Movimento Lavoratori e Adds: "Nessuna guerra tra operatori, ma chiarezza su Asacom"

Movimento Lavoratori e Adds: “Nessuna guerra tra operatori, ma chiarezza su Asacom”

Rosaria Brancato

Movimento Lavoratori e Adds: “Nessuna guerra tra operatori, ma chiarezza su Asacom”

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giovedì 14 Marzo 2019 - 07:20

"No alla guerra tra lavoratori ma si evitino discriminazioni nei confronti dei sostituti storici"

Nessuna guerra tra operatori. E’ questa la premessa del Movimento lavoratori servizi sociali e dell’associazione Diritti e dignità sociale in merito alla querelle sugli Asacom (assistenti alla comunicazione) che con Messina social city hanno firmato un contratto a tempo determinato, con scadenza fine giugno.

La figura professionale è stata inserita dall’ex amministrazione Accorinti nei bandi di gara per l’affidamento del servizio trasporto e assistenza agli alunni disabili che frequentano le scuole di competenza del Comune di Messina.

Secondo il Mlss e Adds quel bando presentava alcune criticità.

1- La durata dell’appalto. Il bando infatti prevedeva la ripetizione del servizio per un periodo uguale a quello dell’appalto, ma secondo il Movimento lavoratori e l’Associazione diritti e dignità sociale, è una violazione alla legislazione in materia che prevede una proroga solo iltempo necessario all’ aggiudicazione di una nuova gara.

2) Il numero dei lavoratori. Il bando indicava 12 assistenti all’autonomia e comunicazione ma prevedeva anche l’ipotesi di una variazione nel numero degli assistenti in base alle richieste. Si è così verificato che il numero degli Asacom è aumentato ma secondo Msm e Dds “non si comprendono i criteri adottati dal dirigente, nello stabilire il rapporto numerico degli operatori e utenti

L’appalto originario infatti prevedeva 12 operatori per 39 utenti, mentre con la variazione sono diventati 30 operatori per 93 utenti. Tutti con contratto a tempo determinato.

Durante il passaggio di gara le ASACOM da 30 arrivano a 40 unità ma non abbiamo riscontrato alcuna determina che attesti l’aumento-scrivono i due movimenti- Ma c’è di più sono stati anche aumentati di altri 3 autisti e relativi mezzi, dal momento che per l’anno scolastico ancora in corso il Dipartimento dispone di un solo mezzo con autista. Un contratto quindi molto aperto e non possiamo escludere che le varianti apportate avrebbero potuto attirare ulteriori partecipanti alla procedura di appalto”.

Per Gangemi e Crocè pertanto, concluso l’appalto, cessa anche l’efficacia temporale degli atti nonché le variazioni apportate.

I due sindacalisti riportano poi quanto accaduto con l’avviso pubblico per la costituzione di una short list per assistenti alla comunicazione voluta dall’ex giunta e che giustificherebbe la tipologia di contratti a tempo determinato.

Nel novembre 2018 è stata approvata una short list aggiornata, pertanto i due movimenti si chiedono se tutti i nominativi presenti in tale elenco siano impegnati nel servizio o se sia stato impegnato altro personale che non figura nell’elenco quindi senza titolo Asacom. Secondo Mlss e Adds si profilano i rischi di penalizzazione nei confronti dei sostituti storici o di quanti erano già in organico.

Ci chiediamo- prosegue la nota- Il Comune non doveva chiedere se tra il personale in organico fossero presenti figure in possesso del titolo Asacom? Le sostituzioni storiche sono in possesso del titolo Asacom? Quelle che sono state assunte hanno tutti i requisiti previsti? L’Amministrazione Accorinti di concerto con il dirigente Zaccone , per un verso richiedevano pareri per mandare a casa gli assistenti all’igiene, per altro verso pubblicavano short list senza provvedere a riqualificare il personale interno”. Infine, secondo il Movimento dei lavoratori e l’associazione Diritti e Dignità sociale i contratti per gli Asacom sono necessariamente a tempo determinato, poiché trattandosi di specializzazioni la cui richiesta può variare di anno in anno e di alunno in alunno, per via di esigenze assistenziali mutevoli, non può prevedersi un contratto a tempo indeterminato.

Qualora Messina social city avesse deciso in modo diverso, stipulando contratti a tempo indeterminato, avrebbe messo in campo una grave discriminazione rispetto ai sostituti storici che peraltro hanno quasi tutti sottoscritto un contratto a tempo indeterminato”

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