Altri 60 profughi in città, ospitati al PalaNebiolo. Prefettura: “Situazione temporanea”

Il cancello del PalaNebiolo dell’Annunziata si è nuovamente spalancato per accogliere altri 60 profughi.

Sono tutti uomini, giovani, provenienti dall’Africa ed appartenenti ad un gruppo di 300 immigrati sbarcati ieri sulle coste di Siracusa.

Per il momento verranno ospitati all'interno della palestra di Contrada Conca D'Oro. I loro lettini sono stati sistemati accanto agli altri 72 già presenti.

Ad occuparsi dei pasti sarà sempre la ditta Cascina Global Service che fornirà kit di igiene intima, colazioni, pranzi e cene.

Come più volte ribadito dalla Prefettura, si tratta di una sistemazione assolutamente provvisoria dettata dall’urgenza di rispondere alla richiesta del Ministero degli Interni di “contribuire a decongestionare i centri di prima accoglienza dell’isola”.

L’ondata di sbarchi che nelle ultime settimane sta interessando le coste sicule ha difatti creato un situazione di emergenza per cui si richiedono sforzi e contributi consistenti in tutte le città.

Ad inizio settimana una riunione tra i Prefetti dell’isola, i vertici dei dipartimenti di Pubblica Sicurezza e Immigrazione ed i Vigili del Fuoco aveva dettato le linee-guida per l’immediato: innanzitutto portare l’emergenza all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni di modo da coinvolgere l’intero territorio nazionale, e poi continuare la ricerca di strutture pubbliche più idonee, anche per l'allestimento di tendopoli.

E mentre Messina continua ad accogliere i superstiti come meglio può, il Presidente della Regione Rosario Crocetta si recherà domani a Lampedusa “per depositare un fiore – ha dichiarato – su ognuna delle tombe degli immigrati morti in mare e sepolti nell’isola. Andrò insieme al Sindaco Nicolini a pregare su quelle tombe alla vigilia del trigesimo di quel 3 ottobre, quando è accaduta una delle più grandi tragedie della storia dell’immigrazione mondiale. Per onorare quei morti ma anche per ribadire che occorre modificare le politiche dell’immigrazione, che Frontex è fallito, che la politica dei respingimenti non è servita. Bisogna attuare una nuova strategia che non ci consegni più morti e che faccia condividere sul piano europeo la politica di accoglienza superando l’accordo di Dublino”.

Veronica Crocitti

@VCrocitti