Barcellona, Materia: "Dopo mesi di impasse ripartono i servizi sociali comunali"

Barcellona, Materia: “Dopo mesi di impasse ripartono i servizi sociali comunali”

Giovanni Passalacqua

Barcellona, Materia: “Dopo mesi di impasse ripartono i servizi sociali comunali”

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mercoledì 13 Aprile 2016 - 14:42

Il primo cittadino ha fatto il punto dei servizi di assistenza e integrazione riservati alle fasce più deboli della società; che, dopo mesi di lungaggini burocratiche, tornano a essere erogati ai cittadini

Torna a farsi sentire il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materia. E lo fa rivendicando le iniziative della sua amministrazione in tema di servizi sociali. Un lungo elenco di situazioni sbloccate da un’impasse che impediva di fornire assistenza alle fasce più deboli della società, e dunque ai bambini, agli anziani e ai disabili.

“Il panorama iniziale non era dei migliori” – esordisce il primo cittadino – “basti pensare che non era ancora stato approvato dalla Regione il Piano di Zona 2013-2015 del Distretto socio-sanitario D28, che rappresenta il principale strumento di politica sociale in ambito locale. Oggi il Piano è approvato e i relativi bandi sono in itinere e a breve saranno pubblicati”.

La ripresa dei servizi sociali arriva dopo un anno travagliato, durante il quale non sono mancati pesanti disagi per la cittadinanza. “Era fermo da quasi un anno il servizio sociale professionale, la cui gara per l’affidamento è stata condotta a termine: oggi il Comune può nuovamente contare su 6 assistenti sociali e uno psicologo. È ripartito il servizio distrettuale di assistenza domiciliare agli anziani, rimasto bloccato anch’esso per circa 18 mesi a causa delle famigerate “difficoltà burocratiche”: oggi a Barcellona Pozzo di Gotto sono assistiti circa 280 anziani ultrasessantacinquenni; né può essere trascurato il progetto di assistenza per disabilità gravissime, attualmente in fase di gara per l’affidamento, che prevede la fornitura dell’assistenza a domicilio a 17 disabili sulla base di un progetto personalizzato elaborato in collaborazione con gli specialisti dell’A.S.P. di Messina. Vicenda analoga è quella vissuta dal servizio di assistenza igienico-personale agli alunni disabili gravi nelle scuole: anch’esso oggi viene fornito con regolarità, dopo mesi di ritardi nelle pastoie burocratiche”.

Ma non sono solo le disabilità al centro delle nuove misure: “Sono stati avviati i 4 progetti che il Comune aveva approntato nel quadro di Garanzia Giovani e che prevedono l’impiego di 24 giovani, ma ne sono stati elaborati altri quattro, per ulteriori 24 posti, già approvati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Non trascuriamo il buono socio-sanitario: sono in fase di consegna agli aventi diritto gli assegni relativi alla seconda tranche dell’anno 2015 e quelli per l’anno 2014 in favore, complessivamente, di circa 300 famiglie. Una breve notazione specifica merita poi l’adesione al progetto “Comprendiamoci: la nuova formazione civico linguistica in Sicilia per l’immigrato”, finanziato a valere sul FAMI – Fondo Asilo, Migrazione, Integrazione -, in quanto strumento di potenziamento del percorso di integrazione dei migranti nel nostro contesto sociale, culturale e ordinamentale”.

L’elenco non è ancora finito: “Sono state approvate le misure d’intervento predisposte nel quadro del Piano di Azione e Coesione , sia quelle in favore degli anziani che quelle destinate a sostegno della prima infanzia, così come sono stati elaborati e pubblicati i bandi pubblici per il finanziamento di progetti personalizzati di sostegno per disabili gravissimi e pazienti affetti da SLA, e per l’erogazione del bonus socio-sanitario mediante accesso al Fondo nazionale non autosufficienza anno 2015. Nel quadro dei fondi PAC, è stata anche finanziata dal Ministero dell’Interno l’assistenza tecnica alle attività di monitoraggio e rendicontazione, il cui bando di selezione prevede l’impiego di due consulenti esterni”.

Una nota finale è dedicata dal sindaco alla proposta, inviata al Consiglio Comunale, di istituire un albo comunale dei soggetti delle politiche sociali, con il relativo regolamento; all’albo potranno iscriversi “soggetti collettivi (associazioni, cooperative etc.) o individuali che intendono mettere a disposizione della comunità e a sostegno dei più deboli tempo e professionalità”.

Giovanni Passalacqua

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