Pallavolo femminile, il libero Michela Pisano riparte dalla B1 a Fasano

Pallavolo femminile, il libero Michela Pisano riparte dalla B1 a Fasano

Domenico Abbriano

Pallavolo femminile, il libero Michela Pisano riparte dalla B1 a Fasano

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lunedì 04 Settembre 2023 - 17:15

Dopo il campionato vinto con Akademia Sant'Anna, il brutto infortunio e l'esordio in A2, nuova esperienza per Michela Pisano. Proverà a vincere ancora ripartendo da Fasano

MESSINA – Protagonista nell’annata 2021/2022 con la maglia di Akademia Sant’Anna, con cui ha conquistato la promozione in serie A2 di pallavolo femminile, a metà stagione dello scorso anno ha voluto fortemente tornarci per completare quanto lasciato in sospeso. Con Akademia, infatti, aveva interrotto il suo percorso sportivo a causa di un brutto infortunio al ginocchio che le aveva impedito di partecipare alla doppia finale play-off contro Perugia. Parliamo del libero Michela Pisano, originaria di Benevento che, dopo l’intervento chirurgico e la lunga riabilitazione, è riuscita ad esordire in quel sudato torneo di A2 e a conquistare una straordinaria salvezza, proprio con la maglia di Akademia.

Pisano: “Ho iniziato andando dietro mia sorella”

Adesso Michela riparte dalla serie B1, da Fasano, con una formazione allestita per il salto di categoria. Un tentativo che a lei è già riuscito e cui potrà fornire il proprio apporto e tanta grinta da vendere. Con Michela abbiamo anzitutto ripercorso brevemente le tappe compiute all’interno del mondo della pallavolo; un cammino iniziato all’età di sette anni: “Ho cominciato andando dietro mia sorella che giocava nella Costantinopoli, una società del mio quartiere, per passare poi nell’Accademia Volley. Quest’ ultima mi ha accompagnata per tutte le giovanili, prima da schiacciatrice poi da libero, fino al professionismo vissuto con Cerignola e Messina”.

Con Muzi grande intesa

Un cambio ruolo, quello nel settore giovanile, che Michela non accettato sin da subito: “All’inizio non ero molto contenta di fare il libero. La schiacciatrice è colei che finalizza il punto. Poi, ho capito che il ruolo del libero è molto particolare; serve tanta pazienza e tecnica. E poi anche la grande intesa con il palleggiatore. Con Margherita Muzi (l’ex capitano e palleggiatrice di Akademia) abbiamo giocato tanto insieme e affinato questa intesa dentro e fuori dal campo. Avevamo stretto una straordinaria sinergia. Conosco il nuovo libero di Akademia Sant’Anna, Marianna Maggipinto. E’ anche lei campana e sono contenta sia arrivata a Messina”.

La gratitudine di Michela

Tornando indietro nel tempo, Michela recupera il ricordo di una persona pietra miliare della sua formazione: “Una mia allenatrice, Tonia Mezzapesa; pugliese, giocava in serie A. E’ stata lei a farmi fare il salto tra adolescenza e professionismo. Ha creduto in me quando giocavo solo in serie D capendo, sin dai primi allenamenti, che potevo andare oltre”. Ma la gratitudine di Michela si estende a tante figure della sua vita: “Adesso, un ruolo importante lo ha avuto la ds del Fasano, Micaela Cofano; mi ha voluto qui per questo progetto importante, anche se non sono stata molto contenta di lasciare Messina. Sarei rimasta volentieri. Purtroppo, durante il mercato, è giusto fare delle scelte e, adesso, sono felice”.

Michela Pisano con la maglia di Akademia Sant’Anna all’arrivo a Messina

Il suo arrivo a Messina

Tra i due estremi temporali vissuti nella pallavolo, un momento speciale Michela lo dedica al suo arrivo a Messina: “In realtà, ho scoperto che mi avrebbero chiamata da Messina tramite le mie compagne di squadra, Valentina Martilotti e Margherita Muzi. Con loro avevo giocato a Cerignola e sapevo sarebbero andate a Messina. Nino Gagliardi (il tecnico della promozione in A2, ndr) voleva costruire una squadra per puntare in alto, fatta da persone con esperienza e che avessero già giocato insieme. Ero contentissima. Gagliardi, tecnicamente, mi è sempre piaciuto come allenatore. Fare esperienza in Sicilia per un atleta non è cosa facile a livello logistico. Però, è stata un’esperienza incredibile, maturando un bagaglio molto ampio da portare dietro”.

La “così bella” Messina

“Messina è una bellissima città. Provengo da una piccola come Benevento, di soli 60.000 abitanti. All’inizio mi è servito tempo per ambientarmi. Non me l’aspettavo così bella: ogni domenica mattina facevo una passeggiata fino a Torre Faro. Anche queste mie passeggiate le porterò sempre dietro e mi spiace non poterle fare più”.

Grazie ad Akademia, per sempre

“La società di Akademia la ringrazierò per il resto della vita. Oltre il primo anno (quello della promozione, ndr), il secondo è stato molto particolare perché venivo da un brutto infortunio. Fabrizio Costantino e Peppe Venuto mi hanno dato la possibilità di ripartire. Li ringrazierò sempre, come ringrazierò sempre il Tricenter, il centro di fisioterapia, che mi ha rimesso in piedi”. Dopo aver vinto il campionato, c’era il grande desiderio di esordire in A: “Ci sono riuscita, anche se il problema fisico mi ha limitato”. Un infortunio che le aveva fatto saltare le finali promozione, ma Michela c’è stata anche in quei due spareggi: “Non mi aspettavo di poter reagire, così come ho fatto, dopo la diagnosi seguita al mio infortunio. Il crociato è un brutto infortunio davvero. Però, nella sfortuna, sapevo di poter dare mentalmente il mio contributo alle compagne. Martina Quarto ha fatto un ottimo lavoro nel sostituirmi. Un pò di amaro in bocca mi è rimasto; volevo giocarla quella doppia finale, dopo averla persa a Cerignola con Valentina Martilotti e Margherita Muzi, l’anno prima. Ma la vittoria è stata bella così”.

Un ringraziamento particolare a coach Marco Breviglieri: “Con lui mi sono trovata sempre bene. E’ stato lui che mi ha chiamato dalla B2 in B1. Gli devo dire grazie perchè merita davvero”.

Adesso l’esperienza di Fasano

“Dopo due anni mi sono ritrovata in un gruppo nuovo. Mi sono ripromessa di partire con grande serenità e di prendermi le mie soddisfazioni personali, ma anche di squadra, visti gli obiettivi importanti che abbiamo. Mi hanno voluto fortemente e adesso devo ricambiare. Sarà un torneo di B1 di alto livello rispetto al passato. Ci sono tre/quattro squadre più impegnative rispetto ad altre. Sappiamo che sarà un campionato ostico da affrontare partita dopo partita.”

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