Bilancio di previsione 2017, prime criticità e documenti mancanti

Bilancio di previsione 2017, prime criticità e documenti mancanti

Danila La Torre

Bilancio di previsione 2017, prime criticità e documenti mancanti

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mercoledì 19 Luglio 2017 - 10:56

Il Comune opera da mesi in gestione provvisoria e senza il parere obbligatorio ma non vincolante del Collegio dei revisori il bilancio non potrà arrivare all’attenzione del Consiglio comunale

C’è un primo, immediato effetto dopo la sentenza del Tar che ha sospeso l’ecopass (vedi qui): le entrate per il Comune diminuiscono e vanno riviste le previsioni del bilancio di Palazzo Zanca. Ed è esplicito, in tal senso, il sollecito del Collegio dei revisori dei conti, che sta esaminando il previsionale 2017.

Quella del ticket di attraversamento però non è l’unica criticità riscontrata da Federico Basile, Giuseppe Zingales e Lugi Fallica nel documento di programmazione. L’elenco delle correzioni da apportare è piuttosto lungo. L’Organo di revisione rileva infatti anche: la mancata previsione degli “accantonamenti per contenzioso” e la mancata previsione della categoria legata ai “servizi cimiteriali" nell’ambito dei servizi a domanda individuale, per i quali il Comune ha l’obbligo di rispettare la copertura del 36%.

C’è poi il nodo dei debiti fuori Bilancio : in particolare è emersa una massa debitoria per debiti fuori Bilancio non censiti nel Piano di Riequilibrio Pluriennale pari ad € 3.557.319,47, «per la quale non risultano essere state poste in essere azioni tali da non prevederne la copertura».

In merito al Fondo di Solidarietà Comunale, Basile e colleghi evidenziano una discrasia tra il dato previsto, pari ad € 76.926.838,19, e quanto riportato dalle più recenti attestazioni ministeriali, pari ad € 76.934.558,30 con un vantaggio in termini di previsioni per la risorsa in oggetto pari ad € 7.720,11. I revisori invitano pertanto l‘Ente a ricondurre le previsione rispetto a quanto attestato dal Ministero dell'Interno.

Altro punto critico riguarda la distribuzione degli utili AMAM SPA: «si rileva una previsione pari ad € 5.000.000,00 la quale appare sovrastimata rispetto a quella che è stata, sino al 31.12.2015 (ultimo bilancio presente), la capacita finanziaria della stessa società». In assenza del Bilancio Consuntivo 2016 della società, i revisori invitano l’amministrazione a ricondurre prudenzialmente la previsione dell'utile per l’anno 2017 ai valori di stima del Piano di riequilibrio Pluriennale pari ad € 1.407.605,49 ovvero appostare un accantonamento a fondo per la parte differenziale rispetto alle previsione del piano, al fine di contenere gli effetti delle eventuale mancata realizzazione e conseguente distribuzione.

Con un’altra nota, l’Organo di revisione segnala anche la mancanza di documenti obbligatori. In particolare all’appello mancano: il prospetto delle spese previste per l'utilizzo di contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari e internazionali, per ciascuno degli esercizi considerati nel bilancio di previsione; il prospetto delle spese previste per lo svolgimento delle funzioni delegate dalle regioni per ciascuno degli esercizi considerati nel bilancio di previsione; le delibere di determinazione delle aliquote dell'lmu, delle tariffe dell'imposta pubblicità e pubbliche affissioni, della tariffa della Tosap o della Cosap, della Imposta di soggiorno; la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale prevista dalle disposizioni vigenti in materia; il prospetto della concordanza tra bilancio di previsione e rispetto del saldo di finanza pubblica (pareggio di bilancio); il Piano Esecutivo di Gestionale Piano triennale del contenimento delle spese; il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari; il programma delle collaborazioni autonome; il limite massimo delle spese per incarichi di collaborazione; il limite massimo delle spese per personale a tempo determinato, con convenzione e con collaborazioni coordinate e continuative; i limiti massimi di spesa.

Con riferimento alle misure del Piano di Riequilibrio Pluriennale per l’annualità 2017, Basile, Zingales e Fallica ricordano che la giunta ha approvato gli atti di indirizzo n.641 del 23.09.2016 e n.257 del 04.05.2017: «si rimane in attesa – scrivono – degli atti gestionali e/o documentazione a supporto, in relazione alla quale si sono poste in variazione le somme delle Risorse/Impegni rispetto ai valori indicati nella deliberazione 56/c del 30.09.2016 relativa alla rimodulazione del succitato Piano di Riequilibrio Pluriennale». Gli atti citati dai revisori riguardano in particolar modo le somme relative ai debiti di Messinambiente che l’esecutivo vorrebbe adesso togliere dalla manovra finanziaria decennale e spalmare nei bilanci.

Alla luce delle due note fatte recapitare sulle scrivanie degli amministratori di Pazzo Zanca e per conoscenza della presidente del Consiglio Emilia Barrile e del presidente della commissione Claudio Cardile, i revisori sollecitano l‘Ente «a fornire nel più breve tempo risposta alle richieste avanzate, non escludendo la possibilità di richiedere ulteriore documentazione che si dovesse rendere necessaria durante le successive fasi della verifica».

Senza il parere obbligatorio ma non vincolante del revisori, il bilancio di previsione 2017 non potrà arrivare all’attenzione del Consiglio comunale. Sino alla definitiva adozione da parte dell’organo consiliare, il Comune continuerà ad operare in gestione provvisoria, con una serie di limitazioni nella capacità di spesa.

Danila La Torre

2 commenti

  1. Siamo proprio nella m…da. Una classe dirigente del Comune che non sa neppure preparare un bilancio. Cosa cerchiamo di più se non mandarli subito a casa?

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  2. Scusatemi, ma qual’è la novità? Dopo anni di non governo amministrativo e politico, cosa vi aspettavate adesso? Oppure avevate veramente creduto alle stupidaggini deliranti di accorinti & co. in merito al loro operato?

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