Scaricare a Motta Sant'Anastasia costa di più. Arrivano i primi dati

Scaricare a Motta Sant’Anastasia costa di più. Arrivano i primi dati

Francesca Stornante

Scaricare a Motta Sant’Anastasia costa di più. Arrivano i primi dati

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mercoledì 23 Ottobre 2013 - 17:49

90 euro a tonnellata a Motta, contro gli 82 di Mazzarrà, basta fare pochi calcoli per capire che il cambio obbligato di discarica farà sborsare al Comune circa 72mila euro in più al mese. A ciò si deve aggiungere il costo del trasporto.

Da ventitre giorni Messina scarica i suoi rifiuti a Motta Sant’Anastasia. Una scelta obbligata dal fatto che lo scorso 30 settembre, a sorpresa, la società Tirrenoambiente ha deciso, dalla sera alla mattina, di chiudere i cancelli della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea al Comune di Messina. Per scongiurare l’emergenza la soluzione fu quella di Motta, anche se naturalmente subito si sollevò il problema dei maggior costi che di sicuro il Comune avrebbe dovuto sostenere, sia perché le tariffe di Motta sono superiori, sia per la distanza del sito rispetto a Mazzarrà. Ma per avere certezze si doveva attendere almeno la prima fattura. Fattura che è stata recapitata a Palazzo Zanca dove adesso si procederà a stimare in modo esatto la differenza tra i due tipi di servizi, anche per quantificare le risorse aggiuntive che si dovranno racimolare per evitare di seminare altri debiti. A Motta Sant’Anastasia il costo per scaricare ammonta a 90 euro a tonnellata e, considerato che in media porta ogni giorno circa 300 tonnellate di immondizia, il costo quotidiano si dovrebbe aggirare sui 27mila euro. Moltiplicando questa cifra per 30 giorni viene fuori che il costo mensile dovrebbe essere 810mila euro. A Mazzarrà il costo a tonnellata era invece di 82 euro. Facendo lo stesso calcolo non è difficile capire che al mese scaricare a Mazzarrà costava circa 738mila euro. Dunque la differenza dovrebbe attestarsi sui 72mila euro, conti fatti però senza includere l'iva. A questa cifra si deve aggiungere il costo per il trasporto. Motta si trova a 240 km da Messina, il percorso che i mezzi di Messinambiente devono compiere tutti i giorni è il doppio di quello che effettuavano verso Mazzarrà. Quindi raddoppia anche la spesa, tanto da ipotizzare di andare certamente oltre i 100mila euro in più rispetto a un mese fa, quando le cose stavano in modo diverso. Numeri che naturalmente non sono passati inosservati a Palazzo Zanca, dove adesso si procederà ad una stima effettiva di costi benefici. Senza una soluzione alternativa scaricare a Motta diventa comunque obbligatorio. Un piccolo risparmio, spiega il commissario di Messinambiente Armando Di Maria, si potrebbe ottenere portando i rifiuti già separati. In questo modo si potrebbero eliminare 9,50 euro a tonnellata che al momento si pagano perché l’immondizia arriva indifferenziata. Lo stesso Di Maria è fiducioso e pensa che potrebbe essere un metodo da attuare nell’immediato, anche se non bisogna dimenticare che Messina, quando si parla di raccolta differenziata, nonostante le buone intenzioni, è all’anno zero.

Per evitare questa spesa extra il Comune dovrebbe solo provare a riallacciare i rapporti con Tirrenoambiente. L’assessore Daniele Ialacqua in questi giorni ha ribadito più volte che non ci sono stati più contatti tra l’amministrazione e la società, a questo punto però non è escluso che presto la discussione potrebbe essere riaperta.

Francesca Stornante

16 commenti

  1. Se avessimo fatto la raccolta differenziata, non saremmo arrivati a tal punto…
    Carissimo assessore, mi sa che i conti non tornano : nell’immediatezza della firma, un po’ troppo ottimisticamente si era detto che ci sarebbe stata una compensazione nei costi(umido e secco) e che alla fine il maggior costo rappresentato dalla distanza sarebbe stato bilanciato da minori costi di manutenzione ordinaria dei mezzi.
    Risultato : un mese e siamo sotto di 100.000 euro.
    Aspettiamo che qualcosa di concreto si muova per la raccolta differenziato…..
    Non vorrei che proprio Lei , fosse destinatario di un po’ di carbone :-)) molto meglio trovare dolcetti dentro la calza.
    Comunque se non cambiamo noi messinesi, avremo sempre questo tipo di problemi.

    Aspettando Felice Calabro’

    -43

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  2. ma la delibera famosa che ha visto interessati i consiglieri comunali il 14 agosto dov’è finita? perchè la giunta non riesce a presentarla?ho paura che il pressappochismo di questa giunta porterà messina al baratro…
    anch’io aspetto -43

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  3. non so se avete notato i cassonetti vuoti dietro “Missinisi Putruniiii”

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  4. Giuseppe Arrigo 24 Ottobre 2013 07:19

    Caro Accorinti, questo danno economico per la nostra città è tutto merito tuo e della tua giunta.

    Hai chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale urgente, interessato il Prefetto che ha perorato la tua causa, interessato il Presidente della Regione, martoriato il Dirigente Regionale dei rifiuti: e non sei riuscito a presentare in Consiglio Comunale una delibera.

    Caro Crocetta, ma sei convinto che Accorinti sia in grado di amministrare una città come Messina?

    Caro Prefetto, parla ancora con Accorinti dopo la magra figura che le ha fatto fare?

    Cari Consiglieri Comunali, fate vedere che avete a cuore gli interessi della città, inviate tutto alla Corte dei Conti e fate pagare ai responsabili il danno erariale.

    Speriamo che Calabrò abbia gli attributi per cacciare via tutti.

    Giuseppe Arrigo

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  5. messinanelcuore 24 Ottobre 2013 08:46

    Scusi, lei da quanti anni vive a Messina? E’ per caso arrivato adesso? Ma i debiti contratti con la Società che gestisce la discarica di Mazzarrà chi li ha contratti? E lei pensa che in pochi mesi si possa sistemare un disastro di almeno 20 anni? Forse allora era meglio lasciare tutti i rifiuti in città e farla diventare una discarica…tanto siamo sulla buona strada vista l’inciviltà di noi messinesi!!! A questo punto spero per voi che torni Calabrò e poi vedremo quello che saprà fare…di sicuro vi darà i contentini che cercate così come è stato fino a un paio di mesi fà!!!

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  6. Assessore Daniele IALACQUA, a scafazzasti. La delibera è incompleta, non bastano quattro manifesti per incentivare una differenziata, ma bisognava proporre la modifica del Regolamento Edlizio, nella direzione di destinare locali per la raccolta di vetro, carta e plastica, solo così in una grande città si realizza il porta a porta, come sanno pure le pietre, i messinesi non vogliono saperne di recarsi alle isole ecologiche o utlizzare i pochi cassonetti su strada. La delibera doveva prevedere risorse per dotarsi di auto compattatori specializzati a questa tipologia di raccolta, che MessinAmbiente non ha, e questo lei non l’ha detto ai messinesi. Come fanno i messinesi ad avere fiducia, rimanere con il dubbio, che poi tutto vada in discarica? Non ci bastano i manifesti, lei deve pubblicizzare le convenzioni con i consorzi specializzati a raccogliere, ad esempio con COMIECO per la carta e cartone, o il COREVE per il vetro, o COREPLA per la plastica, convenzioni inesistenti, anche perchè MARIEDIT ha pubblicato il piano finanziario di ATOME3, dove alla voce RICAVI CONTRIBUTI CONAI, c’è segnato un miserissimmo € 132.000. Lei signor assessore non è stato sincero con i messinesi e tecnicamente poco preparato, certamente non le si può addebitare le porte chiuse di TIRRENOAMBIENTE per la discarica di Mazarà. Agli ASPETTANDO CALABRO’, dico con pacatezza, che non mi risulti, da parte di Felice CALABRO’, nei cinque anni di BUZZANCA/CROCE, proposte nella direzione da me indicata, la sola per una grande città, non lo dice MARIEDIT, me le tante esperienze in giro per l’Italia. PER DANIELE IALACQUA quattro meno meno.

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  7. A proposito di cifre,perchè il nostro SAJA è interessato alle PREVISIONI DEFINITIVE di entrate e uscite dell’esercizio 2012,in particolare delle ENTRATE vuole conoscere il totale per TITOLI degli ACCERTAMENTI e delle RISCOSSIONI,e della SPESA il totale,sempre per TITOLI,degli IMPEGNI e PAGAMENTI. SAJA sa bene che i numeri parlino,anche quando sono errati,permettono di misurare la capacità dei RESPONSABILI DI SERVIZIO di accertare le entrate e di riscuoterle e,poi di impegnarle e metterle in pagamento. Cosa vuole verificare SAJA? Anzitutto la DIFFERENZA tra accertamenti rispetto alle previsioni e,tra accertamenti e riscossioni,qiest’ultima alimenta il serpente velenoso dei RESIDUI ATTIVI di competenza,cioè nell’anno 2012. Stessa cosa SAJA vuole fare con la SPESA,puntando il faretto sulla differenza tra gli impegni di spesa rispetto alle previsioni e,tra gli impegni e i pagamenti,differenza che alimenti l’altro serpente velenoso,i RESIDUI PASSIVI sempre di competenza. A cosa serve conoscere queste differenze,al sagace SAJA? A misurare l’efficacia degli uffici di Palazzo Zanca,almeno di quelli che si occupino delle fasi operative relative alle ENTRATE e USCITE.

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  8. “danno economico per la nostra città” “Accorinti ha fatto una magra figura” … certo sarebbe stato meglio lasciare i rifiuti per strada … “Speriamo che Calabrò abbia gli attributi per cacciare via tutti” … così ritorna al potere uno dei due partiti che a Messina hanno fatto quasi 100 MILIONI di debiti nel vostro più totale silenzio e nella vostra più colpevole connivenza… ancora parlate!

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  9. Tutto questo mi ricorda quello che si verificava quando si acquistava la spesa a credito.
    Arrivato ad un certo livello di debito, il negoziante chiedeva al debitore si pagare.
    Questo non aveva i soldi e si vedeva negata la spesa.
    Cosa faceva?
    Andava in un’altra salumeria, senza avere pagato i debiti nell’altra.
    Riprendeva il suo giochetto fino a quando non veniva conosciuto da tutti ed aveva due soluzioni: o pagava o moriva di dafe.
    Cosa vi fa pensare che a Motta S.Anastasia permettano ad a C C O R I N T I di sversare immondizia senza pagare?
    Vero è che i debiti a Mazzarrà sono vecchi di anni, forse di decenni, ma è anche vero che lo pseudo-sindaco scalzo non ha fatto nulla per cercare di trovare i soldi e pagare, magari dilazionandolo, il debito
    La verità è che il comune non ha i soldi per pagare nè Mazzarrà nè Motta.
    Questione di qualche mese e non si potrà scaricare da nessuna parte.
    L’unica soluzione che resta ai Messinesi,turlupinati da un chiacchierone inconcludente, è prendere i rifiuti e scaricarli davanti la casa del buddista scalzo.
    Questa è la conseguenza dell’improvvisazione e della faciloneria di un gruppo di incompetenti, buoni solo a sparare stupidaggini elettoralistiche.
    Si sono scontrati con la dura realtà e ne stanno uscendo con le ossa rotte, gravando i cittadini di ulteriori debiti.
    Dilettanti allo sbaraglio incoscienti e preseuntuosi, arroganti professionisti del nulla.
    Pazientate fino a Dicembre.

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  10. Sottoscrivo pienamente quanto da te scritto.
    Per la differenziata non è necessario fare miracoli,ma avere gente competente ed onesta.
    Mezzi meccanici adeguati e bidoni separati (carta, plastica, alluminio, vetro, umido).
    Le diverse frazioni del pattume vengono vendute a società di riciclo e la città non porta nulla in discarica, non paga e pure ci guadagna.
    Ma forse è proprio questo che non si vuole.
    Pazientate fino a Dicembre.

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  11. MessineseAttento 24 Ottobre 2013 14:12

    Qualcuno dimentica, forse perché troppo occupato a sfregarsi le mani in vista del possibile ritorno della politica di scambio, che i debiti con tirrenoambiente non li ha fatti l’attuale amministrazione, bensì quella vecchia, stantia, incapace, inetta, opportunista politica che ha agito indisturbata con la complicità di una NON opposizione, se possibile ancora più incapace, insieme alla quale, a braccetto come degni compari, hanno disintegrato il futuro di questa città.
    Oggi tutti a riempirsi la bocca col nome del sindaco inesorabilmente sconfitto, dimenticando che era proprio lui alla testa di quella disastrosa NON opposizione.
    Paziento fino a dicembre per non sentire più parlare di politici che già hanno fatto, per anni, il male di questa città. Ed anche per non leggere più gli sfoghi di gente frustrata, garantisti delle forze partitiche a cui inneggiano senza un briciolo di vergogna.

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  12. Caro MARIEDIT se a DANIELE IALACQUA dai quattro meno meno a RENATO ACCORINTI devi necessariamente dare due più più perché è sempre l’amministrazione ad essere giudicata e mai il singolo!! Ciò significa che se IALACQUA non va si deve mandare a casa e lo si deve sostituire! Fra non molto ti renderai conto che una città non può essere amministrata da chi sa lanciare solo slogan populisti (i manifesti non li espone solo IALACQUA!) e da chi non è nella maniera assoluta TECNICAMENTE PREPARATO nella guida di una grande città! Fra non molto ci si renderà conto che amministrare è cosa ben diversa dall’organizzare l’annuale BEFANA per gli amministratori, visto che in questi primi 100 giorni, tranne che magliette, jeans, abbracci e passerelle non si è visto niente di concreto per la nostra martoriata Messina! Ti dico che fra non molto i messinesi rimpiangeranno la più scarsa amministrazione di sempre, che, a mio parere, è stata quella di BUZZANCA! MARIEDIT quannu ce vò ce vò!!!!!!!!!

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  13. Occorre conferire meno MUNNIZZA , ottimozzando con la differenziata .. solo cosi si puo’ ottenere un calo del costo di conferimento , non c’e altra strada !!!! DIFFERENZIAMO TUTTO E VEDRETE CHE A MUNNIZZA DIVENTERA’ UN BENE , UNA RICCHEZZA. IN ALCUNI PAESI VI SONO DELLE MACCHINE CHE CONFERENDO LA PLASTICA , LA STESSA DA UN PESO E UNO SCONTRINO CHE POI SI PUO’ TRAMUTARE IN PUNTI PER LA SPESA.. IL COMUNE DEVE PERSEGUIRE ANCHE QUESTA STRADA SE VUOLE VERAMENTE VOLTARE PAGINA. CON BENEFICI IMMENSI PER LA COLLETTIVITA’ .
    VEDIA ALLA PROVA DEI FATTI COSA FARA’ ADESSO L’AMMINISTRAZIONE .

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  14. Mi chiedo perche’ non tentare di approcciare la risoluzione del problema smaltimento rifiuti solidi urbani adottando a campione le misure prese dal Comune di Napoli in merito al conferimento rifuti.Dal 2012 Napoli conferisce in ecoballe i suoi rifiuti a navi che trasportano le stesse in Olanda al costo di 107/111 euro per tonn, ove li vengono bruciate da Termivalorizzatori ad impatto zero,creando quotidianamente energia elettrica gratuita per circa 200.000 famiglie.Di termovalorizzatori l’Olanda ne ha 7 su tutto il territorio che bruciano soltanto i rifiuti non riciclabili.Tutto il resto viene regolarmente portato ad impianti di riciclaggio che ne ricavano ricchezza abbattendo notevolmente i costi delle operazioni di raccolta.
    Dimenticavo di dirvi che in Olanda non si vedono cassonetti nei centri urbani.

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  15. Questo È il risultato dell’amministrazione accorinti!! Prendo atto del fallimento e si dimetta immediatamente!! Restituisca la città ai cittadini

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  16. MessineseAttento 25 Ottobre 2013 13:32

    Abbia pietà di se stesso e si astenga dal dire baggianate di mostruosa dimensione.
    Forse voleva scrivere: restituite la città alle lobby che facevano mangiare poco, ma a tutti.

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