MessinaServizi, il tempo stringe ma è tutto fermo. Fit Cisl: "Quali garanzie per i lavoratori?"

MessinaServizi, il tempo stringe ma è tutto fermo. Fit Cisl: “Quali garanzie per i lavoratori?”

Francesca Stornante

MessinaServizi, il tempo stringe ma è tutto fermo. Fit Cisl: “Quali garanzie per i lavoratori?”

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giovedì 24 Novembre 2016 - 16:17

Manca poco più di un mese per la fine dell'anno, ma sul fronte rifiuti è tutto fermo. La nuova società è ancora sulla carta, la delibera è al vaglio dei Revisori dei conti e poi potrà arrivare in consiglio. Entro il 31 dicembre si dovrebbe concretizzare il passaggio da Messinambiente e Ato3. La Fit Cisl chiede audizione alla V commissione consiliare.

Manca ormai poco più di un mese alla fine dell’anno, ma di MessinaServizi Bene Comune ancora c’è solo il nome e tante pagine di provvedimenti che però non si sono concretizzati. In teoria il 31 dicembre si dovrebbe dire definitivamente addio a Messinambiente e Ato3. La gestione dei rifiuti e tutti i servizi di igiene ambientale dovrebbero passare nelle mani di questa nuova società che l’amministrazione Accorinti ha deciso di creare dopo tre anni di lavoro prima per la Multiservizi, poi per l’Amam mini-Multiservizi, senza però arrivare mai al traguardo. La delibera varata dall’amministrazione Accorinti è al vaglio dei Revisori dei Conti che lo scorso 9 novembre avevano posto i primi rilievi sul percorso seguito dalla giunta (VEDI QUI). Una serie di osservazioni su piano industriale, mancata asseverazione del piano, mancata trasmissione alla Corte dei Conti, mancata nomina di un amministratore unico, necessità di dividere in due distinti provvedimenti la costituzione della società e l’affidamento dei servizi, che invece l’amministrazione ha messo in un’unica delibera. Ieri la giunta ha risposto ai rilievi ponendo a sua volta altri quesiti, dunque adesso toccherà di nuovo ai Revisori rispondere e continuare il lavoro di esame dell’atto. Appena sarà pronto approderà in consiglio comunale, ma i tempi stringono sempre di più e sicuramente l’aula non vorrà trovarsi ancora una volta a votare con il fiato sul collo un provvedimento così importante per la città, visto che riguarda uno dei servizi essenziali, e per i lavoratori, visto che tra Messinambiente e Ato3 sono quasi 600 i dipendenti che dovranno transitare nella nuova società.

Tra i sindacati c’è fermento e preoccupazione. Per la Fit Cisl la misura è considerata ormai «colma». Per questo i segretari provinciali della Fit Cisl Manuela Mistretta, Rosaria Perrone e Letterio D’Amico rivolgono alla presidente della V commissione consiliare del comune di Messina, Rita La Paglia. “Nonostante le ripetute sollecitazioni – lamentano – l’Amministrazione comunale e l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua non hanno risposto alle preoccupazioni dei lavoratori di Messinambiente che, tra poco più di un mese, dovrebbero transitare nella nuova MessinaServizi Bene Comune ma, ad oggi, non sanno come, quando e con che modalità. Abbiamo chiesto – aggiungono i segretari – quali garanzie contrattuali avrebbero avuto i dipendenti, chi avrebbe pagato loro i TFR, quale organismo avrebbe dovuto farsi carico del transito da una partecipata all’altra, come prescrivono le circolari regionali che in questi mesi sono state emesse dall’assessore all’Energia Vania Contrafatto. Ma, sinora, da Palazzo Zanca nulla. Non vogliamo che la legittima preoccupazione dei lavoratori per il loro futuro possa trasformarsi in una altrettanto legittima protesta. Pretendiamo ascolto – proseguono – per questo la Fit Cisl, a tutela dei diritti dei lavoratori e del comparto di igiene ambientale dell’intera città di Messina, ha chiesto alla presidente della commissione consiliare all’Ambiente, Rita La Paglia, una formale audizione”.

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