"Vendita Bluferries è solo una dichiarazione di Moretti". Sospeso lo sciopero di domani

“Vendita Bluferries è solo una dichiarazione di Moretti”. Sospeso lo sciopero di domani

“Vendita Bluferries è solo una dichiarazione di Moretti”. Sospeso lo sciopero di domani

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giovedì 13 Marzo 2014 - 09:24

Confermato invece lo sciopero, dichiarato da Orsa e Fast Confsal, riguardante i ferrovieri marittimi e il personale dell’indotto in forza alla ditta “Gierre” impiegati nella flotta Rfi. La protesta avrà inizio alle ore 9 e si protrarrà fino alle ore 17

I vertici territoriali di Bluferries hanno comunicato all’Orsa di non avere alcuna notizia ufficiale circa la vendita dell’azienda, ad esclusione della dichiarazione dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. “A questo punto – dichiarano Mariano Massaro (segretario generale Orsa Sicilia) e Michele Barresi (segretario provinciale Orsa Trasporti) – si rende necessaria l’operazione chiarezza che solo i vertici nazionali, sindacali e aziendali, possono porre in essere”.

L’Orsa chiederà un nuovo incontro con i vertici di Fs per definire il futuro dell’azienda e dei marittimi ed ha, per il momento, sospeso lo sciopero dei lavoratori Bluferries, previsto per il prossimo 14 marzo, in attesa di notizie da Roma. “Non consentiremo a Bluferries di comprimere i diritti dei lavoratori con lo spauracchio della vendita del ramo di azienda – concludono i sindacalisti dell’Orsa -. L’azienda Fs da troppo tempo naviga tatticamente nell’indefinito con l’obiettivo di togliere sicurezze e punti fermi ai dipendenti per gestirli agevolmente approfittando dell’incertezza del futuro. Se dall’incontro nazionale non emergeranno novità volte a garantire il mantenimento del servizio e dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori, riproporremo la protesta in tempi brevissimi”.

Confermato invece lo sciopero, dichiarato da Orsa e Fast Confsal, riguardante i ferrovieri marittimi e il personale dell’indotto in forza alla ditta “Gierre” impiegati nella flotta Rfi. La protesta avrà inizio alle ore 9 di giovedì 14 marzo e si protrarrà fino alle ore 17.

“Sta per realizzarsi il programma di abbandono dello Stretto nelle annose intenzioni di Rfi e lo stanno concludendo nel peggiore dei modi – affermano Antonino D’Orazio (segretario nazionale Orsa Navigazione) e Salvatore Giannetto (rappresentante del sindacato autonomo Fast Confsal) -. L’azienda pone in essere atteggiamenti anticontrattuali, non rispetta gli accordi sindacali, ferma tatticamente le navi e dichiara esuberi che non esisterebbero se fosse erogato il servizio come concordato con le parti sociali. Il diritto alle ferie è trasformato in strumento dell’azienda che lo sfrutta come una sorta di cassa integrazione obbligando il personale a starsene a casa di congedo. I lavoratori dell’indotto, fra un appalto e l’altro, vivono di incertezze e sono costretti al contratto di solidarietà per evitare i licenziamenti. Non mancano favoritismi e discriminazioni nei confronti del personale e le progressioni di carriera sono bloccate sine die. Sul costo del lavoro risparmiano i centesimi ma per altro non badano a spese. I ferrovieri marittimi hanno il dovere di chiamare alla mobilitazione tutti i marittimi dello Stretto – continuano D’Orazio e Giannetto – l’attacco alla categoria è trasversale. Il 14 marzo comincia la seconda vertenza dello Stretto – concludono i sindacalisti – e questa volta c’è in gioco la certezza del posto di lavoro anche per il personale assunto a tempo indeterminato”.

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