Nuova ordinanza sindacale firmata dal sindaco Basile. Diventa fondamentale l'applicazione delle regole per "conciliare divertimento e quiete pubblica"
MESSINA – Regole per la movida messinese. Ecco gli orari per la stagione estiva dal primo giugno al 30 settembre, con deroga il 2 giugno. Si tratta di uno dei temi più controversi dell’estate. Il contrasto alla malamovida, gli orari, i disagi per i residenti, il rispetto delle regole, la necessità di un equilibrio a tutela del diritto a riposare: ogni estate domina l’argomento a Messina. Ieri l’ordinanza sindacale n. 119 firmata dal sindaco Federico Basile. Ordinanza che regola “la disciplina degli orari delle attività d’intrattenimento musicale e danzante nei pubblici esercizi, con diffusione di emissioni sonore”.
Cosa succede in città da martedì a domenica
In sostanza, in linea con le due ordinanze del 2024, da martedì a domenica, è previsto l’intrattenimento musicale, senza ballo, dalle 21 alle 3 di mattina; per chi ha la licenza serate danzanti dalle 21 alle 3.15. Ok alla musica di sottofondo purché non disturbi la quiete pubblica e nel rispetto dei limiti d’immissione sonora. Si regolamenta pure il karaoke, nei centri storici non si può fare nei dehors, nelle varie zone di Messina. E va fatto all’interno dei locali e con perizia fonometrica. Divieto assoluto, dalle 2 alle 7, di vendita e somministrazione di qualsiasi bevanda alcolica in qualsiasi tipo di locale.
La “tolleranza massima” consentita è di 20 minuti “per la progressiva riduzione del volume e per invitare la clientela a defluire ordinatamente. E i gestori degli esercizi pubblici devono garantire sicurezza e decoro delle aree esterne ai locali. Riguardo alle sanzioni, in caso di “reiterata inosservanza delle disposizioni”, si può arrivare alla sospensione o revoca della licenza.
Il tema centrale rimane quello dell’applicazione delle regole. Le norme per conciliare divertimento e quiete pubblica ci sono e vanno rispettate.Un salto di qualità nella civiltà passa dal controllo dei decibel. Negli anni passati, l’Arpa, Agenzia regionale per la protezione ambientale, ha rilevato parecchie irregolarità nell’emissione sonora. E i locali si devono dotare di strutture adeguate per limitare l’inquinamento acustico.
Finocchiaro: “Alcuni lidi della zona nord non rispettano le regole”
Di recente, queste le dichiarazioni dell’assessore comunale Massimo Finocchiaro, con delega al Commercio e alle Attività produttive: “Cominciano le segnalazioni su alcuni lidi della zona nord che non si attengono all’ordinanza vigente e alle leggi in materia di quiete pubblica. Il pomeriggio si può fare musica di sottofondo con il solo impianto base. Tutto il resto è vietato. Ricordo inoltre ai titolari che va rispettata pure la capienza massima di presenze per il rispetto delle leggi e soprattutto della sicurezza”.
Le attività musicali, quando e come
Ecco l’ordinanza sindacale: “Lunedì non è consentita alcuna attività musicale. Dal martedì alla domenica, per i pubblici esercizi, previo rilascio di apposita autorizzazione da parte degli organi competenti e fatto salvo il divieto di attività danzante, è consentita l’organizzazione di serate di intrattenimento musicale, senza invito al ballo, dalle ore 21.00 alle ore 00.30 del giorno seguente“.
“Dal martedì alla domenica, per i locali di pubblico spettacolo muniti di licenza ex art. 68 Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza)., è consentita l’organizzazione di serate danzanti dalle ore 21.00 alle ore 03.15 del giorno seguente. Rimane sempre consentita, dal martedì alla domenica, la diffusione di musica di sottofondo all’interno dei pubblici esercizi, purché non arrechi disturbo alla quiete pubblica e nel rispetto dei limiti di immissione sonora previsti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico, ai sensi della legge 26 ottobre 1995, n. 447 e del Dpcm (decreto del presidente del Consiglio dei ministr, 14 novembre 1997). In ogni caso, la diffusione sonora dovrà essere conforme alle condizioni tecniche indicate nella perizia fonica asseverata presentata dal gestore al Suap (Sportello unico per le attività produttive), e in coerenza con le eventuali valutazioni o prescrizioni formulate dall’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale)”.
Una deroga straordinaria lunedì 2 giugno
“L’amministrazione comunale ha previsto una “deroga straordinaria lunedì 2 giugno, Festa della Repubblica, in via eccezionale, secondo le modalità e gli orari previsti per gli altri giorni della settimana, in deroga al divieto del lunedì. Pertanto, per tale giornata: – i pubblici esercizi potranno svolgere attività musicale dalle 21.00 alle 00.30; – i locali di pubblico spettacolo potranno svolgere attività danzanti dalle 21.00 alle 03.15”.
Karaoke nei centri storici e a Messina nord e in collina
Si legge sempre nel documento: “Nel centro storico della città e nelle aree di pregio architettonico e culturale, il karaoke è consentito esclusivamente all’interno dei locali, con porte e finestre chiuse, ed è vietato nei dehors. È in ogni caso obbligatoria una perizia fonometrica redatta da tecnico abilitato. Nei locali situati nei litorali nord e sud e nelle zone collinari, il karaoke è consentito all’interno della perimetrazione del locale, previa redazione di apposita perizia fonometrica da parte di tecnico abilitato”.
Le regole per la vendita e somministrazione di alcolici
Altra regolamentazione fondamentale: “Negli esercizi di vicinato è vietata, dopo le ore 21:00, la vendita di superalcolici ed è consentita, fino alle ore 00:00, esclusivamente la vendita di bevande con gradazione alcolica inferiore a cinque gradi. È fatto divieto assoluto, dalle ore 02:00 alle ore 07:00, di vendita e somministrazione di qualsiasi bevanda alcolica, anche da parte dei locali muniti di licenza ex art. 68 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps).
“I distributori h24 devono disattivare la vendita di alcolici dalle ore 22.30 alle ore 07.00. Dalle 21.00 in poi, le bevande da asporto devono essere sbicchierate in contenitori monouso”.
“Tolleranza massima di 20 minuti e i gestori degli esercizi pubblici devono garantire sicurezza e decoro delle aree esterne ai locali”
L’ordinanza “stabilisce che, alla fine dell’orario consentito, sarà ammessa una tolleranza massima di 20 minuti, da utilizzare esclusivamente per la progressiva riduzione del volume e per invitare la clientela a defluire ordinatamente. I gestori degli esercizi pubblici e commerciali sono tenuti, ai sensi dell’art. 14 del Regolamento di polizia urbana – approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 52 del 24.03.2025 – a garantire il rispetto degli obblighi relativi alla sicurezza e al decoro delle aree esterne ai propri locali, che comprendono: – – – il mantenimento dell’igiene e del decoro delle aree antistanti e limitrofe all’esercizio; la prevenzione di comportamenti molesti o pericolosi da parte della clientela nelle aree esterne; la collaborazione con le autorità locali per il presidio e la sicurezza dello spazio urbano”.
Due ordinanze nel 2024 contro la mala movida e solo 5 i locali con licenza per il ballo
ICome abbiamo scritto, i locali in possesso di licenza di pubblica sicurezza, per poter organizzare serate danzanti, nel giugno 2024, erano questi: “Blue Sky” (in via Francesco Cilea), “Tarea Beach” (via Consolare Pompea 1045), “Mun” (via Consolare Pompea), “Cabiria” (via Consolare Pompea n. 477) e lido “La punta” (via Fortino, Capo Peloro).
Le sanzioni: dalla sospensione delle attività al sequestro della strumentazione e alla revoca della licenza
Si legge sempre nell’ordinanza: “Fatti salvi i reati nei quali il trasgressore possa essere incorso e l’eventuale adozione di provvedimenti specifici per finalità cautelari o interdittive:
- i trasgressori che violano anche una sola delle disposizioni contenute nella presente ordinanza
saranno puniti con la sanzione amministrativa prevista dall’art. 7-bis del Decreto Legislativo 18
agosto 2000, n. 267, pari a euro 200,00; - in caso di seconda violazione commessa nel medesimo anno solare, si applica la sanzione
amministrativa di euro 350,00, oltre all’immediata sospensione dell’attività del pubblico esercizio
per un periodo da uno a sette giorni; - dalla terza violazione in poi, se commessa nello stesso anno solare, si applica la sanzione
amministrativa di euro 500,00, oltre all’immediata sospensione dell’attività del pubblico esercizio
per un periodo da otto a quindici giorni.
Per l’applicazione delle sanzioni amministrative di cui sopra si applicano le disposizioni della Legge 24 novembre 1981, n. 689 e successive modificazioni. - In caso di violazioni relative ai limiti acustici, si applicano il sequestro della strumentazione e la
chiusura dell’attività per cinque giorni. - Nei casi di reiterata inosservanza delle disposizioni della presente ordinanza, anche oltre l’anno
solare di riferimento, potrà essere disposta, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, la
sospensione o la revoca della licenza”.
“Tante le segnalazioni di emissioni sonore non in regola nelle zone della Riviera”
Nelle premesse della stessa ordinaza ci sono gli obiettivi che devono trovare applicazione. Il tutto qualificando e valorizzando “l’offerta turistica integrata, anche attraverso iniziative che si svolgono nelle località balneari del versante nord e sud della città, riconosciute come elementi identitari del marketing turistico locale”.
In quest’ambito le iniziative musicali sono importanti. Ma queste “attività, se non adeguatamente regolate, possono determinare situazioni di disagio per la popolazione residente, in particolare a causa di emissioni sonore eccedenti i limiti di tollerabilità”. E “segnalazioni provenienti da cittadini e da organi di controllo evidenziano criticità ricorrenti, soprattutto nelle zone rivierasche, con riferimento a manifestazioni musicali organizzate da locali e lidi che operano con emissioni sonore all’esterno”.
In coincidenza con la “movida”, è quindi “necessario garantire un corretto equilibrio tra il diritto al divertimento, la libera iniziativa economica e la tutela della quiete pubblica e del riposo notturno della popolazione residente, attraverso una puntuale regolamentazione delle emissioni sonore nelle ore serali e notturne”.
Queste le linee guida che devono trovare applicazione.

Incommentabile!!!
Nulla di nuovo rispetto al passato e nessuna considerazione delle esigenze dei residenti, specie se lavoratori.
Si dovrebbe diversificare, ad esempio, consentendo la musica da ballo fino alle 3,15 (che diventano 3,35 con la tolleranza dei venti minuti) SOLO nelle serate del venerdì e del sabato, quando l’indomani generalmente non si lavora, e negli altri giorni imporre un abbassamento del volume dalla mezzanotte in poi.
Mi auguro inoltre maggiore vigilanza sulla pulizia e il decoro delle zone esterne, cosa non avvenuta l’anno scorso (io ho esperienza diretta di un locale, degli altri non so).
Mancanza di rispetto per i cittadini….. come spesso accade…..si avvicina la data delle amministrative…..
Un mega articolo, evidentemente a Messina non conta altro, ovviamente nessuno rispetterà le norme, l’amministrazione lo sa benissimo, ma i cittadini, specie i fragili e anziani, non contano niente, e vi meravigliate che siamo ultimi in Italia per qualità della vita ? Fatevi una passeggiata nel centro di Messina, tutti i marciapiedi occupati da varie attività, non si vedono più carrozzelle per bambini o invalidi. Non dici più niente, lo scempio piace alla maggioranza della popolazione, l’altra metà lo subisce. La peggiore amministrazione dal dopoguerra.
Aspetto con fiducia di vedere il rispetto di queste disposizioni emanate con ordinanza sindacale. Certo le sanzioni sono proprio blande e fanno supporre un allentamento del loro potenziale nel momento in cui i controlli non saranno certo a tappeto e bisogna vedere quando i cittadini chiameranno il numero di emergenza cosa succederà visti anche i precedenti. Ennesimo bluff? Il Sindaco ci mette la faccia? Non ho visto e non ho sentito nulla fino a questo momento. Se così non fosse l’unica soluzione passerà naturalmente dai cittadini che non vedo molto tranquilli sul punto.
Ostaggi del tunnel del divertimento ad oltranza!
…SI, ha ragione Luigi: mega articolo, privo di prospettive concrete ! da vecchio ambientalista del WWF vi dico che quando l’inquinamento non si può controllare, per danneggia l’economia, allora si alzano i parametri di riferimento … stiamo parlando di inquinamento acustico, che incide sull’equilibrio di tutti … di chi si diverte e di chi deve o vuole riposare … si tratta di una grave violazione dei diritti …
Le solite ordinanze a favore del divertimento ,si vede che l’amministrazione comunale piace favorire solo una parte della cittadinanza ,non quella che lavora ma soltando quella che crea confusione,disturbo e disordine ,sig. Sindaco ci vediamo alle prossime elezioni,deve andare a casa,spero.
Vorrei sapere se le norme sulle emissioni acustiche e per il Karaoke sono per tutta la provincia oppure solo per Messina? E poi chi controlla se è stata fatta la perizia fonica? le norme devono essere fatte e poi ci vuole qualcuno che controlli, ma non è così. Quando l’ho chiesto al comune non sapevano cosa fosse la perizia fonica o facevano finta di non conoscere le norme, che ci sono ma si fa finta di dimenticarsi che esistano. Intanto noi cittadini, che paghiamo le tasse, siamo ignorati e ostaggi di questi locali che fanno musica ad alto volume senza rispetto per nessuno e ben oltre l’orario previsto, tanto non controlla nessuno. senza contare i fuochi di artificio sparate durante le ore più disparate e senza autorizzazione. E quando chiami per denunciare la cosa nessuno si fa vivo, anzi dai fastidio! Viva l’Italia