Le conseguenze degli abusi edilizi su Capo Milazzo

Le conseguenze degli abusi edilizi su Capo Milazzo

Le conseguenze degli abusi edilizi su Capo Milazzo

domenica 14 Dicembre 2008 - 23:10

Il WWF accusa: -Il comprensorio di Milazzo è stato indebolito dal cemento e messo a gravissimo rischio per la presenza delle industrie pesanti-.

La Provincia di Messina è in stato di emergenza per l’abbondante pioggia delle ultime ore. E tutto ciò impone una riflessione non soltanto sulla capacità delle città di drenare correttamente le acque piovane, ma anche sull’estensione della impermeabilizzazione dei terreni agricoli a seguito della ripresa espansione urbanistica.

Non si tratta solo di sistemare scarichi, fogne, scoli e caditoie che impediscano gli allagamenti nelle strade, negli scantinati, né di prevedere controlli maggiori sulle tipologie di asfalto e cemento utilizzate, quanto di capire come il sistema di drenaggio idrico resista e sopporti eventi estremi anche dopo che le città saranno cresciute di milioni di metri cubi aggiuntivi previsti da Piani Regolatori, Varianti e Piani di lottizzazione. La capacità naturale di assorbimento dei terreni agricoli è un elemento di garanzia che progressivamente si indebolisce a causa di nuovi quartieri residenziali e quartieri in cooperative che invadono i terreni agricoli, e delle nuove aree produttive e commerciali che sempre più invadono le campagne e minacciano i centri cittadini.

L’edificazione senza soluzione di continuità che ormai unisce Milazzo e le città limitrofe avvicinandole pericolosamente, l’intensificazione edilizia che si sta realizzando alle sponde dei torrenti e in prossimità del mare, diminuiscono la capacità del territorio di rispondere in modo dinamico a situazioni quali quelle a cui abbiamo assistito in questi giorni. “I disastrosi effetti degli abusi edilizi, più volte denunciati e mai repressi, nella zona di Capo Milazzo vengono a galla, soprattutto dopo l’ondata di maltempo che ha colpito la nostra provincia-.

E’ questa la denuncia che la sezione del WWF di Milazzo lancia. Secondo l’associazione la zona della Manica, in modo particolare, è stata dichiarata a rischio di crolli e devastazioni e non è difficile ipotizzare che proprio la massiccia colata di cemento (in assenza di Piano particolareggiato e paesistico di capo Milazzo) ne sia una delle componenti aggravanti. Alle piccole casette tipiche della zona sono state purtroppo affiancate, in maniera incontrollata, abitazioni che hanno stravolto e deturpato il paesaggio di capo Milazzo.

“Il dilavamento del suolo su terreni resi impermeabili dal cemento mette a rischio tutta l’intera zona- spiega Giuseppe Falliti, presidente del WWF Milazzo – del promontorio compreso il Tono con danni che rischiano di essere gravissimi ed irreparabili. La mancata manutenzione delle antiche “ammacie- (i muretti a secco patrimonio dell’architettura tipica locale) o, addirittura, il loro utilizzo privato ne hanno provocato in parecchi casi la distruzione-.

Occorre l’immediato ripristino secondo le tradizioni artigianali locali, senza pensare a speculazioni edilizie di cementificazione.

“Come sono state costruite tutte le ville della Contrada Manica di Capo Milazzo? Dove e come ha agito la Soprintendenza di Messina? Qualcuno avrà pur fatto delle relazioni geologiche e dato prescrizioni ed autorizzazioni? Con che Legge sono state autorizzate tali costruzioni in assenza di Piano Particolareggiato e paesistico? Come eventualmente sono stati sanati (in assenza di norme urbanistiche vigenti) gli abusi denunciati e vigenti?– continua Falliti.

E’ necessario che la Soprintendenza e la Magistratura accertino ora tali fatti e conseguentemente vigilino accuratamente per evitare che nei piani dell’amministrazione milazzese vi sia l’intento di nascondere le inadempienze e distruggere il patrimonio culturale collettivo con ulteriori colate di cemento o con il furto dell’antico pietrame. “L’insipienza degli amministratori locali- conclude Falliti- che non hanno voluto né saputo programmare l’eco-sostenibilità del territorio milazzese e, soprattutto, del polmone verde della nostra città, si mostra così in tutta la sua evidenza dopo questi gravissimi fatti-.

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