L’assessore Vincenzo Cuzzola spiega che il bilancio tornerà in giunta giovedì. I conti sono totalmente da rifare alla luce del monitoraggio sulla manovra finanziaria decennale

Due rette parallele destinate a non incontrarsi mai. Ecco cosa sono in questo momento lo schema di bilancio di previsione 2017 approvato dalla giunta il 30 dicembre ed il piano decennale di riequilibrio rimodulato per la quinta volta a settembre e in attesa di giudizio da parte della sottocommissione ministeriale.

I numeri e i dati dell’uno non combaciano con quelli dell’altro e, dopo tre mesi di stallo totale dall’approvazione della delibera relativa al previsionale 2017, all’amministrazione Accorinti rimane un’unica possibilità: rifare tutto daccapo.

L’assessore Vincenzo Cuzzola spiega che il bilancio tornerà in giunta giovedì, non sa bene ancora se per essere emendato o ritirato e ripresentato ex novo. Di certo c’è che i conti sono totalmente da rifare alla luce del monitoraggio sulla manovra finanziaria decennale. A tal proposito, il successore di Luca Eller conferma quanto già dichiarato nella conferenza stampa in cui è stato ufficialmente presentato alla città, vale a dire che renderà noti gli esiti dello screening effettuato sulle misure del piano, forse già questo fine settimana o più probabilmente all’inizio della prossima settimana, perché prima di informare i giornalisti il neo assessore vuole fornire le necessarie delucidazioni ai consiglieri comunali.

L’esponente della giunta Accorinti sarà chiamato a fugare ogni dubbio circa la reale consistenza del disallineamento emerso nel piano, chiarendo quali azioni di risanamento inserite nella manovra di riequilibrio non hanno fatto incassare quanto era previsto. Il Collegio dei revisori dei conti ha già ipotizzato un buco da 20 milioni di euro per le annualità 2015 e 2016 (vedi qui), ma l’assessore Cuzzola – che pur non nega il gap – ritiene che l’entità sia inferiore a quella indicata dall’Organo di revisione. Nei prossimi giorni se ne saprà di più.

Intanto, tornando al bilancio di previsione 2017, anche i revisori fanno pressing sull’amministrazione in vista della scadenza del termine del 31 marzo indicato dal Ministero per l’approvazione del preventivo. Se già adesso il Comune di Messina si trova in esercizio provvisorio, dal 1. Aprile – in assenza dello strumento finanziario di programmazione – scatterà la gestione provvisoria. La Ragioneria di Palazzo Zanca potrà autorizzare solo impegni di spesa indifferibili e l’ente si dovrà attenere ad una serie di vincoli che limiteranno l’azione amministrativa.

Il paradosso è che tre mesi fa la giunta Accorinti aveva esultato per l’approvazione nei tempi previsti dalla legge dello schema di bilancio relativo all’esercizio 2017, comunicando – urbi et orbi – di essere tra le città virtuose (vedi qui). Di quel documento contabile però non resterà nulla, se non il selfie di sindaco ed assessori.

Danila La Torre