La Fp Cisl attacca l’amministrazione Accorinti, soddisfatta la Fp Cgil

La Fp Cisl attacca l’amministrazione Accorinti, soddisfatta la Fp Cgil

La Fp Cisl attacca l’amministrazione Accorinti, soddisfatta la Fp Cgil

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giovedì 02 Gennaio 2014 - 17:32

Sulla nuova organizzazione del Comune, si registrano già i primi malumori. In particolare, quelli della Funzione pubblica della Cisl.

“Non comprendiamo – scrivono in un comunicato – quali cambiamenti e quali miglioramenti ha portato la nuova riorganizzazione dell’Ente. Sono stati confermati gli stessi incarichi ed agli stessi dirigenti; sono state disattese le lunghe e continue dichiarazioni del Segretario Generale Le Donne e dell’Assessore al Personale Mantineo”.

Secondo il sindacato, “l’unica novità è quella del City Manager, figura strategica che ha un senso solo se realmente potesse svolgere il ruolo e le funzioni che ne discernano dalla legge, ma purtroppo dobbiamo registrare che anche il Segretario Le Donne, aldilà dei buoni propositi, non ha avuto la forza di fare ciò che in questi mesi ha dichiarato e resta succube delle scelte altrui”.

“Sulla diminuzione del numero dei dirigenti – continua ancora il documento- eravamo e siamo d’accordi ma stranamente resistono gli Interim ed i Capi Area, che significa incremento della retribuzioni individuali dei dirigenti più fortunati. I Dipartimenti Strategici che meritavano e meritano di dover essere ripensati restano in mano ai funzionari più accorti, dove i dirigenti sono solo specchio per le allodole”.

La Cisl si stupisce anche della posizione assegnata a Ferlisi. “Resta il Comandante del Corpo di Polizia Municipale, ma con interim all’Avvocatura e nel contempo si annuncia l’arrivo per mobilità di un nuovo dirigente per la Polizia Municipale, quindi un ulteriore aggravio di spesa del personale e forse per rimpatriare qualche altro messinese amico di infanzia. Aspettiamoci – scrive ancora polemicamente il sindacato – che da qui a pochi giorni saranno individuate le Alte professionalità, con le stesse logiche del passato, ma con le promesse dell’istituzione delle Posizioni organizzative, sapendo che queste ultime saranno fatte dopo che gli strateghi del Palazzo stabiliranno il “chi”, il “quando” e il “quanto”.

La Cisl parla, inoltre, di “assegnazione di taluni dipartimenti in maniera inopportuna ed inappropriata, sacrificando qualità e professionalità dirigenziali in dipartimenti di scarso impatto gestionale”.

Gli incontri tenutisi nel mese di Dicembre con le Organizzazioni Sindacali andavano in altre direzioni; Definito il funzionigramma bisognava passare alla definizione dei criteri per l’attribuzione degli incarichi dirigenziali e l’assegnazione del personale.Giunti a questo punto ci preoccupano le generiche dichiarazioni del Segretario Generale che annuncia la riassegnazione delle 1800 unità. Ci preoccupa perché non è il City Manager a stabilire “chi fa cosa e chi va dove”.

Di tenore completamente opposto, la nota della Fp Cgil.

«Giudichiamo positivamente il provvedimento di riorganizzazione della macchina amministrativa varato dalla Giunta Accorinti. Adesso bisognerà individuare un criterio adatto per valutare la produttività dei dirigenti e verificare che quest’ultimi attuino concretamente gli indirizzi politici dell’Amministrazione».

Questo il parere che la segretaria generale della FP CGIL, Clara Crocé, esprime in merito all’atto con cui è stata varato il nuovo organigramma della macchina comunale.

«Si tratta di un provvedimento importante – afferma la sindacalista – che grazie alla riduzione degli interim dagli attuali 35 a tre di cui uno al Direttore Generale (a costo zero) Mentre i Capi area da otto passano a tre ( con un risparmio di de cine e decine di migliaia di euro). Adesso si aspetta di conoscere l’assegnazione del personale dei livelli nelle tre aree. Siamo comunque certi che essa avverrà in modo diverso dal passato: i dipendenti verranno motivati e valutati a seconda delle loro competenze, ed è sulla base di quest’ultime che verranno collocati in un ufficio anziché in un altro, non certo per via di quelle logiche clientelari che hanno contraddistinto il passato. In particolare durante l’era Buzzanca».

La FP CGIL auspica una riorganizzazione condivisa, sia con i lavoratori che con le forze sindacali e spera anche in uno snellimento della macchina amministrativa affidando compiti di responsabilità alle strutture intermedie, Posizioni organizzative e Alte professionalità dovranno essere definiti preventivamente i criteri, dopo che l’OIV valuterà le pesature dei dipartimenti dalle quali si quantificheranno le P.O.

Non possiamo continuare – conclude la Crocé – con Dirigenti sempre più impegnati e non gratificare la reale forza lavoro , senza la quale i Dirigenti non potrebbero raggiungere gli obiettivi. Basta privilegi per caste e poteri forti. Informazione e concertazione devono avere dignità nelle relazioni sindacali. Stop al criterio “due pesi e due misure”, sino ad oggi con la complicità delle Amministrazioni precedenti la crisi l’hanno pagata solo i dipendenti dei livelli mentre per la Dirigenza si è mantenuto lo status quo».

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