Cambiano le date della rassegna, con eventi messinesi a giugno e il festival del cinema documentario il mese dopo
SalinaDocFest 2025 anticipa le sue date e approdando dal 15 al 20 luglio, con ospita d’onore il regista Oliver Stone. E ci sarà un’anteprima il 7 e 8 giugno a Messina, con un premio speciale all’attore Elio Germano. Poi l’Isola di Salina, nelle Eolie, tornerà a essere palcoscenico di cinema, dialoghi, incontri e visioni. Un vero e proprio salto temporale e strategico per la 19esima edizione del festival, che lascia il mese di settembre per aprirsi a un pubblico più ampio, giovane e internazionale.
Il tema scelto per questa edizione è Nuove Parole / Nuove Immagini, un invito esplicito a riscoprire l’autenticità e la profondità del linguaggio nell’era digitale e del rumore. “Nel mondo dell’intelligenza artificiale il potere del linguaggio si è ormai identificato con il linguaggio del potere – spiega la direttrice artistica Giovanna Taviani – privando le parole del loro significato originario. Il nostro compito oggi è restituire alle parole una propria responsabilità morale (che oppone l’argomentazione alla propaganda, l’ascolto agli slogan) utilizzando il linguaggio audiovisivo come strumento di resistenza culturale”. Il festival intende così aprire uno spazio dove registi, scrittori e pensatori possano confrontarsi e ricostruire un immaginario condiviso, o di un contro-immaginario, capace di ridare senso e fiducia alla narrazione della realtà. Al centro del festival, come sempre, il Concorso Internazionale del documentario narrativo, l’anima che da sempre caratterizza il SalinaDocFest. Sei film, scelti dal comitato di selezione del festival in corsa per il Premio Palumbo Editore al Miglior Documentario, il Premio Media Fenix al Miglior Montaggio e il Premio Signum del Pubblico.
“Il SalinaDocFest – dichiara Giulia Giuffrè, presidente dell’associazione organizzatrice del festival – si è affermato come punto di riferimento per il documentario narrativo e per tutti coloro che credono nel cinema come strumento di conoscenza e trasformazione. Questa edizione segna un nuovo slancio verso l’internazionalizzazione, mantenendo salda l’identità del festival come spazio di incontro tra linguaggi, generazioni e culture. Un risultato possibile grazie al sostegno prezioso dei nostri partner, che condividono con noi la volontà di raccontare e valorizzare la Sicilia e l’isola di Salina come finestra aperta verso il mondo.”
Tra i primi nomi annunciati dal festival, spicca quello di Oliver Stone. Il grande regista americano sarà protagonista di un dialogo con Silvia Bizio, ripercorrendo il suo percorso umano e artistico segnato da un’irrequieta ricerca di verità e da un’intensa esperienza personale, narrata nella sua autobiografia Cercando la luce. L’incontro attraverserà i suoi film più iconici – da Platoon a Wall Street, da Nato il 4 luglio a JFK, fino a The Doors e al recente Lula, presentato a Cannes – senza dimenticare opere come Natural Born Killers e Snowden, che hanno contribuito a definire il suo stile provocatorio e visionario. In programma anche la proiezione speciale di Salvador, film del 1986 che segnò una svolta nel suo impegno politico e sociale. Durante l’incontro, Stone renderà omaggio a Val Kilmer, straordinario interprete di Jim Morrison in The Doors, in un momento che si preannuncia tra i più emozionanti di questa edizione.
Elio Germano premiato a Messina
Il legame con il territorio è da sempre il cuore pulsante del festival. Salina, già sede della leggendaria Panaria Film, si conferma Isola del Cinema: un luogo dove si può vivere l’estate senza rinunciare al pensiero, alla cultura e alla bellezza dell’incontro. Le proiezioni e gli eventi saranno gratuiti e all’aperto, ospitati in luoghi suggestivi tra piazze, porticcioli, terrazze affacciate sul mare e giardini incastonati nel verde mediterraneo, là dove un tempo si giravano Il Postino e Caro Diario. Il festival non si limita a raccontare storie, ma mostra anche come si fanno: torna l’attenzione ai Mestieri del Cinema con una sezione dedicata alla colonna sonora.
Come già anticipato, in programma l’anteprima a Messina il 7 e 8 giugno. Un momento di connessione simbolica e reale tra l’isola maggiore e le Eolie, che apre idealmente il viaggio del SalinaDocFest verso l’estate. Due giornate dense di incontri e visioni: Elio Germano, ospite d’onore, riceverà il Premio Speciale SDF – Fondazione Messina per la Cultura e dialogherà con Marcello Sorgi sulla responsabilità morale delle parole, a partire dal film Berlinguer – La grande ambizione, intenso ritratto di un leader politico e della sua eredità. L’opera, diretta da Andrea Segre – tra i più interessanti documentaristi del panorama odierno e vincitore nel 2008 del SalinaDocFest con Come un uomo sulla terra – è valsa a Germano il David di Donatello 2025 come Miglior Attore Protagonista, a conferma della sua straordinaria capacità di interpretare figure complesse con rigore, umanità e profondità emotiva. Lidia Ravera condurrà un viaggio tra vulcani e figure femminili, ripercorrendo le suggestioni della cosiddetta “guerra dei vulcani” che vide protagonisti Rossellini, Ingrid Bergman e Anna Magnani, e presenterà il suo ultimo libro Volevo essere un uomo, un racconto potente e attuale sui temi dell’identità e delle battaglie di genere. Matteo Malatesta, regista di Musicanti con la Pianola, parlerà invece del suo documentario dedicato al lavoro di Pivio e Aldo De Scalzi, autori di alcune delle colonne sonore più rappresentative del cinema italiano recente, attraverso le testimonianze dirette dei registi con cui hanno collaborato. Infine, Marco Morricone interverrà per un omaggio intimo e personale al padre Ennio Morricone, ripercorrendone la figura umana e artistica a partire dal suo recente libro Ennio Morricone. Il Genio, l’Uomo, il Padre, offrendo uno sguardo inedito su una delle icone musicali più amate di sempre. L’anteprima del festival è realizzata con il Sostegno e la compartecipazione della Fondazione Messina per la Cultura e il Patrocinio del Comune di Messina e della Città Metropolitana di Messina.
“La nuova edizione del SalinaDocFest, il cui programma in dettaglio verrà presentato ufficialmente a giugno a Roma, si configura come un ponte tra la memoria e il futuro del cinema documentario. Un festival in continua evoluzione, che rilancia la propria missione culturale accendendo nuove prospettive e riportando al centro dell’attenzione il valore del linguaggio, l’urgenza dell’ascolto e la vitalità delle immagini”, spiegano gli organizzatori.
