Morte Giulian Garufi, il caso del bimbo di Savoca va in soffitta

Morte Giulian Garufi, il caso del bimbo di Savoca va in soffitta

Alessandra Serio

Morte Giulian Garufi, il caso del bimbo di Savoca va in soffitta

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martedì 23 Maggio 2023 - 19:00

Senza colpevoli la morte del piccolo di 2 anni, strappato alla sua famiglia nel marzo 2021.

MESSINA – Cambia il giudice e va in soffitta l’indagine sulla morte del piccolo Giulian Garufi di Savoca. Il Giudice per le indagini preliminari Francesco Torre ha accolto la richiesta della Procura e disposto l’archiviazione delle ipotesi di omicidio colposo a carico dei due medici del 118 e del Pte di Santa Teresa Riva coinvolti nel caso.

I perché dell’archiviazione

Alla base del provvedimento in particolare i più stringenti criteri recentemente introdotti dalla legge Cartabia ai casi in cui non si può procedere con l’imputazione degli indagati, ma anche le conclusioni delle consulenze mediche. I periti incaricati di chiarire cosa ha strappato Giulian alla sua famiglia a soli 2 anni di vita, infatti, hanno concluso che gli è stato letale un enterocolite in presenza di un “megacolon”, una disfunzione rara e di difficilissima diagnosi. Per questo i due medici, nelle condizioni in cui hanno operato visitandolo, non potevano fare altro che quello che han fatto, e non potevano salvarlo.

La battaglia della famiglia

Il provvedimento di archiviazione arriva dopo ben tre richieste in tal senso della Procura, alle quali si era sempre opposta la famiglia, assistita dagli avvocati Giovanni Caroè e Fabio Di Cara. I precedenti GIP avevano accolto la richiesta dei Garufi e ordinato un approfondimento degli accertamenti. Le conclusioni, oggi sul tavolo del GIP Torre, non hanno però cambiato l’orientamento e il caso è ufficialmente chiuso.

Giulian aveva solo 2 anni

Nella notte del 6 marzo 2021, dissenteria e vomito gli chiusero lo stomaco. La madre, racconta nella denuncia alla Polizia, cercò inutilmente di parlare con un pediatra. La mattina dopo si recò al Pte di Santa Teresa dove il piccolo venne controllato, poi andò da una pediatra infine di nuovo al punto di primo soccorso, arrivato in condizioni ulteriormente peggiori. Solo allora l’ambulanza partì alla volta del Policlinico di Messina, ma quando vi arrivò il cuore del bimbo aveva già smesso di battere.

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