Trasferimento del reparto medicina di Milazzo. Magistri: “Una soluzione preoccupante”

Trasferimento del reparto medicina di Milazzo. Magistri: “Una soluzione preoccupante”

Salvatore Di Trapani

Trasferimento del reparto medicina di Milazzo. Magistri: “Una soluzione preoccupante”

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martedì 19 Luglio 2016 - 10:56

Prosegue il dibattito sul delicato tema degli ospedali riuniti di Milazzo, Lipari e Barcellona. Dopo il consiglio comunale di Milazzo dello scorso 7 luglio, alla presenza della deputazione regionale messinese, nel corso del quale si era indicato come prossimo il trasferimento del reparto di medicina di Milazzo presso il nosocomio di Barcellona, si accende la polemica. Magistri: “Un trasferimento che priva del tutto l’ospedale di Milazzo di posti letto di medicina e si pone chiaramente in contrasto con l’esistenza stessa di un pronto soccorso di un ospedale di emergenza-urgenza quale quello di Milazzo”.

Torniamo a parlare ancora una volta della vicenda degli ospedali riuniti di Milazzo, Lipari e Barcellona. Lo scorso 7 luglio il consiglio comunale di Milazzo, alla presenza della deputazione regionale messinese, nel corso del quale era stato definito come ormai prossimo il trasferimento del reparto di Medicina presso il nosocomio di Barcellona Pozzo di Gotto. Una decisione, questa, che ha già scatenato le prime polemiche.

“Con l’eliminazione dell’unità di Medicina –dichiara il consigliere milazzese Simone Magistrisi assisterà ad una continua spola di ambulanze da Milazzo al P.O. di Barcellona per effettuare i ricoveri presso la nuova UOC di Medicina ivi istituita. Un’operazione che, oltre a rappresentare un enorme spreco di risorse, rischia di mettere a repentaglio la salute dei pazienti, spesso bisognosi di cure immediate, e si pone altresì in contrasto con le stesse previsioni del regolamento Balduzzi che impongono una efficace integrazione del pronto soccorso con la chirurgia e la medicina nell’ambito delle nuove unità operative di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza di cui non v’è traccia nel recente decreto che pur dice di ispirarsi alla Balduzzi”.

A porsi al centro del dibattito, tuttavia, non è solo il trasferimento del reparto di Medicina ma anche, e soprattutto, la possibilità di una ricollocazione presso il nosocomio di Barcellona del reparto di pneumologia, auspicato dalla deputazione regionale messinese e che –secondo quanto riportato da Magistri- dovrebbe avvenire “entro termini non ancora definiti sulla base di non meglio precisate previsioni dell’atto aziendale”.

“E’ necessario fare chiarezza con le istituzioni competenti, assessorato regionale della salute in primis –prosegue il consigliere mamertino- anche al fine di prevenire e se del caso opporsi con tutti gli strumenti adeguati a tale illogica ipotesi di trasferimento che priverebbe Milazzo e l’intero suo hinterland di un reparto indispensabile per la cura e prevenzione delle malattie dell’apparato respiratorio diffuse tra i residenti della zona”.

Una situazione ancora nel pieno della sua definizione, dunque, che vede accendersi sempre più il dibattito. Intanto il consigliere Magistri ha inoltrato richiesta al sindaco e al presidente del consiglio comunale di fissare un’audizione urgente di una delegazione di amministrazione e consiglio comunale presso la Commissione Sanità ARS alla presenza dell’Assessore Regionale per la Salute e del Direttore Generale dell’ASP Messina, chiedendo di coinvolgere nell’iniziativa anche gli altri comuni del Distretto Socio sanitario D27.

Salvatore Di Trapani

2 commenti

  1. Le vicende attuali che si stanno verificando nel settore sanitario e l’osservazione diretta(sono un medico universitario in pensione da settembre 2015)del deterioramento delle condizioni di lavoro e dell’assistenza medica a favore del famigerato pareggio di bilancio aziendale non fanno she condurre il nostro sistema sanitario, fra bilenci, LEA e decreti appropriatezza, verso una sanità da terzo mondo che nulla ha di quella eccellenza di cui troppo spesso i nostri politici si riempiono le bocche.
    Prima dell’eccellenza viene la NORMALITA’, la corrette organizzazione e l’efficienza e poi, molto poi,crescendo e perfezionandosi viene l’eccellenza.
    MA PER TUTTO CIO’ CI VOGLIONO SEMPRE DEI SOLDI DA SPENDERE.

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  2. Le vicende attuali che si stanno verificando nel settore sanitario e l’osservazione diretta(sono un medico universitario in pensione da settembre 2015)del deterioramento delle condizioni di lavoro e dell’assistenza medica a favore del famigerato pareggio di bilancio aziendale non fanno she condurre il nostro sistema sanitario, fra bilenci, LEA e decreti appropriatezza, verso una sanità da terzo mondo che nulla ha di quella eccellenza di cui troppo spesso i nostri politici si riempiono le bocche.
    Prima dell’eccellenza viene la NORMALITA’, la corrette organizzazione e l’efficienza e poi, molto poi,crescendo e perfezionandosi viene l’eccellenza.
    MA PER TUTTO CIO’ CI VOGLIONO SEMPRE DEI SOLDI DA SPENDERE.

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