E’ un Milazzo grintoso e per nulla ridimensionato quello che, nel pomeriggio, si è presentato al -Grotta Polifemo- per riprendere gli allenamenti dopo la sconfitta in extremis patita a Caltanissetta per mano della Nissa.

Presente lo staff dirigenziale al gran completo che, prima dell’avvio della seduta tecnico-tattica, ha voluto tranquillizzare la squadra. Domenica al -Partenio- il Milazzo si gioca buona parte del proprio futuro. E tutti lo sanno bene.

Anche i tifosi erano presenti in gran numero ed hanno incitato i ragazzi. Hanno lavorato a parte Arnone, Privitera e Lo Presti, ai tre si è aggiunto nella fase finale il difensore centrale Chimirri che, domenica, sarà chiamato a sostituire Di Napoli, appiedato per un turno dal Giudice sportivo dopo l’espulsione rimediata al -Tomaselli-.

E’ stato dimesso ed è tornato da Roma, dove era ricoverato dopo l’intervento chirurgico al ginocchio, l’ivoriano Kouadio che comincerà in sede la prima parte della riabilitazione.

In questa settimana mister Venuto, dovrà preparare la gara in modo eccellente come se fosse una finale, quindi la squadra deve trovare le energie giuste e soprattutto caricarsi psicologicamente.

Domenica scorsa, la squadra di Cannistrà ha subito una sconfitta immeritata, aggravata dai risultati delle concorrenti avversarie che fino a pochi minuti del tempo regolamentare, quasi tutte, si trovavano in svantaggio.

Possiamo dire anche che il Milazzo non può giocare senza le sue caratteristiche migliori, ossia cuore e grinta, infatti quando questi due valori importantissimi vanno a mancare i mamertini quasi sempre subiscono colpi dagli avversari. Certamente non era il caso dell’ultima gara contro la Nissa perché la partita è stata equilibratissima e priva di azioni spettacolari.

Ormai rimangono solo tre partite alla fine di questo campionato che, qualunque sia la posizione finale, è stato disputato al di sopra delle aspettative di inizio stagione. Ad Avellino occorre fare la partita perfetta, ed in queste situazioni,che il Milazzo va al di sopra delle sue capacità .

Purtroppo a tre gare dalla fine non si possono più commettere errori, e tra l’altro ad Avellino mancherà la coppia centrale difensiva Kouadio – Di Napoli, ma non saranno queste le situazioni a far spaventare il mister mamertino.

Il Milazzo deve essere molto prudente perché se commette un errore possiamo rischiare di perdere il nostro obiettivo principale ;e incrociare le dita che il Messina e il Castrovillari fermino le due inseguitrici.

Antonio Petrungaro