Via del Pozzo-Fondo Galletti: mancano le vie di fuga ma c’è spazio per due nuove palazzine

Via del Pozzo-Fondo Galletti: mancano le vie di fuga ma c’è spazio per due nuove palazzine

ELENA DE PASQUALE

Via del Pozzo-Fondo Galletti: mancano le vie di fuga ma c’è spazio per due nuove palazzine

venerdì 09 Settembre 2011 - 11:31

La richiesta edilizia su cui pone l’attenzione il consigliere Cucinotta presentate nel luglio del 2009 dalla Nuova Edilman Srl: «Sarebbe un nuovo scempio, mancano le condizioni di sicurezza, il dipartimento urbanistica disponga delle verifiche»

A Messina, questo è ormai chiaro, espansione edilizia e senso di responsabilità camminano su binari paralleli che non si incontrano. Se non fosse per le che da un giorno all’altro svettano tra le colline facendosi largo tra una palazzina e l’altra, non ci si renderebbe neanche conto di quanti edifici “popolano” ormai le colline e le più improbabili strade cittadine. Cessato l’allarme per i campetti di Pompei, a rischio “estinzione” per il progetto edilizio presentato dalla ditta Bombaci ma bloccato lo scorso 5 settembre dal Dipartimento Urbanistica che non ha accolto la richiesta di concessione, l’attenzione si sposta ora in una zona non troppo lontana: via del Pozzo rischia infatti di trasformarsi nel nuovo emblema di uno scellerato scempio edilizio. La denuncia è del consigliere comunale del Pd Nicola Cucinotta: «Si tratta di una strada angusta, stretta, ripida, a doppio senso di circolazione che da Viale Regina Margherita si ricongiunge con Via Peschiera e con il Fondo Galletti. Sembra incredibile – continua Cucinotta – eppure la Nuova Edilman srl, impresa di famiglia del costruttore Claudio Mangraviti, ha presentato al dipartimento urbanistica nel luglio del 2009 un progetto per la costruzione di due palazzine. Uno a sei elevazioni, più gli ormai scontati piano interrato e piano in deroga. L’altro, a tre elevazioni fuori terra più piano in deroga».

Proprio nell’area che dovrebbe veder sorgere le imponenti palazzine i rilievi effettuati dall’ordine degli ingegneri nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto con la IV circoscrizione per individuare le criticità del territorio, hanno evidenziato la ristrettezze delle aree per il passaggio di eventuali mezzi di soccorso e la mancanza di vie di fuga in caso di necessità. Il presidente Trovato ha dunque inoltrato una richiesta di verifica alla protezione civile provinciale (comunale e/o regionale) rimasta però senza risposta. Immancabile il richiamo di Cucinotta alla nota dell’esperto del sindaco per le problematiche edilizia Luigi Giacobbe, riguardo proprio la precarietà dell’equilibrio territoriale di Messina. Considerazioni che spingono il rappresentante del consiglio a chiedere un approfondimento al Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università diretto dal prof. Giovanni Falsone per lo studio di pericolosità e di rischio anche nella vallata di Fondo Galletti ad ovest del Viale regina Margherita, con riferimento alle problematiche geomorfologiche idrauliche, di suscettibilità all’edificazione e di idoneità alle opere di urbanizzazione primaria e di mobilità urbana.

«È indispensabile e prioritario che non si rilascino ulteriori concessioni edilizie nell’area in questione – afferma Cucinotta – che si richiedano particolari analisi geologiche e geotecniche in correlazione alla risposta sismica locale sia in fase di progettazione sia durante l’esecuzione dei lavori sulla base degli elementi scaturenti dallo studio. La problematica è certamente da inserire in una conferenza di servizi che sarebbe opportuno l’Assessore Corvaja convocasse in tempi brevi, dove al confronto fra gli enti, oltre ovviamente al Genio Civile, siano presenti Vigili del Fuoco, Sovrintendenza e Forestale e nella quale si continui a discutere di edilizia e tutela del territorio, come si sarebbe dovuto fare qualche settimana fa». La vicenda è dunque appena aperta, un caso edilizio e nuovamente pronto a “bussare” ai cancelli di Palazzo Zanca. (Elena De Pasquale)

Un commento

  1. Richiesta di verifica????? Ma cosa hanno in testa??? Di costruire ancora?? Stiamo procedendo nettamente nella direzione opposta rispetto le scelte fatte nelle città civili! Bisogna decentrare e non pagare dei sprovveduti consulenti perchè scoprino un buco nella città dove magari si può paventare di costruire una palazzina!!!! La politica delle città che crescono è quella del decentramento urbanistico e potenziamento dei mezzi di collegamento!! Ecco il motivo per il quale Messina è una città invivibile! Questa non è vera politica! Non si fa il bene di tutti!

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