Fallimento Messinambiente, parla De Luca: "Adesso i nodi verranno al pettine"

Fallimento Messinambiente, parla De Luca: “Adesso i nodi verranno al pettine”

Francesca Stornante

Fallimento Messinambiente, parla De Luca: “Adesso i nodi verranno al pettine”

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giovedì 20 Settembre 2018 - 05:31

De Luca parla di un "sistema criminale di scatole cinesi" e parla di scelte che si dovranno fare. Inevitabile pensare a MessinaServizi e alle intenzioni già espresse sulla privatizzazione del servizio rifiuti

«Oggi è un giorno triste per quella che è la serietà di chi ha governato questo palazzo. Ciò che si è verificato in Tribunale con Messinambiente è una cosa di una gravità inaudita e meriterà un approfondimento su chi ha creato questo sistema criminale di scatole cinesi e su quanto è costato tutto questo».

Con queste parole durissime, a margine della votazione sul bilancio di previsione 2018, il sindaco De Luca ha parlato del rischio fallimento di Messinambiente che dopo l’assemblea dei creditori in Tribunale adesso sembra sempre più vicino. Un’ipotesi che toccherebbe molto da vicino le casse comunali e che aprirebbe una nuova fase di incertezza nella gestione rifiuti, oggi nella mani della nuova MessinaServizi.

«Noi siamo stati attenti su questa vicenda, non abbiamo voluto prendere posizioni perché non volevamo influenzare neanche indirettamente le valutazione dell’autorità giudiziaria. E’ però una vicenda grave perché avrà ripercussioni gravi sul piano di riequilibrio. La cosa che mi fa arrabbiare è che continuo a sentire il vagito di certi personaggi che hanno sfruttato questo palazzo e che ancora si permettono di esprimere giudizi» dice lanciando una chiara frecciata agli ex amministratori di Palazzo Zanca.

De Luca dice che la sua amministrazione non ha preso posizioni sulla procedura concordataria di Messinambiente e questa in realtà è stata una scelta di campo chiarissima che ha fatto ben capire la contrarietà al percorso di salvataggio della società fortemente voluto dall’ex amministrazione Accorinti.

«Adesso tanti nodi verranno al pettine. Se il fallimento sarà confermato salteranno tante cose. Di fronte a questa situazione cercheremo le responsabilità politiche, ma si aprirà uno scenario molto delicato e dovremo fare delle scelte».

A quali scelte si riferisce De Luca? Probabilmente al modo in cui si continuerà la gestione del servizio rifiuti. Anche perché è lui stesso a citare un passaggio di non poca importanza che riguarda MessinaServizi nel caso in cui Messinambiente sarà dichiarata fallita:la Legge Madia. De Luca ricorda che «nei 5 anni successivi alla dichiarazione di fallimento di una società in controllo pubblico titolare di affidamenti diretti, le Amministrazioni pubbliche controllanti non potranno costituire nuove società, né acquisire partecipazioni in società già costituite o mantenere partecipazioni in società qualora le stesse gestiscano i medesimi servizi di quella dichiarata fallita». E dunque il Comune non potrebbe mantenere in piedi MessinaServizi che gestisce gli stessi servizi di Messinambiente nel caso in cui la dichiareranno fallita.

La questione è delicata e controversa, servirà tempo per analizzare tutti i possibili scenari. Di certo c’è che le intenzioni politiche che l’amministrazione De Luca ha espresso praticamente all’indomani della sua elezione vanno in una direzione chiara: «Liquidazione della società MessinaServizi per ricondurre la gestione del servizio di raccolta rifiuti nella forma di appalto di servizio di società privata nell’ambito della gestione Aro».E’ stato messo tutto nero su bianco in una delibera dello scorso 29 giugno che potrebbe acquisire maggiore forze dal fallimento di Messinambiente (VEDI QUI). E così una partita complicata che sembrava finalmente chiusa con la nascita di MessinaServizi adesso sembra pronta ad essere riaperta.

Francesca Stornante

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