La prossima udienza del piccolo, morto 5 giorni dopo la nascita, al Papardo, si terrà il 24 settembre
“Non ci fermiamo fin quando non avremo giustizia per nostro figlio”. E’ in corso il processo per la morte del piccolo Giovannino Cucinotta, morto il 21 settembre del 2017, ad appena 5 giorni dalla nascita, avvenuta il 17 settembre all’ospedale Papardo.
I genitori, Lucio Cucinotta e Valentina Sidoti, sono stati ascoltati nell’udienza delle scorse settimane, ed hanno ribadito la richiesta di volere giustizia per il neonato. Per la morte di Giovannino sono a processo il ginecologo della mamma, Silvestro Arbuse, e la dottoressa Anna Maria Pullia, responsabile dell’equipe ospedaliera al momento del parto. Per altri tre medici inizialmente coinvolti le ipotesi di reato sono state archiviate. La prossima udienza, per ascoltare i consulenti delle parti, si terrà il 24 settembre, a distanza di 4 anni dalla morte del neonato.
Il piccolo, nato il 17 settembre al Papardo, era piuttosto pesante, quasi cinque chili, e si sono riscontrate difficoltà al momento del parto per via delle manovre effettuate per una nascita naturale e non, come ipotizzano i genitori che hanno presentato denuncia ed i magistrati, con un parto cesareo che a quel punto sarebbe stato più idoneo. Il bimbo ha avuto problemi di ossigenazione al cervello. Il 21 settembre, cinque giorni dopo la nascita, Giovannino è morto per “arresto cardiocircolatorio e respiratorio consecutivo ad encefalopatia ipossico-ischemica prodotta da ipossiemia fetale acuta e verosimilmente aggravatasi in corso di parto distocico (distocia di spalla)”.
Le cause della morte quindi, secondo l’accusa sono da attribuire a quanto accaduto al momento del parto. Le ipotesi di accusa nei confronti dei due medici sono di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario
