Cronaca

Ottavo cerchio, funzionario Genio di Messina respinge accusa di corruzione

Si è difeso Felice D’Agostino, il funzionario del Genio Civile di Messina ai domiciliari dopo il blitz anti corruzione Ottavo Cerchio.

L’ingegnere, scampato all’arresto del 3 marzo scorso perché all’estero, è tornato in Italia qualche giorno fa e si è consegnato ai poliziotti, che lo attendevano all’aeroporto di Catania.

D’Agostino, nel frattempo andato in pensione, è comparso ieri mattina davanti al Gip Maria Militello che lo attendeva per l’interrogatorio di garanzia insieme al PM Federica Rende, titolare dell’inchiesta condotta dalla sezione Criminalità organizzata della Questura, coordinata dal dirigente Simone Scalzo.

Accompagnato dall’avvocato Pietro Venuti, D’Agostino ha risposto, andando avanti per poco meno di mezz’ora. La sua posizione è stata netta: ha negato ogni collegamento con Antonio Bonaffini, che non conosce, ha fornito soltanto informazioni lecite a Tavilla e i suoi – le conversazioni sono state intercettate all’interno degli uffici del Genio-, non ha mai chiesto denaro per questo.

“In ragione dei chiarimenti offerti e del fatto che si sono affievolite le esigenze cautelari visto che D’Agostino non è più in servizio – ha detto il difensore, l’avvocato Venuti – abbiamo chiesto al giudice la revoca della misura”