Fabri Fibra in concerto a Messina: sabato sera messinese in “Controcultura”

Fabri Fibra in concerto a Messina: sabato sera messinese in “Controcultura”

Fabri Fibra in concerto a Messina: sabato sera messinese in “Controcultura”

domenica 06 Marzo 2011 - 11:40

5 Marzo 2011, il “tutto esaurito” al Pala San Filippo per il nuovo album del rapper italiano più discusso, che non risparmia battute sulla classe politica

«I giornalisti mi chiedono, ma cos’è la controcultura. In un paese dominato, preso in ostaggio dai vecchi, vedere così tanti giovani tutti nello stesso posto è talmente raro che è questa la controcultura». Non si smentisce il noto rapper Fabri Fibra che con il suo consueto stile diretto e provocatorio chiude il concerto con queste parole. Come nelle altre città in Tour, anche a Messina nel sabato sera di ieri 5 Marzo 2011 con il suo nuovo album “Controcultura”, Fabri Fibra in concerto fa registrare il tutto esaurito in un gremito Pala San Filippo (Palazzetto dello Sport Giuseppe Rescifina). Inizia puntuale alle 21:30 Fabri Fibra nel suo concerto dopo aver dato spazio all’hip hop messinese con il gruppo “Rime Sature”, entrando subito nel vivo con tutti i pezzi dell’album protagonista della serata, uscito il 7 settembre rimanendo per più di un mese in top 5 e diventando subito disco d’oro: La fretta, 3 parole, insensibile, Qualcuno normale, 6791, Spara al diavolo, Rivelazione, Troppo famoso, Le donne, Tranne te, Non potete capire, Double Trouble, Controcultura, Escort, Più o meno, Quorum, Diverso, Vip in Trip.

Fra l’esibizione di un brano e l’altro del nuovo album e dei successi precedenti, non sono mancate durante la serata da parte di Fabri Fibra, le battute su Ruby e Berlusconi, sulla Lega Nord e sull’intera classe politica italiana “in questo paese, preso in ostaggio da una classe dirigente di vecchi – ha continuato a ribadire con stizza il rapper marchigiano – tutti noi siamo senza carriera e senza futuro. Che siano di destra, che siano di sinistra, che siano di centro, che siano dallo spazio, a loro di noi, dei giovani non gliene frega un bel niente. Io non sto dicendo che dobbiamo fare la rivoluzione, io sto dicendo che ognuno di voi, il giorno in cui vorrà uscire di casa, andare a vivere con la propria ragazza, mettere su famiglia e avere una carriera, avrà difficoltà grandissime perchè ce lo vogliono impedire. Voi capirete di cosa sto parlando il giorno in cui vorrete andare via di casa e trovarvi un lavoro, raga, ci dobbiamo arrabbiare”. E’ durato circa due ore l’entusiasmo del pubblico messinese insieme a quello proveniente da diverse parti della Sicilia e del Meridione nel concerto in riva allo Stretto, del rapper italiano più amato dai giovani d’oggi e, al tempo stesso, duramente discusso dal pubblico.

GIOSE’ VENUTO

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