Emergenza Radon, si continua a capire il perché

Emergenza Radon, si continua a capire il perché

Emergenza Radon, si continua a capire il perché

giovedì 27 Novembre 2008 - 16:22

A parlare il WWF di Milazzo

Continua la paura per i cittadini milazzesi. Dopo la rivelazione da parte degli organi di stampa della presenza, nella cittadina milazzese, di una via, e un palazzo in particolar modo, con un tasso alto di malati di tumore per via di un gas, il radon, si continua a cercare la causa di tutto ciò.

Il sindaco Lorenzo Italiano, giusto la settimana scorsa ha deciso di affidare incarico al direttore dell’Unità operativa di chimica ambientale del Policlinico universitario di Messina, prof. Pietro Ruggeri, di eseguire i dovuti controlli sulla situazione.

Così l’ARPA Sicilia ha sì predisposto il rilevamento del gas Radon ma- come denuncia il WWF Italia, sezione locale di Milazzo – in una parte ristretta di Milazzo.

“ Non si può che essere, da un lato, compiaciuti dall’iniziativa ma- come specifica il Dr. Falliti, rappresentante dell’associazione- dall’altro, incredibilmente sorpresi per il ritardo con cui in un territorio a rischio come il Comprensorio di Milazzo si decida finalmente ad avviare procedure di controllo, anche se per un inquinante la cui presenza è stata solo ipotizzata-.

Proprio martedì 25 si è tenuto il Forum conclusivo di Agenda 21 di Milazzo, che non ha fatto altro che discutere della grave situazione ambientale che preoccupa il comprensorio milazzese, ed il quadro prospettato è stato tutt’altro che roseo.

Difatti si è giunti alla conclusione che intanto non esistono dati riferibili a rilevamenti di sostanze inquinanti, gli Enti locali brancolano nel buio e non sono in grado di incrociare i pochi dati esistenti, senza contare l’abbandono dei beni culturali e il tracollo delle presenze turistiche negli ultimi sei anni.

Inoltre Agenda 21 ha rivelato come i dati riferibili ad incidenza di malattie, e specialmente tumori, mostrano un incremento notevole, anche se fin ora non sono mai stati tracciati degli studi e relative linee guida sulla ricerca del nesso di casualità tra tumori ed inquinamenti.

Infine le industrie locali non eseguono controlli né forniscono dati agli Enti locali.

Un quadro drammatico che deve essere affrontato puntando a progetti di risanamento condivisi e condivisibili, secondo la sezione WWF di Milazzo.

“ Solo il Sindaco di Milazzo – continua Falliti- ha avuto il barbaro coraggio di negare questi dati tanto evidenti quanto tristemente reali, perseverando sulla strada del tutto è a posto…-.

La campagna che sta effettuando l’ARPA avrà una durata di almeno un anno affinché ci siano riscontri validi dal punto di vista scientifico e, purtroppo, la tragica evidenza di come la verità su alcuni casi di tumori sia venuta a galla come frutto di disperati appelli, dopo oltre quaranta anni di presenza di industrie pesanti.

“Hanno ragione i Condomini a volersi trincerare dietro il pudore della malattia- termina Falliti- ed a dire che la Via Risorgimento non è l’unica ad essere inquinata perché purtroppo tutti i Cittadini del Comprensorio subiscono gli inquinamenti da oltre quaranta anni e si deve parlare di Idrocarburi e loro derivati, Benzene, Metalli pesanti, di Particolato, di Sregolatori endocrini-.

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