Pubblicate le graduatorie provvisorie per il Corso “Donne, politica ed istituzioni”, realizzato dal dipartimento degli studi Europei e Mediterranei dell’Università di Messina e coordinato dalla professoressa Maria Antonella Cocchiara. Le domande sono 167 su 80 posti disponibili.

Centosessantasette domande per ottanta posti. Il corso “Donne, politica e istituzioni” registra numeri da record, a dimostrazione del fatto che il tema trattato continua a toccare gli interessi e le aspirazioni più intime della società. È un copione che si ripete, infatti, ad ogni edizione. Arrivato alla terza, il corso vide partire le prime lezioni e attivare i primi laboratori nel 2004. Nello studio della professoressa Cocchiara sono conservati, tutt’oggi, fascicoli su fascicoli che raccolgono la valanga d’iscrizioni dei corsi degli anni passati ed anche questa terza edizione non ha fatto eccezione, per la massima soddisfazione degli organizzatori. A metà luglio le domande erano talmente basse da far ipotizzare di non riuscire ad arrivare al numero stabilito di ottanta entro lo scadere del bando previsto per fine mese, ma – fortunatamente – i numeri finali hanno dimostrato che si è trattato solo di una momentanea battuta d’arresto e non di una mancata risposta da parte della società civile. Il corso, realizzato dal dipartimento degli studi Europei e Mediterranei dell’Università degli Studi di Messina, dal Comitato per le Pari Opportunità dell’Ateneo Peloritano, con il supporto del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, offre un percorso formativo di 112 ore di teoria e 20 di pratica finalizzato alla “diffusione della cultura di genere nelle istituzioni culturali, sociali e politiche”- come si legge nel bando – “per qualificare e aumentare la presenza e la partecipazione delle donne nella vita attiva”. Se la valanga di domande è un segnale positivo sia per gli organizzatori, sia come sintomo di vivacità intellettuale da parte di studenti e semplici cittadini, visto il numero inferiore di posti disponibili sorge il problema pratico da parte degli interessati di verificare se si è stati ammessi o meno. Per questo sono state rese pubbliche le graduatorie provvisorie, che possono essere consultate nella bacheca del DiSEM – Facoltà di Scienze Politiche, Piazza XX Settembre n. 4 – o direttamente online nel sito dell’Università degli Studi di Messina. Sarà possibile presentare eventuali ricorsi entro i prossimi cinque giorni, successivamente ai quali la graduatoria verrà considerata definitiva. I fortunati ammessi, praticamente la metà di chi ha fatto richiesta, dovrà confermare l’iscrizione compilando l’apposito modulo – scaricabile dal sito – e trasmettendolo alla Segreteria del Corso entro il 25 agosto. Una curiosità: il corso, seppur incentrato sull’universo femminile, è indirizzato ai membri di entrambi i generi, ma solo dodici uomini hanno presentato domanda di iscrizione. Pensare che quelli trattati dalle Pari Opportunità siano argomenti che riguardino solo le donne è, però, un grave errore. Le Pari Opportunità puntano a creare una cultura di integrazione tra i vari aspetti della realtà che sfaccettano e compongono la società moderna, sempre più poliedrica e variegata al suo interno. Quella che corsi come quello coordinato dalla Professoressa Cocchiara vogliono portare avanti è una logica dell’integrazione che difenda le diversità piuttosto che soffocarle ed omologarle ad un unico modello dominante. E le diversità non sono solo quelle di genere, ma anche di orientamento sessuale, di religione, di luoghi di provenienza e cultura. Educare alle Pari Opportunità, in fin dei conti, significa educarsi al rispetto del prossimo e, in ultima analisi, lavorare per un mondo migliore