La TAT continua a far sentire la propria voce

La TAT continua a far sentire la propria voce

La TAT continua a far sentire la propria voce

lunedì 05 Gennaio 2009 - 11:23

“Non siamo contrari allo sviluppo industriale-

Nonostante il clima di festa, la T.A.T. (associazione tutela ambiente territorio) continua a dire la sua sulle questioni ambientali che preoccupano il comprensorio che va da Milazzo a Villafranca.

“Ci piacerebbe- ci comunica il vice presidente Crisafulli- per una volta, sostituirci alla Befana. Distribuire tanto carbone ed invece questa volta ci limitiamo a desiderare il vero cambiamento affinché i temi critici e caldi trovino la soluzione-.

I punti caldi e critici sono la centrale di compressione Gas a Monforte Marina, e l’attuale silenzio sulla situazione che “non significa desistenza, siamo certi che il proposito di chi vuole questa infrastruttura tecnologica è vivo, ma il contrasto sarà piuttosto duro, noi siamo per un deciso NO-.

La TAT contesta poi l’HMU3, l’impianto per la produzione di idrogeno della Raffineria di Milazzo che inizierà i lavori ad aprile del 2009, “altra opera utile solo chi produce e non al territorio della Valle del Mela– spiega la TAT.

Si continua poi con il nuovo Elettrodotto Terna da 380 KV che attraversa comuni e coltivazioni, anche di tipo pregiato, con il potenziamento della Centrale termoelettrica Edipower di S. Filippo del Mela, il degrado fisico ed ambientale del territorio della Valle del Mela, aggravato da un piano industriale disordinato quale quello dell’A.S.I., la grave presenza di malattie degenerative e croniche respiratorie, l’inesistente sviluppo socio-economico e la grave assenza di una vera strategia dello sviluppo.

“Tutto questo- spiega la TAT- è sotto gli occhi di tutti e non una nostra valutazione, purtroppo è la triste realtà. Bisognerebbe altresì individuare i “fannulloni- e/o i “furbacchioni-, volendola pensare alla stessa maniera del noto Ministro Brunetta, che ancor meglio precisa : “ Noi Italiani siamo quelli che, in Europa, crescono di meno. Perdiamo competitività e questo si deve ad arretratezze strutturali, fra le quali una pubblica amministrazione costosa ed inefficiente. ….. La fannullonicrazia è nemica di tutti e buona solo per chi ne approfitta.-

“In Sicilia, oltre a quanto il Ministro Brunetta combatte, vi è una burocrazia creata e modellata per realizzare opere utili solo agli speculatori: proprio un coacervo di furbizia che sembra sfuggire alle più semplici logiche della efficienza economica e dello sviluppo sostenibile-.

“Nella Valle del Mela,- continua a ribadire la TAT- accadono cose piuttosto strane, un inefficiente polo industriale, ubicato in una fascia costiera bellissima, genera da sempre degrado fisico del territorio e dell’ambiente, genera gravi patologie per la salute, non genera economia di base, i profitti di tali aziende risiedono altrove, le strutture ospedaliere sono incapaci a contrastare le malattie degenerative, e si commenta tale realtà con scelta sbagliate del passato-.

A fronte di tutto ciò l’associazione alla tutela dell’ambiente e del territorio continua a chiedersi il perché del potenziamento di tali scelte ?

“Non siamo avversi allo sviluppo industriale- spiega Crisafulli- lo siamo quando questo avviene nei modi e nelle forme fin qui adottate. In questo 2009, riproponiamo le forme di compensazione necessarie per innescare una politica del risanamento, del riequilibrio, ed a quelle forme di sviluppo nel rispetto della sostenibilità.

Noi riteniamo che le responsabilità siano diffuse fra chi inquina e degrada, e chi lo permette, in questo caso le istituzioni.

Il degrado fisico ha consentito il minor valore dal patrimonio privato, impedito altre forme di sviluppo economico come il turismo, ha fortemente inciso sulla salute pubblica-.

E’ per questo che la TAT promuove un progetto essenziale per il riequilibrio ed il risanamento, con il contrasto del degrado ed il minor valore del patrimonio consentendo l’acquisto, nella Valle del Mela, dei prodotti energetici ( carburanti, energia elettrica, gas ) a prezzi agevolati ; assentire la realizzazione di nuovi impianti o l’ampliamento di quelli esistenti, solo se ad emissione zero, e non accrescano il degrado; stimolare la formazione di strumenti normativi per la valorizzazione paesistica e del patrimonio storico culturale; riqualificare la struttura sanitaria per renderla idonea alla emergenza delle patologie degenerative; rigenerare l’impianto normativo per lo sviluppo ordinato e sostenibile del territorio della Valle del Mela.

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