CronoSeguenza - #JeSuisCharlie

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mercoledì 14 Gennaio 2015 - 14:56

"Il giornale degli studenti" riprende la sua settimana di cronaca scolastica. Notizie dal Liceo Seguenza contenute nel CronoSeguenza di Blog34. Firma di Giorgio Colomban

"Il giornale degli studenti" ricomincia la sua settimana di pubblicazioni con notizie provenienti dal Liceo Seguenza, contenute nel CronoSeguenza di Blog34, targato Giorgio Colomban. L'attentato di Parigi tiene banco anche nelle scuole, dove il dialogo sull'argomento è aperto tra i giovani.

Bentornati, pochi ma assidui lettori di Blog34, al settimanale appuntamento con CronoSeguenza. Il primo tema che voglio trattare in questo 2015 è, purtroppo, molto più serio di qualsiasi altra cosa che io abbia trattato fino ad ora. Come avrete già intuito dal titolo, mi accingo a darvi la mia opinione sul massacro di Parigi del 7 Gennaio. Vi chiederete: perchè mai parlare dello stesso argomento di un articolo pubblicato qui stesso soltanto ieri? Sicuramente non perchè trovo l'articolo di Giulia mal scritto, ma semplicemente per condividere con voi il mio punto di vista.

Cominciamo con qualche dato di cronaca: Parigi, 7 Gennaio 2015. 3 uomini(se possiamo definirli tali) con il volto coperto e armati di fucili militari irrompono nella sede del quotidiano satirico Charlie Hebdo. 12 uomini rimangono uccisi(tra cui il direttore, quattro vignettisti, una psicologa che teneva una rubrica sulla rivista, un consulente finanziario e un poliziotto, all'esterno dell'edificio). I fratelli Kouachi si separano dal terzo terrorista, riuscendo a scappare ma lasciando all'interno di un'automobile la carta di identità. L'enorme operazione congiunta di polizia e esercito assedia l'edificio dove si sono rifugiati. I due escono, e aprono il fuoco sulle forze dell'ordine, che rispondono al fuoco e aggiungono altre due vittime alla conta. Nel frattempo, il terzo uomo non rimane con le mani in mano. Uccide una poliziotta durante la fuga, e entra in un negozio, gestito da ebrei, nella periferia di Parigi. Ha almeno 6 ostaggi, tra cui un neonato. Quattro di questi muoiono durante l'irruzione della polizia. A queste si aggiunge il terrorista.

Il mondo è rimasto basito davanti a tutto ciò. Sin da qualche ora dopo la prima strage, si sono generate manifestazioni spontanee in tutte le città Europee, e tutto il mondo in generale ha espresso la propria indignazione (anche lo stesso “popolo” di internet, tramite i migliaia di articoli, pensieri e opinioni raccolte sotto l'hashtag #JeSuisCharlie). Tuttavia, molti individui dal senza dubbio alto Quoziente Intellettivo, hanno espresso idee a dir poco antidemocratiche: dalla vecchietta del piano di sotto a molti uomini politici(tra cui molti nostri connazionali, di cui non farò i nomi. Basta dire che uno di questi ha detto: “Questo evento dovrebbe far capire che bisognerebbe usare i soldi che si sprecano con gli immigrati dovrebbero essere investiti nei caccia-bombardieri).

Cosa ne penso io? Penso che tutto ciò sia assolutamente inaccettabile. Il nazista ragionamento secondo il quale tutti gli islamici sono terroristi, solo a causa di una minoranza che realmente lo è, è da condannare con la più assoluta convinzione, indipendentemente dalla propria opinione politica o etica. Questo hanno cercato di farlo capire al mondo anche i diretti interessati, gli islamici. Infatti, in questi giorni tutte le moschee ed, in generale, tutto il popolo mussulmano ha manifestato il proprio totale disprezzo verso questi folli individui.

Vorrei concludere chiedendovi di fermavi un attimo, e riflettere. Interrompete tutto quello che state facendo, e pensate, in silenzio. Oggi, siamo tutti francesi. Oggi, siamo tutti Charlie. #JeSuisCharlie.

Giorgio Colomban

Redazione Blog34

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