Dissesto dietro l’angolo, il “piano B” dell’amministrazione Accorinti per scongiurarlo

Dissesto dietro l’angolo, il “piano B” dell’amministrazione Accorinti per scongiurarlo

Danila La Torre

Dissesto dietro l’angolo, il “piano B” dell’amministrazione Accorinti per scongiurarlo

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lunedì 20 Gennaio 2014 - 23:55

L’assessore al bilancio Guido Signorino illustra la nuova strategia dell’esecutivo di Palazzo Zanca per accedere al Fondo di rotazione nazionale e non perdere un’altra importante occasione, rappresentata dal Decreto Legge 35.

La strada per salvare il Comune di Messina dal dissesto economico-finananziario continua ad essere in salita e con non pochi ostacoli lungo il sentiero a rallentare il cammino. Il prossimo giorno 29 gennaio scadranno i termini per l’approvazione da parte del Consiglio comunale del Piano decennale di riequilibrio (vedi correlato), ma l’amministrazione comunale ha in testa una strategia alternativa che mira a guadagnare altro tempo prezioso e ad afferrare al volo l’opportunità offerta dal Decreto legge 35.

A spiegare il “piano B” dell’esecutivo di Palazzo Zanca è l’assessore al bilancio nonché vice-sindaco Guido Signorino, che alla rimodulazione del documento di risanamento dell’ente sta lavorando da luglio, cioè dai giorni immediatamente successivi all’insediamento della amministrazione Accorinti, arrivata dopo la fase commissariale guidata dall’ex procuratore capo della Repubblica Luigi Croce.

«Stiamo lavorando in due direzioni – spiega Signorino. Il comma 573 della legge di stabilità ci potrebbe consentire un ulteriore margine di tempo per la rimodulazione del piano di riequilibrio, prorogando i termini di approvazione al 31 marzo . Quel comma, infatti – continua il vice-sindaco – prevede che, dopo la bocciatura del Piano di riequilibrio da parte dell’Aula, l’amministrazione possa beneficiare di altri 90 giorni ( dal momento della pubblicazione della Legge di stabilità ndr) per rivederlo e modificarlo».

L’intento dell’Amministrazione è, dunque, quello di ripresentare in Aula, con qualche modifica, il vecchio Piano decennale di riequilibrio – quello targato Croce per intenderci – farlo bocciare dai consiglieri comunali e aderire all’art.573 della Legge di stabilità, in modo da avere altri due mesi di tempo per stilare un documento di risanamento serio, concreto ed affidabile, che non faccia sfuggire al’esecutivo di Palazzo Zanca l’occasione di far arrivare in riva allo Stretto i circa 55 milioni di euro destinati al Comune di Messina .

Lo slittamento dei termini dovrebbe inoltre consentire all’amministrazione Accorinti, ed è questo l’obiettivo dichiarato, «di agganciare il Decreto legge 35, i cui termini sono stati riaperti per l’anno 2014 e andranno in scadenza 21 febbraio», ha chiarito ancora Signorino.

Come noto, la normativa in questione mette a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni risorse finanziarie per saldare i debiti con i propri creditori .

L’amministrazione Accorinti sta, quindi, lavorando per tentare di accedere contemporaneamente al Fondo di Rotazione nazionale e al Fondo per i debiti delle PA con le imprese, con l’intento di farli camminare parallelamente , spostando una mole consistente del debito di Palazzo Zanca sul Decreto legge 35, che ha un grande vantaggio: la dilazione del prestito in 30 anni (e non in dieci come il c.d. “salva-enti” nazionale”) a fronte di un tasso di interesse bassissimo, pari al 3% .

«Se il Decreto legge 35 fosse realmente agganciabile – ha detto Signorino – sarebbe l’opportunità più forte e potrebbe rappresentare un sistema nuovo per rendere sostenibile il Piano». L’esponente della giunta non lo dice espressamente, ma fa capire che l’idea dell’amministrazione comunale è quella di trasferire sul D.l. 35 i debiti con le società partecipate, liberando da un vero e proprio fardello il Piano decennale di riequilibrio, già “appesantito” dai debiti certificati, che più passa il tempo più aumentano, e dalla massa dei debiti latenti, anche questa tutt’altro che leggera . Signorino sta ben attento a non sbilanciarsi e a non dare cifre, per non riaprire quel balletto di numeri che ha caratterizzato la fase commissariale.

Nei prossimi giorni- come conferma l’assessore al bilancio – si saprà con più precisione se la strategia anti-dissesto dell’Amministrazione Accorinti porterà sulla strada giusta per allontanare definitivamente lo spettro del dissesto, ancora incombente e pressante, a dispetto di una apparente tranquillità .

Intanto notizie positive –ma ancora solo ufficiose e non ufficiali – giungono da Palermo riguardo al contributo a fondo perduto promesso dal Governo regionale per bocca dell’assessore all’Economia, Luca Bianchi: «I miei referenti –ha concluso Signorino – mi dicono che è stato approvato specifico emendamento in finanziaria e mi hanno dato anche il numero degli articoli, ma adesso aspetto comunicazione ufficiale».

Questa comunicazione ufficiale arriverà? Quando c’è di mezzo il Governo Crocetta il punto interrogativo è d’obbligo. (Danila La Torre)

17 commenti

  1. Si sta perdendo solo tempo prezioso. Il dissesto va dichiarato e non può essere subordinato ad alcuna discrezionalità di ordine politico. Non dichiararlo significa essere complici della malagestione di tutti questi anni.

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  2. dal Piano A al Piano B, meno male che all’ACCADEMIA usano le consonanti e non le vocali così hanno più Piani a cui passare, non si diventa ACCADEMICI per caso:-D 😀

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  3. scarsi !!!!!!!!!!!!!!

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  4. Ho piena fiducia in Guido SIGNORINO, messinese serio, preparato, leale con il Consiglio Comunale, doti non comuni per un assessore al bilancio. La strada annunciata assomiglia molto a una strettoia, consiglio al professore un parere della sezione regionale della Corte dei Conti.

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  5. Nessuno vorrebbe essere nei panni di Guido SIGNORINO,nemmeno l’assessore al bilancio in pectore di Felice CALABRO’,a proposito sarebbe interessante sapere chi sarà il designato, potremmo fargli delle domande,chiedere lumi.Il professore è alle prese con le cifre del Bilancio Di Previsione 2014 e del Piano di Riequilibrio,due di queste le conosciamo già,sono relative al totale delle ENTRATE del BdP 2014,una è inerente agli ACCERTAMENTI ULTIMO ESERCIZIO CHIUSO,è desumibile dal CONSUNTIVO 2012,risulta pari a €440.078.612;l’altra è delle PREVISIONI ESERCIZIO IN CORSO,praticamente si riporta la previsione definitiva di competenza del bilancio 2013, €416.969.968.Le serie storiche ci dicono: la PREVISIONE DI COMPETENZA ESERCIZIO IN CORSO per il 2014,l’unica cifra di cui Guido SIGNORINO avrà la piena responsabilità,sarà MINORE di € 416.969.968.Teniamo a mente questa cifra totale delle ENTRATE 2013,vediamone la suddivisione.TITOLO 1,entrate tributarie €200.809.463 il 48,2%, è la novità in assoluto rispetto agli anni passati,per la prima volta le entrate tributarie superano i TRASFERIMENTI dello stato e regione,PERCHE’? Signorino somma nel 2013 alle entrate tributarie proprie del Comune, l FONDO DI SOLIDARIETA’,quello nato al fine di assicurare la spettanza ai Comuni del gettito IMU,la cifra è considerevole,quasi un pallone gonfiato contenente €84.840.575,ben il 42,2% di tutte le entrate tributarie.Non può essere mariedit,con la quinta elemenare,quella di una volta,a mettere in dubbio l’accertamento di questa cifra,c’è un Consiglio Comunale tutto all’apposizione,il ragioniere generale,il segretario generale,nessuno ha avuto nulla da obiettare.TITOLO 2,trasferimenti €55.207.392 il 13,3%. TITOLO 3 entrate extratributarie €23.308.706 il 5,7%. TITOLO 4 alienazioni €24.595.563 il 5,9%. TITOLO 5 accensione prestiti € 72.874.371 il 17,6%. TITOLO 6 entrate servizi conto terzi €37.992.455 il 9,3%.Dopo queste cifre del previsionale 2013,i Revisori dei Conti aspetteranno con ansia il CONSUNTIVO 2013 e il PREVISIONALE 2014,a dire il vero pure mariedit. L’incidenza % è da Comune virtuoso.

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  6. Andata avanti.. siete grandi.. resistete!

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  7. Intanto, Renatino va in giro con l’Alfa 159, comprata da Buzzanca e che lui affermò di volere vendere, passando anche nella corsia del tram, senza freccia e violando l’isola pedonale.
    Adesso capite perché il ginnastico scalzo ha voluto l’isola pedonale?
    Così non incontra il traffico della gente che usa la macchina privata per andare al lavoro.
    Loro!!!!!!!
    George

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  8. anche questi fanno di tutto per lasciare lo status quo, bravi bravi.Non siete diversi da chi vi ha preceduto

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  9. Dissesto?
    Ma come! ci avete salato di tasse e ancora c’e’ il dissesto?

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  10. Il povero Mariedit, si scrive e si legge da solo. Non sa più cosa dire e continua con il suo sistema del copia-incolla, sperando che il cittadino comune si impressioni di tutte le sciocchezze che scrive.
    Caro Mariedit, come mai hai citato solo una volta il tuo incubo Calabrò?
    Chi sarà il designato, non lo sa nessuno, di certo, è difficile trovare una persona più impreparata di Signorino. Il bilancio da lui presentato, palesemente falso, ne è una riprova. Poveri i suoi studenti… Adesso capiamo perché la Facoltà di Economia di Messina è in fondo a tutte le classifiche nazionali. Con questi docenti…
    Mariedit, ti leggo sempre con piacere…. prima di andare a dormire.

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  11. Ah.. ah.. ah…
    “Messinese serio e preparato…” Ah.. ah.. ah..
    E meno male che è preparato, altrimenti avrebbe gonfiato le entrate del bilancio con dati falsi per, non per solo 9 milioni di euro, ma per almeno 90 milioni di euro…
    Se questo è il concetto di “preparazione” inteso da Mariedit, allora si spiegano i lunghissimi, inutili e farlocchi commenti postati dallo stesso,

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  12. MARIEDIT SEI VERAMENTE PATETICO! ANCORA CO STO’ CALABRO’!!!! SMETTILA SEI VERAMENTE RIDICOLO COSI’ COME LO ERI QUANDO SCRIVEVI CONTUMELIE CONTRO COGLITORE E DI LEO! OGGI SU CAMA NON SCRIVI NIENTE. VERGOGNATI!!!!!!!!!!!!

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  13. ma è vero che la facoltà di economia di messina era nota come economia e passeggio???

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  14. Fino a quando ci sono stato io NO…non so dopo…dopo i disastri cuzzocrea/tomasello…

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  15. Perchè non tace, almeno in questa occasione?
    Ritengo che l’esimio prof. Signorino non sia in condizione di esaminare neppure il bilancio del condominio di casa sua.
    Non tanto per l’errore nell’esame dell’elaborato ma per le considerazioni successive che hanno letto la za’ Maria e la za’ Pippina (con tutto l’affetto e la stima per loro) ma anche qualcuno poco poco più esperto.
    E’ servito ancora una volta a giustificare la classifica del “Sole-24ore” per quanto attiene la facoltà di economia e commercio dell’ateneo messinese: soltanto ultima in Italia perchè di peggio non si poteva.

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  16. me lo dicevano stamattina… chiacchiere da bar…

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  17. Se ai tuoi tempi la Facoltà di Economia e Commercio era una buona Facoltà, allora tu, cosa hai studiato?

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