Obbligo di chiusura dei guadi nei fiumi dei 108 Comuni del Messinese

Obbligo di chiusura dei guadi nei fiumi dei 108 Comuni del Messinese

Marco Olivieri

Obbligo di chiusura dei guadi nei fiumi dei 108 Comuni del Messinese

sabato 06 Dicembre 2025 - 11:30

A disporlo l’Autorità di bacino, con l'ingegnere Santoro. Il provvedimento contro il rischio idraulico investe le strutture non autorizzate

MESSINA – “Chiusura dei guadi non autorizzati nei fiumi, con strade che impropriamente inducono a entrare nei corsi d’acqua nei 108 Comuni della Città metropolitana di Messina”. A disporlo l’ingegnere Leonardo Santoro (nella foto), segretario generale dell’Autorità di bacino del Distretto idrografico della Sicilia. Si tratta dell’emanazione di una sua direttiva regionale, con l’emissione da parte degli uffici territoriali delle ordinanze di chiusura. Un ordine, con conseguente obbligo, per il sindaco metropolitano Federico Basile e per tutti i sindaci dei 108 Comuni.,

Il tutto nel campo delle attività di prevenzione e mitigazione del rischio idraulico “a salvaguardia della pubblica e privata incolumità e derivante dalla presenza di piste e guadi all’interno di alvei e aree golenali”.

Viene evidenziato nella direttiva dell’Autorità della Regione siciliana: “Il fenomeno impone un’attenzione specifica su tutte quelle opere, quali piste, guadi, attraversamenti e aree destinate ad attività antropiche, poste all’interno di alvei o di aree golenali. L’accertata presenza di guadi non autorizzati posti all’interno degli alvei fluviali e viabilità locali che attraversano impropriamente i corsi d’acqua, espone la popolazione coinvolta a gravissimi rischi per la propria incolumità. Tali improprie viabilità, spesso caratterizzate da pavimentazioni impermeabili e talvolta corredate da impianti di illuminazione stradale, guardrail, etc., inducono la popolazione, al transito, esponendola, così, a gravissimi pericoli, in caso di piene fluviali anche non rilevanti. Pertanto, il mantenimento e/o l’utilizzo di tali improprie viabilità in alveo, determina occupazione abusiva di sedime del demanio idrico fluviale; induzione all’utilizzo di viabilità improprie e conseguente grave esposizione a rischi; creazione di ostacolo al regolare deflusso delle acque fluviali”.

I sindaci del territorio metropolitano dovranno, “nell’ambito delle proprie funzioni di vigilanza e controllo del territorio, accertare l’esistenza o meno, nel territorio di propria competenza, di infrastrutture con questa tipologia, comunicando gli esiti di tali accertamenti all’Autorità di Bacino”.

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