Giocattoli cinesi, la “replica- del sindaco

Giocattoli cinesi, la “replica- del sindaco

Giocattoli cinesi, la “replica- del sindaco

sabato 20 Dicembre 2008 - 18:32

Parole dure quelle di Italiano

In riferimento alla polemica sollevata da un gruppo di consiglieri comunali dell’ opposizione di Milazzo sugli omaggi di provenienza cinese, il sindaco Lorenzo Italiano ha voluto rilasciare una dichiarazione, mettendo così in chiaro l’argomento.

“Premesso che quella di porgere gli auguri-inizia il sindaco e donare degli omaggi ai bambini non è una iniziativa consolidata, bensì introdotta dal sottoscritto nell’ambito di quel rapporto di familiarità con i cittadini, mi spiace che un fatto augurale natalizio venga strumentalizzato da coloro i quali non hanno ulteriore appiglio se non quello di attenzionare i giocattoli. Senza volere polemizzare trovo che siano esperti solo nel guardare le marche-.

“Intendo puntualizzare – continua Italiano – che i doni sono stati acquistati prezzo negozi di Milazzo dal dirigente del dipartimento pubblica istruzione e dal funzionario direttivo dello stesso, i quali hanno operato una scelta su prodotti regolarmente esposti negli scaffali di vendita. Tutta la merce è stata regolarmente fatturata al Comune di Milazzo per il dovuto pagamento.

Non comprendo quale sicumera hanno i consiglieri nel denunciare fatti che ancora debbono essere verificati col risultato di chiedere all’Amministrazione di ritirare questi gadget-.

“Ritengo dunque tale comportamento poco etico- continua puntualizzare Italiano- quasi vergognoso, atteso che anche quando ci fosse un acquisto di un prodotto non rispondente, ancora comunque da verificare, alle norme comunitarie, scatterebbe automaticamente una precisa segnalazione alle autorità preposte.

“In tal senso comunico che ho già dato mandato al comando dei vigili urbani di verificare quanto i consiglieri hanno denunciato. Inoltre ho chiesto a coloro che hanno proceduto all’acquisto di farsi consegnare la certificazione relativa alla regolarità della merce ad essere messa in commercio.

Auspico, ma comunque sono certo, che i consiglieri che hanno sollevato il “caso- siano in possesso degli elementi che accertano la pericolosità dell’oggetto.

“Mi sorprende comunque- termina il sindaco- che una tale questione possa assurgere a notizia di rilevanza nazionale, creando l’ennesimo danno all’immagine della nostra città-.

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