L’amministrazione Pino cerca di salvare la spiaggia di Vaccarella

L’amministrazione Pino cerca di salvare la spiaggia di Vaccarella

Serena Sframeli

L’amministrazione Pino cerca di salvare la spiaggia di Vaccarella

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sabato 25 Ottobre 2014 - 15:12

Secondo l’assessore Romagnolo il litorale di Vaccarella è stato quello maggiormente esposto all’azione erosiva dei marosi. L’intervento prevede la realizzazione di quattro pannelli protettivi perpendicolari alla linea di costa.

E’ stato predisposto un intervento di somma urgenza per frenare l’erosione dell’arenile di Vaccarella; gli uffici del settore tecnico di palazzo dell’Aquila hanno già redatto una perizia finalizzata alla mitigazione dell’erosione della spiaggia, che è ora all’esame dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente.
L’intervento da eseguire consiste nella realizzazione di quattro pannelli protettivi perpendicolari alla linea di costa, con corpi morti in conglomerato cementizio, in prolungamento dei cunettoni esistenti di antica fattura. Questo metodo tiene conto del fenomeno di redistribuzione dei sedimenti in direzione ortogonale alla linea di riva secondo una conformazione che conserva le caratteristiche della spiaggia originaria.
“Da tempo gli uffici comunali- spiega il Primo Cittadino Pino -sono impegnati a redigere uno studio di fattibilità per il ripascimento che interessi l’area costiera di levante e di ponente. Sono stati già eseguiti a titolo gratuito studi specialistici dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale relativamente alla caratterizzazione granulometrica dei sedimenti, e sono state avviate altre attività di campionamento di sedimenti che potrebbero essere utilizzati per ripristinare le condizioni di originaria stabilità della linea di costa con materiale idoneo proveniente da fondali marini o cave dell’entroterra”.
Secondo l’Assessore Santi Romagnolo, il litorale di Vaccarella è stato maggiormente esposto all’azione erosiva dei marosi provenienti da nord-est, soprattutto dopo l’esecuzione negli anni ‘80 del molo di sottoflutto. Proprio questo lavoro, a detta di Romagnolo, “da un lato ha favorito la formazione di due nuove spiaggette adiacenti il molo ma dall’altro ha prelevato materiale sabbioso nella zona di Santa Maria Maggiore riducendo la spiaggia, ricovero di imbarcazioni da pesca, al minimo storico”.
“Con l’intervento programmato- termina l’assessore- saranno eseguite opere di difesa; in seguito sarà disposto il ripascimento dell’area interessata mediante la ricollocazione di materiale idoneo alla ricostruzione della spiaggia”.

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