Il muro della discordia.

Il muro della discordia.

Il muro della discordia.

domenica 04 Ottobre 2009 - 23:41

Condrò. I fedeli non hanno apprezzato e si sono ribellati davanti ai lavori di ristrutturazione dell'area del presbiterio realizzati nella chiesa S. Maria del Tindari. L'amministrazione comunale chiederà l'intervento della Sovrintendenza per ottenere il benestare alla modifica dei lavori.

I fedeli di Condrò, stavolta, si sono fatti sentire. Giorni di polemiche, di contestazioni vistose contro “quel muro” tanto sgradevole realizzato davanti all’altare dell’antica chiesetta S. Maria del Tindari di Condrò.

La questione è nata la scorsa settimana quando, dopo due giorni di chiusura per lavori di ristrutturazione, i fedeli entrando in chiesa, hanno inevitabilmente notato le modifiche realizzate; quello che hanno immediatamente definito “uno scempio”.

Da qui alla vera e propria rivolta il passo è stato brevissimo.

“Da giorni si stavano eseguendo dei lavori davanti all’altare – dichiara un condronese – ma nessuno poteva immaginare quale fosse l’intento finale ossia la creazione di un muretto con sedili in cemento per la seduta del parroco e dei chierichetti. Un lavoro realizzato in modo assolutamente antiestetico e per niente rispettoso dello stile della Chiesa, che invece vanta un altare in legno bellissimo e dal gran valore artistico”.

Queste le motivazione delle lamentele che hanno dato vita ad un confronto piuttosto animato già lo scorso giovedì, alla presenza dei parrocchiani, degli esponenti dell’amministrazione comunale e del parroco don Fortunato De Luca, da 31 anni sacerdote di Condrò, a cui le proteste sono state rivolte.

Don Fortunato, dopo aver risposto che i lavori avevano ricevuto l’approvazione della Curia e della Sovrintendenza, rientrando in un’ottica di miglioramento della chiesa, ha chiesto un rinvio dell’incontro per poter permettere l’intervento degli arch. Settineri e Puliafito che ne hanno curato il progetto.

Ieri sera, quindi, tutti presenti per trattare durante l’ennesima riunione un argomento che ha tanto scaldato gli animi a Condrò.

Dopo gli interventi dell’architetto Settineri, e dell’arch. Puliafito, l’assessore ai beni culturali, Walter Carauddo, che già aveva preso parte col Sindaco, Campagna, all’incontro di giovedì, si è reso ancora una volta portavoce dei fedeli, chiedendo agli architetti di rivedere il progetto con l’abbattimento di quel muro, ed ha inoltre preso l’impegno di interpellare già oggi stesso la Sovrintendenza per ricevere il benestare alla modifica dei lavori realizzati.

“E’ giusto che i condronesi, assidui frequentatori della Chiesa, siano messi in condizione di vivere i loro momenti di religiosità in totale armonia col parroco e con l’ambiente sacro in cui si raccolgono- ha dichiarato l’assessore Carauddo, che ha poi aggiunto – Non possiamo ignorare quindi le loro esigenze e le loro lamentele. Inoltre dato che abbiamo un precedente, a cui poterci rifare, per ricevere il benestare della Sovrintendenza, mi riferisco all’episodio che non troppo tempo fa ha fatto insorgere i cittadini di Como per un muro realizzato sul lungo-lago e che poi ha ottenuto l’approvazione della Sovrintendenza per l’abbattimento dello stesso; non vedo per quale motivo non dovremmo ottenerlo per il nostro caso di proporzioni senz’altro più ridotte.

Mi sento, pertanto, di poter tranquillizzare i condronesi, perché già domani mattina mi attiverò per chiedere l’intervento della Sovrintendenza e potendo contare adesso anche sul benestare del parroco, don Fortunato, riusciremo sicuramente a far tornare la serenità in paese.

In qualità di amministratore comunale ritengo sia un atto dovuto, che seguirò, in prima persona, fino alla fine”.

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