottovalutazione dell’emergenza sia l’amministrazione che l’Amam erano contrari all’arrivo della nave cisterna, temendo che sarebbe arrivata a “cose fatte”. I fatti hanno dimostrato l’esatto contrario. Ma la domanda è: perché la notte di venerdì quando è attraccata la nave e si è evidenziato un buco alla tubatura ha dovuto provvedere il personale a bordo della nave dal momento che a terra non c’era nessuno di supporto?

6)”NON ABBIAMO NULLA DA RIMPROVERARCI”

A distanza di 10 giorni NESSUNO HA ANCORA CHIESTO SCUSA AI MESSINESI. Eppure abbiamo di fronte altri 20 giorni di disagi intollerabili per una città del 2015 di un Paese occidentale. Non solo nessuno ha chiesto ufficialmente e pubblicamente scusa nonostante l’evidente impreparazione, ma abbiamo ascoltato dichiarazioni che vanno in senso opposto. Dopo che il secondo intoppo ha scatenato il panico nessuno dei vertici dell’Amam si è assunto neanche una parte di responsabilità. Anzi, dopo aver riparato il secondo problema, (quindi dopo la reiterazione della superficialità) l’ingegnere La Rosa e il presidente Termini hanno dichiarato: “Non abbiamo nulla da rimproverarci”. Ma per “rimproverarsi di qualcosa” che cosa sarebbe dovuto succedere ai messinesi? Un’esplosione nucleare? Eppure lo stesso ingegnere capo del Genio Civile, Leonardo Santoro, chiamato dal prefetto ha chiarito sin dalla fine delle operazioni che senza la messa in sicurezza e senza interventi di supporto il problema non era affatto risolto. Ed infatti martedì scorso si è ripetuto. La domanda è: ma se di fronte ad un pasticcio i cittadini esausti non possono “rimproverare” nulla né all’amministrazione né all’Amam a chi devono imputare le responsabilità della pessima gestione? Al fato? Non c’è neanche l’umiltà di ammettere le proprie pecche.

7)LE RESPONSABILITA’

Se combino un pasticcio e la pagina di Tempostretto è piena di articoli presi da you porn il mio editore prende provvedimenti o, se è il caso, mi licenzia. Io non dico “è colpa del maltempo non ho nulla da rimproverami”. In qualsiasi altro punto del Paese chi ha sbagliato paga. E chi è in prima linea non può scaricare le proprie responsabilità ora a destra ora a sinistra. La mancanza di umiltà nell’ammettere i propri errori va di pari passo con la logica dello scaricabarile e della lamentela. Ci sono state delle “falle” enormi nella risposta all’emergenza ben più grandi di quelle della condotta e questo, oltre a servire per il futuro, non ci può rassicurare affatto pensando che eventuali prossimi problemi saranno gestiti dalle stesse persone che hanno avuto gestito l’emergenza nei modi che abbiamo visto.

8)LE ESERCITAZIONI DELLA PROTEZIONE CIVILE

Se la nostra capacità di fronteggiare le emergenze è quella che abbiamo visto non oso immaginare cosa potrebbe accadere in caso di catastrofe o calamità. Mi chiedo, ma tutte le esercitazioni di protezione civile che facciamo ogni anno a che servono? Persino l’elenco dei serbatoi con gli orari di erogazione ridotta forniti dall’Amam in queste ore risultano di scarso aiuto se non si allega la zona corrispondente. Ad esempio: io abito nel viale S.Martino, ho calcolato che potrei essere servita da uno dei 3 serbatoi (Gonzaga, Vascone o Noviziato), ma se nessuno mi dice a quale “serbatoio appartengo” come faccio ad organizzarmi per l’erogazione? Che facciamo a fare le esercitazioni se poi alla prima emergenza reale si sbriciola tutto come un castello di carte e nessuno sa chi decide che, nessuno sa a chi compete che, nessuno sa dove andare per, nessuno sa chi chiamare chi?

10)IL POTERE TAUMATURGICO DELLE PAROLE

La domanda è: perché il sindaco è volato a Torino venerdì (l’acqua ricordiamo è tornata nei rubinetti tra sabato e domenica) per partecipare alla riunione dell’Anci, lasciando che a vedersela con la stampa ed i cittadini inferociti fossero Signorino e De Cola? Un condottiero non lascia i colonnelli da soli. Perché ha dichiarato sin da venerdì mattina che l’acqua era tornata nei rubinetti ed ha preso l’aereo? Perché Accorinti si è convinto del potere creativo delle parole? Pensa che basti annunciare da Barbara D’Urso o affini l’arrivo dell’acqua perché questa avvenga? Pensa che annunciando lo stato di calamità sia automatico l’arrivo dell’esercito? Pensa che non ci sia bisogno che le parole siano completate da un’azione (ad esempio un atto di giunta, una telefonata, una riunione operativa)? Pensa che basti dire all’Arena di Giletti che lui ha rinunciato all’indennità perché questo sia vero? Temo che sia Giletti a scatenare questi strani fenomeni. Proprio all’Arena Crocetta annunciò che avrebbe dimezzato l’indennità sua e dei suoi assessori (cosa che fece 2 anni dopo la trasmissione) e che avrebbe fatto la riforma delle Province (che ancora non ha fatto). Perché poi il sindaco si è convinto che il tour delle televisioni o l’abbraccio di Mattarella abbia comportato risultati concreti e immediati per Messina? L’ebbrezza della telecamera rischia di creare danni all’io alla fine ci si convince che si è diventati più importanti del ruolo stesso. Mattarella non ha abbracciato Renato Accorinti, ma Messina, i messinesi. Non si tratta di riempire un album di fotografie ma di portare risultati concreti per tutta la città. Ai fini dell’esito della crisi è stato più importante quel che si è fatto a pochi metri da Palazzo Zanca che a centinaia di chilometri ad un’assemblea Anci.

11)LA BATTAGLIA PER L’ACQUA

Il problema che oggi Messina ha è quello dell’acqua. Perché quindi dire che l’acqua non si deve pagare se poi questa amministrazione (e non quelle di prima) ha inserito nel Piano di Riequilibrio l’Amam come fonte di risorse, ipotizzando che crei milioni di profitto ogni anno, profitto che verrebbe fuori dalla vendita dell’acqua? Peraltro questa amministrazione taglierà l’acqua a chi non paga la bolletta, e sta già riscuotendo le bollette non pagate negli anni scorsi. In più farà pagare pure l’acqua dall’Alcantara che avremo in questi giorni. Pertanto più che raccontare a Barbara D’Urso che in Sicilia il problema è che ci fanno pagare l’acqua, magari potrebbe discuterne in giunta e con i vertici dell’Amam che ha appena nominato. E quando questa amministrazione riempirà di personale l’Amam fino a farlo scoppiare in quale tv dirà poi il sindaco che a Messina l’acqua si paga cara?

Penso che si debba vivere nel presente, non nel passato e neanche in una realtà virtuale. Se davvero Accorinti ritiene che l’acqua sia un bene pubblico e non si deve pagare corregga l’operato della sua giunta quanto alle politiche Amam, cambi il Piano di riequilibrio, presenti un piano B per l’Alcantara, vada a protestare a Palermo per farsi restituire la condotta. Non basta dirle le cose, bisogna farle.

Rosaria Brancato

42 commenti

  1. sergio indelicato 5 Novembre 2015 06:05

    Alla puntuale descrizione dell’articolo , vorrei aggiungere quanto succede negli uffici comunali dove pletore di nullafacenti stanno marciando sull’onda dell’emergenza con presenze-pagate- del tutto inutili.

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  2. sergio indelicato 5 Novembre 2015 06:05

    Alla puntuale descrizione dell’articolo , vorrei aggiungere quanto succede negli uffici comunali dove pletore di nullafacenti stanno marciando sull’onda dell’emergenza con presenze-pagate- del tutto inutili.

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  3. Condivido l’articolo nei contenuti, però mi domando ma lo hai guardato in faccia il sindaco ma cosa ti aspetti da uno che ci sta facendo deridere dall’Italia intera, fino a quando qualcuno non prenderà in mano la situazione al massimo ci possiamo comprare una bandiera della pace e seguirlo nelle sue crociate.

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  4. Condivido l’articolo nei contenuti, però mi domando ma lo hai guardato in faccia il sindaco ma cosa ti aspetti da uno che ci sta facendo deridere dall’Italia intera, fino a quando qualcuno non prenderà in mano la situazione al massimo ci possiamo comprare una bandiera della pace e seguirlo nelle sue crociate.

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  5. sig.ra Rosaria,ribadisco un concetto già espresso:A lavari a testa o sceccu si perdi acqua, sapuni e tiempu.
    (“A lavare la testa all’asino si perde acqua, sapone e tempo”: Con certe teste cocciute o ad certi illusi di avere Capacità di operare miracoli taumaturgici, si perde tempo e denaro)

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  6. sig.ra Rosaria,ribadisco un concetto già espresso:A lavari a testa o sceccu si perdi acqua, sapuni e tiempu.
    (“A lavare la testa all’asino si perde acqua, sapone e tempo”: Con certe teste cocciute o ad certi illusi di avere Capacità di operare miracoli taumaturgici, si perde tempo e denaro)

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  7. ci vorrebbe un miracolo, che solo Gesu Cristo potrebbe operare,dando l’ordine a “Michele u Babbu”:alzati e cammina ed affronta tu l’emergenza.

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  8. ci vorrebbe un miracolo, che solo Gesu Cristo potrebbe operare,dando l’ordine a “Michele u Babbu”:alzati e cammina ed affronta tu l’emergenza.

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  9. UNA VOLTA L’ACQUA ERA ARMA POLITICA DI RICATTI DI ILLUSIONE DI RACCOMANDAZIONE DI PENSIONE DI MOBILITA’ NEL LAVORO DA CITTA’ LONTANA A MESSINA DI VOTI PER ESSERE ELETTO. MA ORA CHE TUTTO E’ CHIUSO MESSINA E’ AGONIZZANTE NON C’E’ NESSUN POSTO? UNA VOLTA SI DICEVA TOLGONO L’ACQUA PER FARSI DARE IL VOTO. ERO PICCOLO E’ SENTIVO QUESTA FRASE. MA ORA? NON SONO CAPACI DI CHIAMARE UN GEOLOGO, GIA’ DETTO MOLTE VOLTE E MI RIPETO E NON MI STANCO, VEDERE SE IL TERRENO E’ OTTIMO OPPURE CEDE. E POI I LAVORI SI APPROVANO PER LE TUBAZIONI. MI PARE CHE A MESSINA NESSUNO CAPISCE UN TUBO ANZI UNA TUBAZIONE

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  10. UNA VOLTA L’ACQUA ERA ARMA POLITICA DI RICATTI DI ILLUSIONE DI RACCOMANDAZIONE DI PENSIONE DI MOBILITA’ NEL LAVORO DA CITTA’ LONTANA A MESSINA DI VOTI PER ESSERE ELETTO. MA ORA CHE TUTTO E’ CHIUSO MESSINA E’ AGONIZZANTE NON C’E’ NESSUN POSTO? UNA VOLTA SI DICEVA TOLGONO L’ACQUA PER FARSI DARE IL VOTO. ERO PICCOLO E’ SENTIVO QUESTA FRASE. MA ORA? NON SONO CAPACI DI CHIAMARE UN GEOLOGO, GIA’ DETTO MOLTE VOLTE E MI RIPETO E NON MI STANCO, VEDERE SE IL TERRENO E’ OTTIMO OPPURE CEDE. E POI I LAVORI SI APPROVANO PER LE TUBAZIONI. MI PARE CHE A MESSINA NESSUNO CAPISCE UN TUBO ANZI UNA TUBAZIONE

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  11. Riconosco per intero nel’articolo tutte doglianze legittime ed esposte correttamente. Ne aggiungo ancora: perchè le unità di crisi?forse solo per diluire-annullare responsabilità solidali.
    Crocetta che non è capace di costruire giunte durevoli, non si azzardi più dal darci consigli da bar-sport o rampognare altri che senza mezzi si barcamenano malamente. Non abbiamo bisogno di persone che fanno i maestri elementari presi dal sacro furore degli istinti pedagocici-paternalistici. Venire a Messina e andarsene senza mettere un soldo per risolvere il problema immediato è da Presidente di Regione Abusivo. Nessuno ha parlato poi della soluzione oltre quella tampone. E meno male sarermmo andati al grottesco.

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  12. Riconosco per intero nel’articolo tutte doglianze legittime ed esposte correttamente. Ne aggiungo ancora: perchè le unità di crisi?forse solo per diluire-annullare responsabilità solidali.
    Crocetta che non è capace di costruire giunte durevoli, non si azzardi più dal darci consigli da bar-sport o rampognare altri che senza mezzi si barcamenano malamente. Non abbiamo bisogno di persone che fanno i maestri elementari presi dal sacro furore degli istinti pedagocici-paternalistici. Venire a Messina e andarsene senza mettere un soldo per risolvere il problema immediato è da Presidente di Regione Abusivo. Nessuno ha parlato poi della soluzione oltre quella tampone. E meno male sarermmo andati al grottesco.

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  13. Articolo condivisibile, anche se non si devono dimenticare coloro che hanno fatto tutto il possibile per limitare i disagi. Il problema di Messina è che non necessita di un sindaco nuovo, ma di un dittatore che possa far quello che ritiene giusto senza sottostare alle “minacce” dei partiti, dei sindacati, dell’ostruzionismo burocratico, dei dipendenti (non lavoratori …) pubblici, dei cittadini che fanno i blocchi stradali che ritengono giusto parcheggiare in divieto per fare la spesa, ecc; un Soggetto che possa mandare a casa senza problemi chi non Lavori correttamente e che non debba prostrarsi a reggente di turno per avere i finanziamenti per fare le opere necessarie per una città che si ritiene europea …

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  14. Articolo condivisibile, anche se non si devono dimenticare coloro che hanno fatto tutto il possibile per limitare i disagi. Il problema di Messina è che non necessita di un sindaco nuovo, ma di un dittatore che possa far quello che ritiene giusto senza sottostare alle “minacce” dei partiti, dei sindacati, dell’ostruzionismo burocratico, dei dipendenti (non lavoratori …) pubblici, dei cittadini che fanno i blocchi stradali che ritengono giusto parcheggiare in divieto per fare la spesa, ecc; un Soggetto che possa mandare a casa senza problemi chi non Lavori correttamente e che non debba prostrarsi a reggente di turno per avere i finanziamenti per fare le opere necessarie per una città che si ritiene europea …

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  15. Il “posto” al Comune è il grande sogno del Buddace.
    “Timbrare e passeggiare” è scritto nel suo stemma di famiglia.

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  16. Il “posto” al Comune è il grande sogno del Buddace.
    “Timbrare e passeggiare” è scritto nel suo stemma di famiglia.

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  17. QUARANTOTTO ORE. Nella ricostruzione della sua verità ROSARIA misura l’arco temporale in 48 ore, per cui addebitare a RENATO sindaco la sua inadeguatezza, sussurrandogli di dimettersi, certamente pensa che Felice CALABRO’, di cui conosciamo le doti di preveggenza, in quell’arco di tempo avrebbe comunicato a)al Prefetto la necessità di attivare il CCS,per intenderci quello al lavoro LUNEDI’ 26; b) alla Regione l’urgenza del suo organismo, attivo da LUNEDI’ vedi i link. http://www.regione.sicilia.it/presidenza/protezionecivile/pp/primopiano.asp?id_pp=1346. LUNEDI’ mattina 26 sul posto c’era il Comune di Messina con il suo geologo Carmelo GIOE’ insieme al collega della protezione civile regionale, http://www.liberajonianews.it/?p=8367.

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  18. QUARANTOTTO ORE. Nella ricostruzione della sua verità ROSARIA misura l’arco temporale in 48 ore, per cui addebitare a RENATO sindaco la sua inadeguatezza, sussurrandogli di dimettersi, certamente pensa che Felice CALABRO’, di cui conosciamo le doti di preveggenza, in quell’arco di tempo avrebbe comunicato a)al Prefetto la necessità di attivare il CCS,per intenderci quello al lavoro LUNEDI’ 26; b) alla Regione l’urgenza del suo organismo, attivo da LUNEDI’ vedi i link. http://www.regione.sicilia.it/presidenza/protezionecivile/pp/primopiano.asp?id_pp=1346. LUNEDI’ mattina 26 sul posto c’era il Comune di Messina con il suo geologo Carmelo GIOE’ insieme al collega della protezione civile regionale, http://www.liberajonianews.it/?p=8367.

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  19. Molti pensano che la figura del sindaco abbia di questi poteri e che tutto si risolva nella semplice incapacità o mancanza di volontà.
    Il contorno è semplicemente ignorato.

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  20. Molti pensano che la figura del sindaco abbia di questi poteri e che tutto si risolva nella semplice incapacità o mancanza di volontà.
    Il contorno è semplicemente ignorato.

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  21. Mi pare lo spazio commenti giusto per informare attraverso TEMPOSTRETTO di una importantissima delibera di Giunta per i disoccupati messinesi. Ha per oggetto la ricognizione della dotazione organica al 30/9/2015 e la programmazione triennale 2015-2016-2017 del fabbisogno finanziario per le assunzioni. La Giunta con l’aggiunta del 2018 rende esplicito il legame del fabbisogno di dipendenti con il termine di scadenza della stabilizzazione dei PRECARI, il 31/12/2018. Invito la redazione economica di TEMPOSTRETTO ad intervistare SIGNORINO su questa questione, dare la massima pubblicità sulle procedure e sui tempi di eventuali concorsi, anche per prepararsi.
    http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2015/Docs40296/635.pdf

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  22. Mi pare lo spazio commenti giusto per informare attraverso TEMPOSTRETTO di una importantissima delibera di Giunta per i disoccupati messinesi. Ha per oggetto la ricognizione della dotazione organica al 30/9/2015 e la programmazione triennale 2015-2016-2017 del fabbisogno finanziario per le assunzioni. La Giunta con l’aggiunta del 2018 rende esplicito il legame del fabbisogno di dipendenti con il termine di scadenza della stabilizzazione dei PRECARI, il 31/12/2018. Invito la redazione economica di TEMPOSTRETTO ad intervistare SIGNORINO su questa questione, dare la massima pubblicità sulle procedure e sui tempi di eventuali concorsi, anche per prepararsi.
    http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2015/Docs40296/635.pdf

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  23. Come avranno notato i lettori di TS non faccio più commenti su questa storia infinita perchè ho la nausea solo al pensiero di nominare questi maledetti che ci hanno ridotto alla sete. Ci tengo però ad un ultimo commento circa le sue domande: La colpa di chi è? E’ nostra, si è nostra , cioè dei cittadini che ancora non sono scesi in piazza ad aspettare sindaco e giunta per schiaffeggiarli. Siamo noi i responsabili di averli messo a quel posto. Siamo noi i responsabili della scelta di Termini come presidente dell’Amam senza protestare per la sua incompetenza. Sia noi i responsabili di avere un consiglio fatto da pavidi che sono conniventi con questi personaggi. La Rosa, vai in pensione subito.NON PAGATE PIU’ LE BOLLETTE E VEDIAMO COSA FANNO.

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  24. Come avranno notato i lettori di TS non faccio più commenti su questa storia infinita perchè ho la nausea solo al pensiero di nominare questi maledetti che ci hanno ridotto alla sete. Ci tengo però ad un ultimo commento circa le sue domande: La colpa di chi è? E’ nostra, si è nostra , cioè dei cittadini che ancora non sono scesi in piazza ad aspettare sindaco e giunta per schiaffeggiarli. Siamo noi i responsabili di averli messo a quel posto. Siamo noi i responsabili della scelta di Termini come presidente dell’Amam senza protestare per la sua incompetenza. Sia noi i responsabili di avere un consiglio fatto da pavidi che sono conniventi con questi personaggi. La Rosa, vai in pensione subito.NON PAGATE PIU’ LE BOLLETTE E VEDIAMO COSA FANNO.

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  25. Ormai non si possono leggere più i suoi commenti visto che sono solo di parte. Mi viene da vomitare quando leggo il suo nome fasullo sapendo chi è e cosa fa. La prego di non pubblicarli più per non farci sentire male quando leggiamo i suoi vomitevoli commenti.Basta, la smetta, è vergognoso essere così umili come lo è lei.Un po di dignità ci vuole.

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  26. Ormai non si possono leggere più i suoi commenti visto che sono solo di parte. Mi viene da vomitare quando leggo il suo nome fasullo sapendo chi è e cosa fa. La prego di non pubblicarli più per non farci sentire male quando leggiamo i suoi vomitevoli commenti.Basta, la smetta, è vergognoso essere così umili come lo è lei.Un po di dignità ci vuole.

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  27. Nonostante le offese alle Forze Armate fatte ogni anno il 4 novembre dal ns sindaco, l’esercito ci fornisce anche le autobotti. Dovremmo pensare forse a ringraziarle invece di fare sproloqui sui massimi sistemi e con le bandiere arcobaleno…

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  28. Nonostante le offese alle Forze Armate fatte ogni anno il 4 novembre dal ns sindaco, l’esercito ci fornisce anche le autobotti. Dovremmo pensare forse a ringraziarle invece di fare sproloqui sui massimi sistemi e con le bandiere arcobaleno…

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  29. unmessinesequalunque 5 Novembre 2015 14:09

    Come già scritto qualche giorno fa su un articolo del medesimo argomento, a mio avviso il sindaco ha certamente sbagliato a proclamare vittoria senza averne certezza e secondo me poteva anche evitare di andare a Torino, però la colpa di tutto questo non è sua. Qui il problema è molto più grande del primo cittadino che sia accorinti o qualche altro,qui il problema è il modello Sud Italia e il modello Sicilia,regione che sta letteralmente cadendo a pezzi.qui stanno a poco a poco venendo al pettine nodi frutto del malaffare di anni e anni,sta riemergendo il mai estinto problema Meridionale che affligge la nostra terra da ancor prima dell’unità di Italia. la colpa politica? È di Tutti e di nessuno,ma forse è anche un pó dei Siciliani…saluti

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  30. unmessinesequalunque 5 Novembre 2015 14:09

    Come già scritto qualche giorno fa su un articolo del medesimo argomento, a mio avviso il sindaco ha certamente sbagliato a proclamare vittoria senza averne certezza e secondo me poteva anche evitare di andare a Torino, però la colpa di tutto questo non è sua. Qui il problema è molto più grande del primo cittadino che sia accorinti o qualche altro,qui il problema è il modello Sud Italia e il modello Sicilia,regione che sta letteralmente cadendo a pezzi.qui stanno a poco a poco venendo al pettine nodi frutto del malaffare di anni e anni,sta riemergendo il mai estinto problema Meridionale che affligge la nostra terra da ancor prima dell’unità di Italia. la colpa politica? È di Tutti e di nessuno,ma forse è anche un pó dei Siciliani…saluti

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  31. LA COLPA SICURAMENTE NON E’ DEL TIBETANO MA DI TANTI AMMUCCA L’APUNI, COME ME,CHE LO HANNO VOTATO .

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  32. LA COLPA SICURAMENTE NON E’ DEL TIBETANO MA DI TANTI AMMUCCA L’APUNI, COME ME,CHE LO HANNO VOTATO .

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  33. sig.mariedit ,stiamo parlando di acqua non di pane e panelle,quindi delle delibera della giunta ne possiamo riparlare dopo,invece parli di acqua e non cerchi di deviare strada ,perchè alla fine sempre il burrone troviamo.lei a proposito dove la piglia l’acqua perchè a me casa nonostante a tabella dell’amam non ni rivau.

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  34. sig.mariedit ,stiamo parlando di acqua non di pane e panelle,quindi delle delibera della giunta ne possiamo riparlare dopo,invece parli di acqua e non cerchi di deviare strada ,perchè alla fine sempre il burrone troviamo.lei a proposito dove la piglia l’acqua perchè a me casa nonostante a tabella dell’amam non ni rivau.

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  35. Paghiamo la tari (io non ne pago)e la citta’ e’ stracolma di spazzatura, paghiamo l’acqua e pure cara e siamo senza acqua paghiamo i servizi e non ne abbiamo…ci resta che cambiare stato o ci mettiamo tutti d’accordo e non paghiamo piu’ niente, siamo una vergogna io ho aiutato fino ieri persone anziane chiuse dentro senza acqua, abbandonati da tutti che skifo

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  36. Paghiamo la tari (io non ne pago)e la citta’ e’ stracolma di spazzatura, paghiamo l’acqua e pure cara e siamo senza acqua paghiamo i servizi e non ne abbiamo…ci resta che cambiare stato o ci mettiamo tutti d’accordo e non paghiamo piu’ niente, siamo una vergogna io ho aiutato fino ieri persone anziane chiuse dentro senza acqua, abbandonati da tutti che skifo

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  37. fiorenzo,c’è gente che si vende l’anima per 5 dinari,non si meravigli faccia come me quando vede quel falso nome non lo legga è uno s..galoppino.

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  38. fiorenzo,c’è gente che si vende l’anima per 5 dinari,non si meravigli faccia come me quando vede quel falso nome non lo legga è uno s..galoppino.

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  39. MessineseAttento 5 Novembre 2015 19:37

    Si, guardi, tutti ci siamo accorti della mancanza dei suoi commenti, soprattutto per l’enorme onestà intellettuale ed obiettività che li pervade. Però, stia sereno, tra poco Calabrò diventerà sindaco, lei otterrà quello che le è sfuggito di mano nel giugno del 2013 e noi, forse, non saremo più costretti a leggere i suoi sproloqui.

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  40. MessineseAttento 5 Novembre 2015 19:37

    Si, guardi, tutti ci siamo accorti della mancanza dei suoi commenti, soprattutto per l’enorme onestà intellettuale ed obiettività che li pervade. Però, stia sereno, tra poco Calabrò diventerà sindaco, lei otterrà quello che le è sfuggito di mano nel giugno del 2013 e noi, forse, non saremo più costretti a leggere i suoi sproloqui.

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  41. 12^ domanda: a casa quannu ti ni vai? avemu i sacchetti chiini

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  42. 12^ domanda: a casa quannu ti ni vai? avemu i sacchetti chiini

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