Roccalumera. Sorgente idrica da 30 litri al secondo a 65 metri di profondità

Roccalumera. Sorgente idrica da 30 litri al secondo a 65 metri di profondità

Carmelo Caspanello

Roccalumera. Sorgente idrica da 30 litri al secondo a 65 metri di profondità

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sabato 08 Aprile 2017 - 06:33

Al via i lavori per la realizzazione del primo di due pozzi a monte delle frazioni Sciglio e Allume. Il Comune intende svincolarsi definitivamente dall’Eas e risparmiere 260mila euro l’anno

ROCCALUMERA. Il “tesoro” è stato trovato a 65 metri di profondità, lungo la strada che conduce al cimitero. Una sorgente con un gettito di 30 litri d’acqua al secondo. E’ il risultato dei lavori per la realizzazione del primo di due pozzi che l’Amministrazione ha fortemente voluto, al fine di rendere il Comune autonomo per quanto concerne la fornitura idrica in tutto il perimetro urbano. Ciò significa che l’ente locale si svincolerà definitivamente dall’Eas e risparmierà qualcosa come 260mila euro l’anno, a fronte di una spesa di circa 70mila. “Una cifra importante – sottolinea il sindaco, Gaetano Argiroffi – che in dieci anni ammonta a 2 milioni e 530 mila euro netti in bilancio. Un risultato ragguardevole, importantissimo per i cittadini di Roccalumera”.

I lavori per il secondo pozzo inizieranno la prossima settimana. Entrambe le opere sorgono a monte delle frazioni Sciglio e Allume. E serviranno ad aumentare le portate della rete idrica in modo da far fronte a tutti i fabbisogni. Con le operazioni di ieri si avvia a conclusione un iter complesso iniziato nel 2015 con l’approvazione in Giunta del progetto definitivo. Si partì con la ricerca di acqua per uso potabile. L’elaborato venne redatto dall’architetto Giovanni Auditore. Si individuarono le zone per la trivellazione.

Le zone migliori sembrarono quelle sovrastanti le borgate a monte dell’abitato roccalumerese. Dove peraltro si registrano le penurie d’acqua, in particolare in estate, quando con l’avvento dei vacanzieri, il numero di abitanti, e in modo direttamente proporzionale il consumo di acqua potabile, raddoppia o addirittura triplica. Delle 135 ditte che hanno manifestato interesse a partecipare all’iter per l’espletamento della procedura negoziata, 55 non erano in possesso dei requisiti richiesti e sono state escluse. Si è poi proceduto al sorteggio per la scelta delle quindici ditte da invitare, dalle quale è emersa l’impresa che sta eseguendo l’intervento.

Carmelo Caspanello

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