Messina sud: pestata dal marito, incinta, sotto gli occhi dei figli piccoli. Il racconto dell'incubo

Messina sud: pestata dal marito, incinta, sotto gli occhi dei figli piccoli. Il racconto dell’incubo

Alessandra Serio

Messina sud: pestata dal marito, incinta, sotto gli occhi dei figli piccoli. Il racconto dell’incubo

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giovedì 31 Marzo 2022 - 15:49

In carcere a Messina marito violento che picchia la moglie incinta sotto gli occhi dei figli piccoli

Lui ha 41 anni ed è in carcere per violenza e maltrattamenti. Lei è una giovane donna all’ottavo mese di gravidanza con altri due figli di 5 e 4 anni. Il piccolo che ha in grembo è vivo per miracolo, perché il “lui” in questione è il padre che, qualche notte fa, ha picchiato selvaggiamente la moglie incinta, spedendola in ospedale, sotto gli occhi attoniti dei due bambini. E malgrado poco prima fosse stato allontanato di casa dagli agenti.

L’arresto del marito orco

E’ successo in un villaggio collinare della zona sud di Messina. L’uomo è stato fermato dai Carabinieri della Compagnia Messina Sud, il giudice Monica Marino ha convalidato l’arresto e lo ha rinchiuso in cella. Sarà processato per violenza in famiglia e maltrattamenti aggravati. Quando i militari dell’Arma sono arrivati nell’abitazione della coppia, allertati da un vicino, la scena che si è presentata loro davanti era da incubo.

Il racconto della notte di violenza

Sotto casa c’era un’ambulanza del 118 che si prendeva cura della donna col pancione in stato avanzato, in lacrime e sotto choc. Dentro casa c’era il marito, ubriaco. A letto i due bambini, in lacrime, e in cucina un anziano immobilizzato sulla sedia a rotelle. Lei, ancora dolorante e disperata, ha raccontato di essere stata aggredita dall’uomo poco prima: lui l’avrebbe afferrata per le gambe mentre lei era sdraiata a letto, facendola cadere a terra. Lei ha provato a scappare rifugiandosi in cucina ma qui è arrivato lui, le ha lanciato dell’acqua addosso poi l’ha schiaffeggiata e colpita alla pancia a pugni, provocandole delle lesioni che hanno richiesto il ricovero al Policlinico.

La richiesta di protezione

“Voglio essere protetta – ha detto la donna ai militari – non è la prima volta che accade”. Infatti qualche ora prima l’uomo aveva già provato a picchiarla, lei era fuggita dal balcone e si era rifugiata dai vicini, chiedendo l’intervento della Polizia che, dopo la denuncia, lo aveva allontanato da casa. Il provvedimento, però, non era bastato a fermarlo.

Dopo il fermo, è emerso che episodi simili erano già accaduti, in passato. Ma non sempre la donna, all’arrivo delle forze dell’Ordine, aveva formalizzato la denuncia. E anche quella notte, dopo la prima aggressione, non era scappata: “Non volevo lasciare soli con lui i miei figli piccoli”, ha spiegato.

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