La Provincia annega nei debiti... fuori bilancio

La Provincia annega nei debiti… fuori bilancio

Ilaria Raffaele

La Provincia annega nei debiti… fuori bilancio

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giovedì 03 Gennaio 2013 - 14:01

Per mesi gli occhi sono stati puntati sullo stato delle finanze del Comune di Messina, ma se a palazzo Zanca qualcosa è stato fatto , alla Provincia i problemi cominciano a venire a galla solo adesso

Mentre tutti i fari dell'opinione pubblica e dell'informazione erano puntati sui debiti del Comune di Messina a rischio defalut, la Provincia accumulava la bellezza di 6 milioni e mezzo di debiti fuori bilancio. Nella convocazione straordinaria della seconda commissione consiliare del 27 dicembre scorso la cifra discussa è stata di oltre 2 milioni e mezzo. I debiti sono per lo più verso privati cittadini, ma ce ne sono alcuni che spiccano fra gli altri: 1.032,76 euro che la Provincia deve al Comune di Messina, 5.924,99 euro di debiti con il Tennis club. Poi c'è il milione e 560mila euro che la Provincia dovrà dare alla società G.F. Building srl del gruppo Franza. La lista dei debiti fuori bilancio approvati nella sola seduta del 27 dicembre è impressionante: 364 voci, come se la Provincia avesse contratto nell'ultimo anno un debito al giorno. Si va da cifre irrisorie fino a somme consistenti (il massimo raggiunto è il debito nei confronti della società dei Franza di circa un milione e mezzo). Il pagamento di ciascuno di questi debiti viene imposto da una sentenza. Alcune, però, sono davvero paradossali. Come le cinque – tutte a favore della stessa persona – che hanno determinato il pagamento di 10,34 euro l'una al soggetto danneggiato ma che hanno fruttato 324,96 euro l'una all'avvocato che lo difendeva. Oltre 266 mila euro sono invece i debiti che la Provincia dovrà rendere al Monte dei Paschi di Siena, che fa da tesoriere all'Ente. A questi dati vanno aggiunti i tagli che il governo ha previsto per le Province. Il Presidente dell'Unione province italiane, Antonio Saitta, ha stimato che i tagli per il 2013 arriveranno a 1,2 miliardi. Dal 2013, infatti, lo Stato non erogherà più risorse alle Province, ma anzi chiederà loro la restituzione di parte dei tributi ottenuti. In un incontro fra Saitta e il presidente della Corte dei conti Luigi Gianpaolino che si è tenuto lo scorso 21 novembre a Roma, l'Upi ha manifestato le preoccupazioni per questi ulteriori aggravi sulle finanze delle province: «A giudizio dell’associazione questa situazione provoca serie difficoltà alla gestione finanziaria, si ripercuoterà sulla qualità e sulla quantità dei servizi erogati dalle Province e addirittura potrà condurre al dissesto molte amministrazioni nel 2013. Il Presidente Saitta ha ritenuto opportuno portare all’attenzione della Corte dei Conti le difficoltà delle Province ed evidenziare che la possibilità di default di tali enti ora non è tanto da imputare a cattiva gestione degli amministratori, ma ad una riduzione delle disponibilità finanziarie». A Messina mala gestione e tagli del Governo si potrebbero assommare, moltiplicando gli effetti negativi sulle tasche dei cittadini chiamati a pareggiare i conti dell'Ente attraverso le entrate tributarie (nel 2012 pari a oltre 45 milioni di euro, il 33% del totale delle entrate della Provincia). Saranno sempre i cittadini a pagare: per il Comune, per la Provincia e chissà per cos'altro. (Ilaria Raffaele)

5 commenti

  1. strano

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  2. liliana parisi 3 Gennaio 2013 18:51

    Le Province vanno abolite,TUTTE, trasferendo competenze,risorse e dipendenti a Regioni e Comuni. Ci sarebbero meno sagre,ma anche meno costi e meno burocrazia.E mi meraviglio che una persona seria come Saitta possa difendere quest’Ente, che è solo un centro di spesa

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  3. finalmente!!!bUZZY ha completato il suo mandato al 99%,mentre Nannarè lo ha portato al 100%.missione compiuta.avanti un’altro!!!

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  4. Ma con un presidente quale il cosidetto Nanni, cosa ci si può aspettare? Caramelle a carrubba?

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  5. Condivido pienamente. Sono centri di spesa al servizio di una politica clientelare.

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