Notte di Ferragosto, la Capitaneria di porto: falò disciplinati dai Comuni

Notte di Ferragosto, la Capitaneria di porto: falò disciplinati dai Comuni

Carmelo Caspanello

Notte di Ferragosto, la Capitaneria di porto: falò disciplinati dai Comuni

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mercoledì 12 Agosto 2015 - 06:04

Saranno le autorità alle quali è stato indirizzato il documento a valutare “l’opportunità di interessare le forze dell’ordine che operano sul territorio a tutela della pubblica incolumità”

Fervono i preparativi per la notte più “calda” dell’anno, quella in cui le spiagge della riviera jonica si accendono con decine e decine di falò. Musica, cena in riva al mare e immancabile bagno di mezzanotte, per poi riscaldarsi tutti insieme intorno al fuoco. Con canonica puntualità si ripresenta l’interrogativo su come regolamentare il fenomeno che caratterizza il Ferragosto. La risposta è stata fornita dal capitano di vascello Antonino Samiani, comandante della Capitaneria di porto di Messina, il quale ha inviato una nota ai comuni di Taormina, Scaletta, Forza d’Agrò, S. Teresa di Riva, Furci Siculo, Nizza di Sicilia, S. Alessio Siculo, Giardini Naxos, Letojanni e Messina.

Il documento è stato inoltrato per conoscenza anche alla Prefettura, alla Questura, all’ufficio locamare e all’assessorato Territorio e Ambiente della Regione siciliana.

“Come ogni annoi, nei giorni a cavallo di Ferragosto – scrive Samiani – torna in auge la tradizione dell’accensione dei falò in spiaggia, che presenta rischi per la pubblica incolumità. Tale pratica – aggiunge – procura un notevole degrado delle spiagge dovuto alle rilevanti quantità di rifiuti che vengono abbandonati sull’arenile, molti dei quali pericolosi a tutti coloro che nei giorni seguenti fruiscono delle spiagge. In considerazione dell’enorme difficoltà a debellare tale fenomeno, e fermo restando le competenze degli enti locali a garantire la pulizia delle spiagge dettate dalla normativa vigente – sottolinea il comandante della Capitaneria – le Amministrazioni civiche valuteranno l’opportunità di adottare adeguati provvedimenti volti alla disciplina e al contenimenti del fenomeno. Anche attraverso l’individuazione di siti, provvedendo successivamente alla pulizia ed al ripristino dei litorali interessati attraverso la rimozione di tutti i rifiuti e delle braci ardenti abbandonate”.

Samiani conclude specificando che saranno le autorità alle quali è stato indirizzata la nota a valutare “l’opportunità di interessare le forze dell’ordine che operano sul territorio a tutela della pubblica incolumità”.

Carmelo Caspanello

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