Meteo Messina: confermata l'ondata di calore, picchi di oltre +35°C sulla costa tirrenica e incognita "lupa"

Meteo Messina: confermata l’ondata di calore, picchi di oltre +35°C sulla costa tirrenica e incognita “lupa”

Daniele Ingemi

Meteo Messina: confermata l’ondata di calore, picchi di oltre +35°C sulla costa tirrenica e incognita “lupa”

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martedì 12 Maggio 2020 - 10:26

La prima intensa ondata di calore della stagione in arrivo sulla Sicilia, sulla costa tirrenica si supereranno i +35°C

I modelli confermano. A partire da domani la prima intensa ondata di calore della stagione andrà ad interessare la Sicilia e il resto del sud peninsulare, accompagnandosi ad un forte rialzo termico, maggiormente avvertibile sulle aree più interne e in montagna, dove si registreranno valori persino più elevati di quelli che normalmente si registrano nel mese di luglio.

Già da domani le temperature cominceranno a salire, portandosi ben oltre le medie, con massime diurne di oltre i +24°C +25°C, mentre le minime nelle ore notturne continueranno a rimanere più fresche, sui +17°C +18°C. Ma gli effetti clou del caldo, veramente spropositato per il periodo, si patiranno fra giovedì 14 e sabato 16 maggio, quando in città la colonnina di mercurio, nonostante l’azione mitigatrice delle brezze termiche, oltrepasserà la soglia dei +28°C +29°C, con picchi fino a +33°C +35°C lungo le località della costa tirrenica e all’interno delle principali vallate.

Pertanto i termometri saranno destinati a salire su valori praticamente tipici di luglio e agosto, se non addirittura più alti lungo le località della costa tirrenica. Il tempo continuerà a rimanere stabile e soleggiato, o al più temporaneamente velato in quota, per merito del progressivo afflusso in quota di masse d’aria sempre più calde e secche (sopra i 4000-5000 metri) che inibiranno lo sviluppo delle nubi e i fenomeni d’instabilità. I moti discendenti (chiamati “subsidenze atmosferiche”) che caratterizzeranno il regime anticiclonico, inoltre sfavoriranno la formazione dei noti addensamenti nuvolosi lungo i Peloritani, anche per la presenza nei bassi strati di aria sempre più secca, ulteriormente deumidificata dalla “compressione” delle masse d’aria, schiacciate verso il basso dallo stesso promontorio anticiclonico.

Fortunatamente resterà attiva, nei bassi strati, una ventilazione di ostro e scirocco sul mare freddo che mitigherà la calura lungo la costa ionica e sullo Stretto, impedendo ai termometri di spingersi su valori molto elevati, come quelli che si potranno registrare sulle aree più interne del catanese e siracusano. I mari si presenteranno tutti da quasi calmi a poco mossi. Questa fase climatica pienamente estiva continuerà a tenerci compagnia almeno fino a domenica. Da lunedì le temperature dovrebbero subire un significativo calo, portandosi a ridosso delle medie stagionali.

Al momento, dando uno sguardo alle ultime proiezioni dei modelli matematici, nessuna perturbazione organizzata dovrebbe essere in grado di scalfire la cupola anticiclonica fino alla fine della seconda decade di maggio, nonostante la pressione da ovest di aria più umida e fresca atlantica che proverà a scalfire l’imponente anticiclone africano. L’unica incognita da valutare è quella della possibile formazione della “lupa”, la famosa nebbia di mare derivata dal contrasto fra aria calda e mari ancora freddi.

the sun’s rays illuminate the sky above the horizon

Le probabilità che il fenomeno si manifesti saranno maggiori fra giovedì notte e venerdì, con il progressivo afflusso di aria sempre più calda dalle coste algerine e tunisine, lungo le zone marittime della costa ionica e dello Stretto di Messina potrebbero verificarsi le condizioni ideali per locali nebbie o dense foschie, tali da ridurre la visibilità. Mentre venerdì le “nebbie di mare” si potrebbero vedere sul messinese tirrenico, grazie all’umidità al suolo portata dai deboli venti settentrionali che passeranno sopra il Tirreno.

Al momento stabilire con che intensità si potrà manifestare il fenomeno, e soprattutto dove esso si localizzerà, è praticamente impossibile per via delle tantissime variabili in gioco (venti di superficie, umidità relativa, correnti di marea e cambiamenti delle temperature delle acque). Tutto ciò dipenderà dal grado di umidità che questo flusso di aria calda sub-tropicale (originariamente molto secco sulle coste africane) riuscirà a raccogliere durante il suo ingresso sul Mediterraneo. Se l’umidità supererà la soglia dell’80% le probabilità di vedere foschie o banchi di nebbia si faranno elevate nel fine settimana.

Un commento

  1. SERGIO MARTINO 13 Maggio 2020 10:23

    SIAMO ALLA FINE DEL MONDO PER IL GENERE UMANO…SPECIE QUI NEL BACINO DEL MEDITERRANEO….TEMPERATURE GIA’ ALTE A MAGGIO…COSA CI ASPETTA A GIUGNO LUGLIO E AGOSTO?? SICCITA’ ARIDITA’ MANCANZA D’ACQUA INCENDI ECC. QUESTO CI ASPETTA? TUTTO QUESTO NON MI DITE CHE E’ NORMALE… CHIEDO A LEI CHE E’ UN ESPERTO…GRAZIE

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