L'operaio Nino Spanò era di Oliveri
MESSINA – Aveva avuto un incidente sul lavoro il 20 dicembre a Montagnareale. Poi il trasferimento dall’ospedale di Patti al Policlinico il 21 dicembre e oggi la morte dopo poco più di due mesi. Si chiamava Nino Spanò, aveva 51 anni, e viveva a Oliveri. Faceva l’operaio e stava lavorando in un palazzo in costruzione. È caduto da un ponteggio e ha sbattuto la testa.
La comunità di Oliveri, sui social, sta ricordando con commozione l’uomo, sposato con figli: “Ciao Piras”, scrivono Pro Loco e Mcl. La parrocchia San Giuseppe e il Comune di Oliveri affidano pure a Facebook il ricordo di Nino Spanò. Si legge nella pagina del Comune: “Tutti noi ci stringiamo al dolore della famiglia Spanò – Calabrese, per la prematura scomparsa di Nino. Ci piace pensare che “Piras” stia già organizzando una partita a scacchi”.
Si tratta dell’ennesima morte sul lavoro a pochi giorni dalle iniziative e appelli dei sindacati per fermare quella che è una vera e propria strage senza fine.