Nuova nave Rfi. Associazione Ferrovie Siciliane: "Si chiami San Francesco di Paola, non Iginia"

Nuova nave Rfi. Associazione Ferrovie Siciliane: “Si chiami San Francesco di Paola, non Iginia”

Redazione

Nuova nave Rfi. Associazione Ferrovie Siciliane: “Si chiami San Francesco di Paola, non Iginia”

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lunedì 02 Novembre 2020 - 16:22

Iginia era il nome della moglie di un ministro, mentre San Francesco di Paola accomuna Calabria e Sicilia

L’Associazione Ferrovie Siciliane, con una lettera a firma di Giovanni Russo e Giovan Giuseppe Mellusi, ha chiesto a Rete Ferroviaria Italiana che la nuova nave traghetto in costruzione tra San Giorgio di Nogaro (Udine) e Genova, a cui al momento è stato attribuito il nome Iginia, venga chiamata San Francesco di Paola.

“Il nome Iginia è privo di un qualsiasi legame con i territori (Calabria e Sicilia) che l’unità andrà a servire. A suo tempo, l’attribuzione di questo nome alla precedente nave traghetto Iginia (varata nel 1969, alienata nel 2013, demolita nel 2015) costituì una vera e propria scelta di parte (o di comodo), trattandosi, secondo indiscrezioni del tempo, del nome di battesimo della moglie del ministro della Marina Mercantile del tempo. Ribadiamo, pertanto, la nostra contrarietà a tale scelta perché essa non manifesta alcun legame con le secolari tradizioni della navigazione tra le due sponde della Stretto di Messina, ma solamente il ricordo di una nave che per 43 anni ha servito, per una serie di fortuite coincidenze, sulla rotta tra Messina e Villa San Giovanni”.

L’Associazione Ferrovie Siciliane, pertanto, suggerisce di rinominare la nuova unità ancora in costruzione con il nome di San Francesco di Paola che, oltre ad essere dal 1739 per nomina di Papa Clemente XII compatrono della Sicilia insieme all’Immacolata, è patrono della Calabria, compatrono di Messina, Palermo, Milazzo e altre città siciliane e tra i più venerati del meridione d’Italia. Il Santo, inoltre, nel 1943 per nomina di Papa Pio XII è patrono dei marittimi d’Italia e ha dato il nome a un’unità delle Ferrovie dello Stato entrata in servizio nel 1964 e che ha servito la rotta siciliana (tra Messina e Villa San Giovanni), quanto quella sarda (tra Civitavecchia e Golfo Aranci). Sempre al Santo è riconosciuto il miracoloso attraversamento dello Stretto di Messina del 1464.

“Il nome che proponiamo, dunque, ha un alto contenuto simbolico, perché oltre ad essere già presente nella tradizione della flotta delle Ferrovie dello Stato ha un forte legame con le due Regioni che si affacciano sullo Stretto. Tra l’altro, proprio nel 2019, anno in cui Rete Ferroviaria Italiana ha aggiudicato la gara per la costruzione del nuovo traghetto ferroviario all’Associazione temporanea di imprese T. Mariotto e San Giorgio del Porto, che fanno capo alla holding Gin-Genova Industrie Navali, si è celebrato il 500° anniversario della canonizzazione del grande Santo calabrese”.

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