Il sindaco Italiano vede una grande opportunità per Milazzo
Milazzo è uno dei 110 comuni siciliani che potrebbero essere interessati dal disegno di legge presentato da un gruppo di parlamentari regionali all’Ars che riguarda “Interventi per la riqualificazione ed il recupero dei centro storici medievali delimitati da cinta muraria”.
Tale iniziativa prevede la possibilità di avviare iniziative di tutela e di riqualificazione del patrimonio urbanistico ed architettonico dei piccoli centri urbani ricadenti appunto all’interno di cinte murarie medievali. Se il disegno di legge sarà votato dai parlamentari di palazzo dei Normanni, i Comuni potranno ottenere dei sostegno di natura finanziaria per portare a compimento appunto interventi di riqualificazione.
“Si tratta di una proposta molto interessante – ha detto il sindaco Lorenzo Italiano – che accolgo con favore e sono pronto, per quanto di mia competenza, a supportare in quanto rappresenta un supporto importante per rilanciare il contesto socio-culturale dei centri storici e al tempo stesso l’economia e il turismo dei nostri Comuni che hanno questa peculiare, quanto rara, particolarità di essere cinte da antiche mura. Peraltro a godere delle agevolazioni sarebbero anche i titolari di attività commerciali che valorizzano i prodotti locali e tutti quegli immobili destinati a finalità di uso pubblico”.
“Nel caso di Milazzo avremmo – sempre in caso di approvazione del disegno di legge – tutta una serie di interventi in linea con la pianificazione che questa Amministrazione ha varato per rendere il proprio centro storico, un luogo con una sua identità ed una sua anima, da vivere in maniera concreta, e dunque attraverso percorsi pedonali, così come avviene in altre città del Nord, penso per tutte ad Urbino, dove il patrimonio storico-artistico si trova all’interno delle mura, in un’area pedonalizzata e per questo riferimento non solo della collettività locale, ma dai numerosissimi visitatori che quotidianamente vogliono apprezzare il particolare contesto storico-urbanistico esistente”.
