Mam S. Teresa, contro l'Isernia una vittoria al tie-break che lascia l'amaro in bocca. La gara era alla portata

Mam S. Teresa, contro l’Isernia una vittoria al tie-break che lascia l’amaro in bocca. La gara era alla portata

Mam S. Teresa, contro l’Isernia una vittoria al tie-break che lascia l’amaro in bocca. La gara era alla portata

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domenica 06 Marzo 2016 - 18:42

Nonostante le attenuanti di una Facco non in perfette condizioni e di Cortelazzo e Ruberti lontane dal loro standard fisico ottimale, resta il rammarico per aver gettato alle ortiche un punto con una vittoria piena che non appariva per nulla proibitiva

MAM VOLLEY S. TERESA – EUROPEA 92 ISERNIA 3-2 (25-12, 22-25, 25-16, 22-25, 15-9 )

MAM VOLLEY S. TERESA: Vico 12, Rotondo 9, Agostinetto 8, Mazzulla 14, Composto 14, Ruberti 7, Pietrangeli ( L ), Facco 6, Cortelazzo, Caruso, Bilardi, Saporito, Orlando, Triolo ( L2 ). ALL : Jimenez

EUROPEA 92 ISERNIA: Padua 12, Monitillo 9, Taddei 12, Vanni 10, Giroldi 2, Morone 17, Boffa ( L ), Trevisol, Tomasetti, Miuzzo 1, Bernava. ALL : Montemurro

ARBITRO: Pampalone da Palermo SECONDO: Tanania da Palermo

Vittoria che lascia l'amaro in bocca per la Mam Volley S. Teresa, contro l’Isernia. Le joniche non sono riuscite a chiudere una partita che sembrava essere abbondantemente alla portata. Primo e terzo set con una larga supremazia e avanti anche sul quarto, ma la vittoria è arrivata solo al tie-break. In fase iniziale Jimenez preferiva Sara Ruberti a Valentina Facco che in settimana aveva accusato un risentimento al polpaccio.

Il primo set era una pura formalità con un punteggio disarmante ( 25-12 ) che faceva presagire ad un tre a zero facile. Ospiti mai entrati in agone ed una caterva di errori consegnavano il game al S. Teresa. Il secondo parziale vedeva la Mam avanti sia al primo ( 8-7) che al secondo pit stop tecnico (16-13). L'Europea raggiungeva il pari sul 19-19. Alcuni errori delle giocatrici locali erano decisivi per il 22-25 e l'uno a uno. La terza frazione di gioco consegnava in partenza una Mam insicura che continuava a commettere errori. Sul 4-7 il coach siciliano rischiava la Facco che prendeva il posto di una volitiva Ruberti che però mancava da troppo tempo dai campi di gioco. La reazione delle santateresine, sospinte dalla "torcida" degli Eagles, i tifosi, era rabbiosa e riagguantato il pari sul 10-10 allungavano per il 16-11 ed il 25-16 che valeva il 2 a 1. Il quarto set iniziava con la Mam avanti facile 6 a 1 ma l'Isernia recuperava ed al primo stop tecnico si giungeva sull'8-6. Le molisane raggiungevano la parità sul 9-9 per passare avanti prima sul 10-11 e poi sul 13-14. Ma al secondo pit Mazzulla e compagne erano avanti sul 16-13. Break di cinque punti pro Isernia che valeva il 16-18. Controbreak Mam e 19-18. Allungavano le ospiti sul 19-22. Jimenez cercava di sfruttare la battuta in salto di Sara Cortelazzo che faceva rifiatare un'ottima Nellina Mazzulla autrice di una prestazione maiuscola in difesa e attacco. L'esperimento non sortiva gli effetti sperati e sul 20-23 rientrava la giocatrice di Villafranca. L'inerzia del set ormai era appannaggio dell'Europea che chiudeva sul 22-25 .

Si andava così al tie break, nel corso del quale le atlete rossoblu conducevano dall'inizio alla fine. Prima sul 5-2, si girava sull'8-6 e si chiudeva sul 15-9 tra gli applausi del pubblico accorso numeroso come al solito. Nonostante le attenuanti di una Facco non in perfette condizioni e di Cortelazzo e Ruberti lontane dal loro standard fisico ottimale, resta il rammarico per aver gettato alle ortiche la vittoria piena che appariva non proibitiva. La squadra ha dato l'impressione nel secondo e nel quarto parziale di subire dei cali di tensione ed una volta trovatasi sotto è' stata sopraffatta dalla paura di perdere e di sbagliare. Forse in quei momenti manca la giocatrice in grado di prendere in mano la squadra e rimettere il match nella direzione giusta. La vittoria comunque serve a ridare morale alla squadra dopo i due stop consecutivi subiti ad opera di Marsala ed Aprilia. Di sicuro la compagine cara ai Presidenti Racco e De Caro non può permettersi allo stato attuale di mollare e staccare il piede dall'acceleratore.

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