Il caldo rischia di persistere ancora a lungo, con una probabile intensificazione ad inizio luglio
Il promontorio anticiclonico subtropicale che domina sull’area del Mediterraneo ha assunto ormai un carattere di blocco. Distendendosi lungo i meridiani sta creando un blocco alle piovose perturbazioni atlantiche che transitano verso l’Europa settentrionale. Sul Mediterraneo, invece, la struttura anticiclonica si irrobustirà ulteriormente, dominando almeno fino alla parte finale del mese, venendo alimentata da una massa d’aria calda e secca, proveniente dai deserti del Marocco e dell’Algeria. A differenza di quanto si pensi il caldo non è il solo prodotto dell’intensa radiazione solare di giugno o dell’afflusso di masse d’aria molto calde, subtropicali continentali, che dal Sahara si spostano “orizzontalmente” verso la Sicilia. Ma è frutto di più complessi processi fisici dinamici che contribuiscono a scaldare l’aria lungo l’area interessata dalla circolazione anticiclonica.
Difatti il caldo che ci sta interessando in questi giorni è originato da una massa d’aria molto calda in quota che dal Marocco si sposta verso i mari italiani. Man mano che l’aria si sposta verso nord all’interno del promontorio tende a scendere di quota, dai 4000 metri iniziali fino ai 1500 metri, a causa della struttura dell’anticiclone stesso. Durante questa discesa, l’aria viene compressa adiabaticamente, ossia senza scambio di calore con l’ambiente circostante. Questo processo di compressione causa un intenso riscaldamento dell’aria, ben evidente negli strati più bassi. In pratica, all’altezza della Sicilia, la massa d’aria calda dai 4000 metri iniziali arriva fino a 1500/1000 metri, comprimendosi verso il basso e scaldandosi.

Ciò determina una recrudescenza della calura nei bassi strati. Vuoi anche per il contributo dell’insolazione. E’ proprio in questa fase che tende a svilupparsi la cosiddetta onda mobile di calore che s’innesca all’interno di un promontorio anticiclonico. L’eccesso di umidità al suolo, maggiormente evidente durante le ore notturne sulle coste, è invece originato dal forte riscaldamento dei mari (Tirreno già a +26°C). Malgrado la forte evaporazione le temperature dei mari continuano a salire a causa del bilancio energetico positivo (indice importante nelle ondate di calore), in cui il mare, tramite l’intensa radiazione solare di questi giorni, assorbe più calore di quanto ne rilascia tramite l’evaporazione. Questo circolo vizioso, tipico delle ondate di calore estive, proseguirà fino alla parte finale di luglio.
Sabato 28 giugno 2025
Giornata calda e soleggiata con cielo sereno o poco nuvoloso e venti di brezza lungo le coste. Sullo Stretto sarà attivo il classico “grecalino” che porterà anche un bel po’ di umidità dal Tirreno. Le temperature massime saranno elevate, punte di +31°C +32°C, mentre le minime non scenderanno sotto i +23°C +24°C, con valori di umidità sul 70/80%. Mari quasi calmi, poco mosso lo Stretto, con increspature sulla sua bocca più meridionale.

Domenica 29 giugno 2025
Giornata calda e soleggiata, nonostante il soffio di una moderata ventilazione da Nord che farà aumentare il moto ondoso, sia sul Tirreno che sullo Ionio. Le temperature massime si spingeranno oltre la soglia dei +30°C +31°C, con picchi di oltre +35°C +36°C nelle vallate più interne della provincia. Minime notturne elevate sui +24°C sul livello del mare. La ventilazione settentrionale causerà un aumento del moto ondoso, con Tirreno e Ionio che si renderanno da poco mossi a mossi, poco mosso solo lo Stretto. Sullo Ionio, a causa della sostenuta ventilazione di grecale che spirerà sull’alto Ionio, entro il pomeriggio si potranno vedere onde di mare lungo da Est, capaci di causare risacche lungo il litorale da Letojanni a Giardini.
Tendenza per la prossima settimana
Il caldo rischia di persistere ancora a lungo, con una probabile intensificazione dell’afa ad inizio luglio. In riva allo Stretto di Messina le temperature massime rimarranno sempre elevate, sopra i +32°C +33°C, con minime notturne fino a oltre +24°C +25°C.
