Situazione igienica esplosiva nei siti culturali regionali, manca il servizio dal 1 giugno

Situazione igienica esplosiva nei siti culturali regionali, manca il servizio dal 1 giugno

Situazione igienica esplosiva nei siti culturali regionali, manca il servizio dal 1 giugno

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sabato 28 Giugno 2014 - 09:54

Il sindacato è anche sceso in strada a protestare contro quella che considera una decisione scellerata messa in atto dalla Regione per risparmiare. Oltre ai posti di lavoro andati in fumo anche una situazione igienico sanitaria ormai al limite.

Dal 1 giugno niente servizio di pulizia per la Biblioteca Regionale e il Museo Regionale di Messina, il Museo di Lipari e gli uffici e siti archeologici ricadenti nel Parco Archeologico di Giardini Naxos. L’Assessorato ai Beni Culturali ha tagliato le spese e deciso di risparmiare sulle pulizie, tagliando naturalmente anche i lavoratori che erano impegnati nel servizio. La Fp Cgil che fin dall’inizio ha avviato una battaglia per recuperare i posti di lavoro persi, quasi un mese dopo di silenzio torna all’attacco.

“Non riusciamo a comprendere i motivi per i quali gli organi deputati al controllo sulla sicurezza e l’igiene nei luoghi di lavoro ancora non abbiano assunto delle iniziative per verificare le condizioni degli uffici periferici dei beni culturali. Eppure – dichiarano Clara Crocè Segretario Generale della FPCGIL e Rosa Raffa coordinatrice del settore – abbiamo inviato due esposti all’ASP e all’Ispettorato del lavoro. Il primo il sei giugno, il secondo sollecito il 19 giugno. Nel frattempo, la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente e di esplodere da un momento all’altro”.

Il sindacato denuncia il grave danno nei confronti dei lavoratori, dell’utenza e dell’immagine della Sicilia. “La Fp Cgil è consapevole del fatto che l’Assessore Furnari, ha ereditato una situazione pesante e certamente non possiamo addebitare alla stessa un simile disastro – conclude Clara Crocè- ma possiamo fare a meno di rimarcare l’assoluta incapacità del governo Crocetta a dare un minimo di risposte ai dipendenti dei beni culturali che ormai sono stufi di una situazione che rischia di degenerare ogni giorno che passa. Un governo che ribadiamo, ormai da un mese, non riesce a reperire un migliaio di euro per fronteggiare un’emergenza igienico sanitaria, anche in vista della stagione estiva”. Adesso il sindacato attende solo un pronto intervento dell’Asp e dell’Ispettorato al Lavoro.

6 commenti

  1. In una Regione dove il turismo è una fonte di introito finanziario di vitale importanza si prendono decisioni che danno della Sicilia una pessima immagine causando l’allontanamento dei turisti e quindi degli introiti. Vergogna, vergogna, vergogna.

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  2. In una Regione dove il turismo è una fonte di introito finanziario di vitale importanza si prendono decisioni che danno della Sicilia una pessima immagine causando l’allontanamento dei turisti e quindi degli introiti. Vergogna, vergogna, vergogna.

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  3. Posto che e’ assurdo privare dei servizi indispensabili musei, parchi etc……mi domando se questi tagli, violenti e nocivi, sono stati effettuati in tutto il territorio siciliano o se hanno colpito esclusivamente la provincia di Messina……Messina e la sua provincia contano oltre la meta’ delle presenze turistiche in Sicilia….quindi un po’ di attenzione…..trascurare la provincia di Messina può’ costare caro…….

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  4. Posto che e’ assurdo privare dei servizi indispensabili musei, parchi etc……mi domando se questi tagli, violenti e nocivi, sono stati effettuati in tutto il territorio siciliano o se hanno colpito esclusivamente la provincia di Messina……Messina e la sua provincia contano oltre la meta’ delle presenze turistiche in Sicilia….quindi un po’ di attenzione…..trascurare la provincia di Messina può’ costare caro…….

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  5. Negli anni 60 la Sicilia l’hanno fatta diventare una pattumiera insediando industrie che hanno distrutto parte del patrimonio naturalistico ed hanno fatto funzionare gli impianti talvolta in assenza di controlli reali degli enti preposti.
    Ma la politica, per avere le carte in regola, ha fatto leggi all’avanguardia in campo ecologico e della salute pubblica, poi stranamente si è dimenticata di finanziare chi aveva il dovere di controllare.

    Ora che la vocazione industriale della Sicilia sta tramontando e sta sorgendo quello che potrebbe essere il vero motore dell’economia siciliana, il turismo, la mentalità non è cambiata, si programma e si incentiva l’afflusso di turisti e ci si dimentica che questi ogni tanto hanno bisogno dei “servizi” e che sarebbe oltremodo opportuno farglieli trovare puliti.

    Il ciclo si ripete sempre (e chissà fino a quando)…

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  6. Negli anni 60 la Sicilia l’hanno fatta diventare una pattumiera insediando industrie che hanno distrutto parte del patrimonio naturalistico ed hanno fatto funzionare gli impianti talvolta in assenza di controlli reali degli enti preposti.
    Ma la politica, per avere le carte in regola, ha fatto leggi all’avanguardia in campo ecologico e della salute pubblica, poi stranamente si è dimenticata di finanziare chi aveva il dovere di controllare.

    Ora che la vocazione industriale della Sicilia sta tramontando e sta sorgendo quello che potrebbe essere il vero motore dell’economia siciliana, il turismo, la mentalità non è cambiata, si programma e si incentiva l’afflusso di turisti e ci si dimentica che questi ogni tanto hanno bisogno dei “servizi” e che sarebbe oltremodo opportuno farglieli trovare puliti.

    Il ciclo si ripete sempre (e chissà fino a quando)…

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