Gli Scout di San Piero Patti ricordano Falcone e Borsellino.

Gli Scout di San Piero Patti ricordano Falcone e Borsellino.

Gianluca Di Bella

Gli Scout di San Piero Patti ricordano Falcone e Borsellino.

mercoledì 29 Agosto 2012 - 10:28

“Luce vera nel nostro cammino” questo il titolo dell’iniziativa svoltasi lo scorso venerdì, 24 agosto, organizzata dagli scout dell’Agesci di San Piero Patti per ricordare le vittime della mafia in occasione dei vent’anni dalla tragica stagione delle stragi mafiose, che hanno visto gli assassini dei magistrati Falcone e Borsellino, degli uomini delle scorte e di Francesca Morvillo.

Teatro lo splendido ex Convento dei Carmelitani, Gli scout di San Piero Patti, attraverso la manifestazione “Luce vera nel nostro cammino”, hanno voluto rinnovare il proprio impegno antimafia intrapreso vent’anni fa dall’AGESCI che si era vista consegnare il “testimone” , durante la veglia di preghiera per Giovanni Falcone a Palermo il 20 giugno 1992, dallo stesso Borsellino, consapevole del destino che lo stava attendendo, impegno che si traduce concretamente nell’educazione dei ragazzi.
La lotta alla mafia si fa ogni giorno, con azioni anche semplici ma concrete, questo è quanto emerso durante i lavori del convegno “Educare alla legalità – che cosa possiamo fare noi per combattere la mafia”.
Nota caratteristica dell’incontro sono state le esperienze personali che ogni relatore è riuscito a portare e a trasmettere ai partecipanti.
Presenti le autorità del paese, Sindaco e Presidente del Consiglio Provinciale, che hanno portato i saluti agli intervenuti. Moderatore dei lavori Marco Cannizzo, già capo gruppo dell’Agesci San Piero Patti.
Al convegno sono intervenuti Antonio Mazzeo, vice Presidente Associazione Antiracket di Fiumefreddo, che ha portato la propria esperienza di vittima di mafia che si è trasformata in riscatto e lotta alla mafia attraverso l’aiuto che l’Associazione dà agli imprenditori vittime del fenomeno dell’estorsione , Antonio Mamì coordinatore del Movimento Città Aperta che ha raccontato la nascita e la trasformazione del suo movimento in una città considerata mafiosa e il percorso intrapreso per infrangere il sistema mafioso che porta al clientelismo e che vede accordare diritti come favori.
A Nunzio Zagara – Responsabile Regionale AGESCI Sicilia – e Antonello Diliberto – capo Formatore AGESCI Sicilia – è toccato il compito di spiegare concretamente come la loro Associazione educa i ragazzi all’antimafia attraverso l’azione pedagogica dello scoutismo.
In una terra come la Sicilia dove la “mafiosità” è più insidiosa dell’Associazione mafiosa strutturata, la scelta “politica”, intrinseca del patto associativo, impone scelte chiare e cristalline, un educatore deve essere per prima un esempio da seguire attraverso i propri comportamenti. Una proposta educativa che impone al singolo di essere protagonista della propria crescita in maniera comunitaria, in cui la scelta dell’antimafia nasce spontanea come coronamento di un percorso di crescita.
Una naturale vocazione dello scautismo, come, all’indomani delle stragi, osservò durante un incontro con gli scout Vittorio Aliquò – Procuratore aggiunto di Palermo oggi in pensione – : “Siete fortunati, non dovete inventare nulla. Non dovete fare come spesso fa la scuola, costretta a correggere per adeguare i programmi ministeriali alle esigenze che mutano: voi dovete fare gli scout, basta questo”.
Durante la serata è stato proietta la doc fiction “Giovanni Falcone, la mente e il cuore” realizzata dall’Associazione Antiracket “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Fiumefreddo con lo scopo di diffondere il messaggio e far riflettere sulle analisi, lucide e sempre attuali, contenute nelle parole dette dal Magistrato a Giovanna Fiume, Ordinario di Storia moderna presso l’Università di Palermo, in un’intervista del 28 aprile 1989.
Importante contributo alla sensibilizzazione e alla riflessione critica del fenomeno mafioso è arrivato dal Movimento Città Aperta di Barcellona Pozzo di Gotto attraverso le letture tratte dall’opera teatrale “(P)resa di coscienza”, lavoro, scritto e realizzato da alcuni membri del Movimento, che racconta le vicende di mafia accadute negli ultimi anni nel territorio barcellonese. Sul palco, tra gli attori, anche la prof. Raffaella Campo, neo Assessore del Comune di Barcellona P.G. con delega alla Cultura, Spettacolo e Pubblica istruzione.
A chiusura della manifestazione la fiaccolata che dall’ex Convento si è mossa verso la Villa Comunale “Falcone e Borsellino” conclusasi con il lancio di Sky Lanterns.

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