La bocciatura dell’atto potrebbe causare l’insorgere di nuovi debiti fuori bilancio. Senza copertura finanziaria anche il Capodanno in Piazza. L’assessore Cuzzola si dice rammaricato e preoccupato, ma Interdonato replica: “abbiamo cercato la mediazione e la giunta ha preferito lo scontro frontale”
Da un lato le dichiarazioni in conferenza stampa, in cui la giunta Accorinti si vanta di aver innescato un meccanismo virtuoso riguardo all’approvazione degli strumenti finanziari; dall’altra la realtà dei fatti , che racconta di bilanci portati in Consiglio comunale all’ultimo momento. Esattamente com’ è successo tra il 30 ed il 31 dicembre scorsi, quando i consiglieri sono stati convocati in seduta urgente e straordinaria per approvare la variazione di bilancio.
Di solito, il copione – visto e rivisto decine di volte in questi quattro anni e mezzo- prevede il via libera agli atti finanziari , con una maggioranza risicatissima ma pur sempre utile all’amministrazione ad incassare il risultato. Questa volta però qualcosa è andato storto e, in un sussulto di dignità ed orgoglio, il Consiglio comunale – che non ha avuto le necessarie risposte da parte degli assessori e del sindaco (tutti assenti in Aula)- ha respinto la delibera, facendo definitivamente saltare la variazione di bilancio, che andava deliberata entro il 31.
La bocciatura dell’atto ha inevitabilmente creato tensione nei rapporti tra Consiglio Comunale e Giunta. L’assessore al bilancio Enzo Cuzzola si dice rammaricato e preoccupato.
“Quella del 31 dicembre – scrive in una nota – è stata una brutta pagina. Siamo arrivati per l’ennesima volta in consiglio all’ultimo minuto, ce ne siamo scusati, ma hanno inteso la cosa come una forzatura. L’urgenza della variazione era confermata dal parere dei Revisori, ma non è bastato. I consiglieri lamentano spesso la poca comprensione dei documenti di bilancio, che peraltro noi opportunamente cerchiamo di rendere in chiaro, ma la norma sulla contabilità armonizzata prevede, quasi una sorta di accentramento di scelte in capo alle giunte, documenti sempre meno dettagliati, ai quali bisognerà, prima o poi, abituarsi.”
“E’ stata una brutta pagina ed io sono molto rammaricato. Intanto perché non sono riuscito a farmi comprendere. Poi – continua Cuzzola – perché il danno che potrebbe derivarne alla Città è enorme. Infatti emergono due ordini di problemi, in primo luogo bisognerà trovare il modo di rimediare alla “omissione” da parte del consiglio de “i provvedimenti ritenuti necessari nei riguardi dei rapporti eventualmente sorti sulla base della deliberazione non ratificata”, poi tutte le spese finanziate con la variazione diventano debiti fuori bilancio (almeno secondo alcune sezioni di Corte Conti, ma stiamo approfondendo la questione), questo purtroppo potrebbe incrinare la fiducia degli organi vigilanti, sul percorso verso il risanamento che stavamo costruendo, perché i debiti fuori bilancio (anche se provvisti di copertura e per spese regolarmente impegnate, come nel nostro caso, quindi debiti fuori bilancio solo contabilmente ma non giuridicamente) sono un pessimo indice, per il giudizio di strutturale equilibrio degli enti”.
“Sono rammaricato e preoccupato, perché i percorsi finanziari imposti dal legislatore sono sempre più stringenti ed urgenti, in presenza di norme e documenti di bilancio non sempre comprensibili a tutti noi. Sono preoccupato – conclude – ma capisco i consiglieri, tranne quelli mai presenti, anche se penso che Messina non merita di presentarsi all’esterno con indici che non le rendono verità. Ecco farò, faremo, di tutto per dimostrare la verità che merita”.
Alle dichiarazioni dell’assessore a bilancio replica il presidente della Commissione Bilancio, Nino Interdonato, il quale critica il modus operandi dell’amministrazione Accorinti, rea – a suo dire – di non aver mediato ma di aver agito con supponenza ed arroganza.
“Nel corso nella seduta del 30 dicembre – ricorda Interdonato – avendo già la Commissione esitato la proposta di delibera con parere contrario, per carenza di documentazione a supporto delle maggiori spese da finanziare con la variazione di bilancio, ho chiesto all'Amministrazione di sospendere la trattazione della delibera e di emendare la stessa; cercando dunque una mediazione con il Consiglio, revocando la copertura finanziaria ai provvedimenti ancora in itinere, finanziati con le poste di bilancio contenute nella deliberazione di variazione, per dare copertura alle spese effettuate in costanza della variazione in esame, come poi scaturito nella proposta di deliberazione sottoposta all'esame dei consiglieri il 31 dicembre”.
“ Ancora una volta – conclude Interdonato – alla mediazione, si è preferito lo scontro frontale”.
Al di là del botta e riposta, sarà adesso importante capire cosa succederà a causa della mancata approvazione della variazione di bilancio. Il rischio che insorgano nuovi debiti fuori bilancio è concreto. Restano senza copertura finanziaria anche gli eventi Capodanno in Piazza, per i quali la giunta comunale ha deliberato – lo scorso 20 dicembre – una spesa complessiva di quasi 65mila euro (vedi qui).
La responsabilità tuttavia non può essere attribuita solo al Consiglio comunale, chiamato ogni volta ad approvare gli atti finanziari a scatola chiusa.
DLT
