Gestione rifiuti: mentre le bollette sono destinate ad aumentare, è scontro in consiglio

Gestione rifiuti: mentre le bollette sono destinate ad aumentare, è scontro in consiglio

Serena Sframeli

Gestione rifiuti: mentre le bollette sono destinate ad aumentare, è scontro in consiglio

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venerdì 31 Luglio 2015 - 23:37

Previsti incrementi sulle bollette rispetto al 2014; il consiglio convocato in seduta straordinaria per discutere dell’argomento è stato rinviato per un nuovo decreto del Ministero che posticipa l’approvazione dei bilanci di previsione dal 31 luglio al 30 settembre

Fa discutere l’adozione del piano finanziario per la gestione dei rifiuti, approvato dalla giunta con la delibera giunta numero 94 del 27.

Il piano finanziario costituisce lo strumento attraverso il quale il comune di Milazzo, così come gli altri comuni, definisce la propria strategia di gestione dei rifiuti urbani. La delibera approvata dalla giunta milazzese ha dei precisi obiettivi: l’igiene urbana, la riduzione della produzione della Rsu attraverso un’adeguata campagna di sensibilizzazione per una maggiore differenziazione dei rifiuti, ridurre la quantità di indifferenziato per il quale si devono sostenere costi sempre maggiori per il trasporto e lo smaltimento.

Attualmente il servizio di raccolta rifiuti è gestito dalla Dusty che conferisce i rifiuti, su autorizzazione del dipartimento regionale acqua e rifiuti, presso la discarica di Grotte San Giorgio, a Catania.

L’amministrazione ha intenzione di avviare il servizio della raccolta differenziata attraverso la modalità domiciliare e con i contenitori di prossimità per carta, vetro e lattine, coprendo per l’anno 2015 il 100% dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati allo smaltimento. Naturalmente, per i soggetti in condizioni di disagio è prevista una riduzione o esenzione della tariffa. Tutto questo per raggiungere l’obiettivo del 15% della raccolta differenziata rispetto al 4,77% dello scorso anno.

Ma a quanto ammonta questa tariffa?

La chiusura della discarica di Mazzarà Sant’Andrea, avvenuta il 3 novembre 2014, ha portato ad un aumento rispetto alle somme previste in bilancio per il 2014: tutto dovuto ai maggiori oneri relativi al servizio di trasporto dei Rsu in discarica e degli oneri di smaltimento. E così nella previsione di spesa per la gestione del servizio, da gennaio ad agosto viene preventivata una spesa di 4.500.000€, mentre da settembre a dicembre si parla di 2.470.000€, più 100.000 per convenzioni con consorzi di filiera, conferimento, smaltimento rifiuti speciali per un totale di €7.070.000. Rispetto al 2014 si parla di un aumento non indifferente, visto che si partiva da una spesa di 5 milioni e250 mila euro.

A contestare apertamente, anche tramite i social network, è la “vecchia amministrazione”, rappresentata in consiglio da Pippo Midili: “Un aumento della tari tra il 60 ed il 70% è inaccettabile. L'amministrazione del # semplice, ha scaricato sui cittadini, per primi gli ultimi, gli aumenti del conferimento in discarica ma anche del servizio di raccolta che da settembre a dicembre 2015 costerà 400 mila € in più senza alcun servizio aggiuntivo. Su questo servizio la scelta è stata operata dall'amministrazione Formica che spenderà di più per avere lo stesso prodotto. Un buon inizio non c'è che dire. Milazzo futura, città attiva e UDC lotteranno in aula per impedire il massacro delle tasche dei cittadini”.

Proprio giovedì sera si è tenuto il consiglio comunale, convocato in seduta straordinaria, per discutere della gestione rifiuti ma tutto è stato rinviato poiché il Ministero, tramite nuovo decreto, ha posticipato l’approvazione dei bilanci di previsione dal 31 luglio al 30 settembre. Così ad apertura lavori il consigliere Nino Italiano ha chiesto il rinvio della trattazione dell’ordine del giorno visto che veniva a decadere l’urgenza, mentre Rosario Piraino (Udc) ha sollevato una eccezione di legittimità della convocazione del Consiglio comunale sottolineando come nella comunicazione loro inviata la seduta sia stata definita straordinaria e non urgente; ciò comporta un preavviso minimo di tre giorni anziché le ventiquattro ore concesse al carattere d’urgenza, così come stabilito dall’art. 18 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale.

E’ stata messa in votazione l’urgenza della seduta respinta a maggioranza con 18 contrari e 5 favorevoli e dunque i lavori sono stati rinviati a data da destinarsi.

Prima del voto il consigliere Pippo Midili aveva proposto di incardinare gli argomenti per pervenire poi alla votazione in una seduta successiva, richiamando l’attenzione sulla necessità di valutare le scadenze di bollettazione; ha quindi chiesto al segretario comunale ed ai revisori dei conti la disponibilità economica dell’ente di saldo positivo per fronteggiare le spese del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti o se si dovrà ricorrere ad anticipazioni di cassa. Il revisore Impellizzeri ha chiarito che il termine per l’approvazione della tariffa va di pari passo con l'approvazione del bilancio di previsione, per cui una proroga del bilancio al 30 settembre potrebbe far slittare anche la tariffazione.

Tante le accuse rivolte soprattutto all’assessore al ramo, Damiano Maisano, che replica: “Sull’argomento rifiuti e sulle bollette Tari destinate ad aumentare ho sentito una serie di accuse, a mio giudizio gratuite nei confronti di questa Amministrazione. Premesso che è la legge a prevedere che i cittadini paghino il 100 % del servizio, occorre ricordare che dall’ottobre dello scorso anno, a seguito del sequestro della discarica di Mazzarrà da parte della procura di Barcellona, il Comune di Milazzo è stato autorizzato dalla Regione a conferire la spazzatura in una discarica situata in provincia di Catania. Ciò ha comportato un aumento dei costi di trasporto, voce che prima non esisteva e poi anche dei costi di conferimento visto che gli oneri pretesi da quel gestore sono maggiori rispetto a quanto si pagava a Mazzarrà. Ecco perché c’è questa differenza. Il fatto grave è che la raccolta differenziata è rimasta sotto il 5 per cento nella precedente legislatura. A meno che anche questo vogliano imputarlo alla nostra Amministrazione”.

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