Palagiustizia bis, De Luca: «Risposte in 60 giorni o revoca dei protocolli d’intesa»

Palagiustizia bis, De Luca: «Risposte in 60 giorni o revoca dei protocolli d’intesa»

Danila La Torre

Palagiustizia bis, De Luca: «Risposte in 60 giorni o revoca dei protocolli d’intesa»

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lunedì 21 Ottobre 2019 - 17:05

Il sindaco lancia quindi un ultimatum ai firmatari del Protocollo d’intesa risalente al 2017

MESSINA – «NUOVO PALAZZO DI GIUSTIZIA: ora basta con questo babbio! Avviato il preavviso di disdetta dei precedenti protocolli di intesa! O entro 60 giorni si chiarisce tutto oppure il comune di Messina si tira fuori da questa trentennale pantomima». Con un post sulla sua pagina Facebook, il sindaco Cateno De Luca annuncia di aver inviato una nota a Roma per tentare di sbloccare la vicenda del Palagiustizia, sulla quale tutto tace.

La nota inviata a Roma

Il primo cittadino non è più intenzionato ad aspettare e considera la sua nota – inviata al Ministero di Grazia e Giustizia, al Ministero della Difesa, all’Agenzia del Demanio e per conoscenza alla Prefettura di Messina e alla Corte d’Appello di Messina Conferenza Permanente – come l’«avvio del procedimento di revoca del protocollo di intesa del 9 febbraio 2017 ed addendum del 15 febbraio 2018». Si tratta degli accordi firmati dalla giunta Accorinti per la realizzazione del nuovo Palazzo di Giustiza nell’ex ell’Ospedale Militare di Viale Europa.

Dal 23 luglio nessuna notizia

Come ricorda De Luca nella sua nota, lo scorso 23 luglio si è tenuto un incontro a Roma per discutere della realizzazione del palagiustizia bis a Messina. Tuttavia – secondo quanto denuncia il sindaco – in seguito a quella riunione , Palazzo Zanca non ha avuto «ancora oggi, notizia alcuna dell’avvio del percorso amministrativo per la realizzazione nel nuovo palazzo di Giustizia», sebbene in quell’occasione «si è convenuto – scrive ancora De Luca -che l’Agenzia del Demanio avrebbe prodotto una relazione contenente il cronoprogramma e l’analisi dei costi del progetto previsto dal protocollo di intesa» del 2017.

Il sindaco spiega inoltre che i sottosegretari ai Ministeri della Giustizia e della Difesa si erano impegnati ad esaminare la diversa proposta progettuale elaborata dalla Amministrazione De Luca, che vorrebbe realizzare il secondo tribunale nel fosso di via La Farina.

«Nelle precedenti interlocuzioni – si legge nella nota – si era sottolineato come l’alternativa progettuale proposta da questa Amministrazione… scaturisca dallo stato embrionale in cui si trova il progetto previsto dal protocollo e dalla accertata insufficienza dei fondi previsti per il completamento dell’opera, pari a 17 milioni di curo, in parte stornati per la realizzazione del nuovo Ospedale militare. Ad ogni buon fine, lo scrivente, consapevole che le decisioni in merito sono di competenza di codeste Amministrazioni, si limitava a rimarcare l’urgenza dell’avvio delle attività».

La Conferenza Permanente

Il sindaco De Luca rammenta anche che la situazione di criticità dei locali degli Uffici Giudiziari di Messina e la realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia , lo scorso 3 ottobre, sono state al centro della Conferenza Permanente , dalla quale sarebbe emersa la disponibilità dell’Università di Messina a fornire al personale di Sanità dell’Ospedale Militare adeguata sistemazione in via provvisoria nei locali del Policlinico.

«La Conferenza Permanente– scrive il primo cittadino – ha deliberato di chiedere ai sottoscrittori del protocollo d’Intesa di valutare- nel caso in cui l’opzione del Policlinico Universitario non fosse percorribile- se sussistano o meno i presupposti per revocare il Protocollo d’Intesa a suo tempo stipulato»

Richiesta di incontro

Il sindaco chiede formalmente «un incontro finalizzato a definire un celere percorso» per la realizzazione della nuova struttura giudiziaria.

«Consentire che anche nella città di Messina la Giustizia possa essere amministrata in ambienti adeguati e decorosi rende urgente e non procrastinabile oltre che le Istituzioni in indirizzo adottino le decisioni relative alla progettazione e realizzazione del nuovo palazzo di Giustizia, valutando, come suggerito dai vertici degli Uffici Giudiziari cittadini, anche l’opportunità di revocare il richiamato protocollo d’intesa» si legge ancora nella sua nota.

L’ultimatum

Il sindaco lancia quindi un ultimatum ai firmatari del Protocollo d’intesa risalente al 2017: «trascorsi inutilmente 60 giorni, si procederà a porre in essere la deliberare di giunta comunale di revoca dei protocolli di intesa con la contestuale rinuncia al residuo mutuo, circa 17 milioni di euro, concesso al comune di Messina nei primi anni novanta per la realizzazione di un nuovo palazzo di giustizia».

DLT

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