Parità di genere, da un’impresa marittima di Messina una sfida ai luoghi comuni

Parità di genere, da un’impresa marittima di Messina una sfida ai luoghi comuni

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Parità di genere, da un’impresa marittima di Messina una sfida ai luoghi comuni

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giovedì 26 Settembre 2019 - 12:51

Dibattito aperto a Torino, dove sono in corso gli “Stati Generali del mondo del lavoro e delle istituzioni

MESSINA – Parte dal sud e da un’impresa marittima una sfida alle convenzioni e ai luoghi comuni. Protagonista il Gruppo Caronte & Tourist, leader nel traghettamento sullo Stretto di Messina e nei trasporti marittimi da e verso le Isole minori della Sicilia, che ha deciso pochi mesi fa di affidarsi alle “cure” del Winning Women Institute in un percorso verso la certificazione della parità di genere.

Se ne parla a Torino, dove sono in corsoi gli “Stati Generali del mondo del lavoro e delle istituzioni” iniziati ieri e che si protrarranno sino al 28 settembre con confronti di altissimo livello sui temi dell’innovazione, dello sviluppo e della sostenibilità per condividere prospettive e soluzioni concrete.

In quest’ambito, nel pomeriggio di sabato  si svolgerà presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo il convegno “Women in charge”  sul tema delle pari opportunità e della gender equality, a cui è stato chiamato a intervenire tra gli altri il responsabile di personale e comunicazione di C&amp, Tiziano Minuti.

Si parlerà del cosiddetto Bollino Rosa, un bollino di qualità rilasciato solo ad aziende che dopo stringenti criteri di valutazione sono giudicate in grado di garantire il rispetto di determinati ed elevati standard di parità nel contesto lavorativo e aziendale tra uomo e donna (riguardo al trattamento salariale, alle possibilità di carriera, alla conciliazione di tempi di vita e di lavoro).

Nonostante l’uguaglianza di genere sia il 5°dei 17 punti indicati nell’agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, secondo le stime dell’ultimo Global Gender Gap Report del World Economic Forum l’Italia si pone in questo campo al 70° posto su 149 Paesi (preceduta, per esempio, anche da Honduras e Montenegro) e al 14° posto in Europa, restando il fanalino di coda tra i Paesi più sviluppati.

“Il mondo del lavoro marittimo è per tradizione appannaggio maggioritario, se non proprio unico, di lavoratori maschi. Ciò tuttavia non impedisce – recita una nota della Caronte &amp, Tourist – che si possa e si debba avere una considerazione alta e seria delle pari opportunità nell’accesso al lavoro, nelle dinamiche di carriera e in quelle salariali e nella possibilità di renderle compatibili con la vita in famiglia e le attività di cura. Il trend sta comunque cambiando: oltre all’ormai consolidata presenza nei ranghi amministrativi, personale femminile comincia a essere sempre più presente anche nei ruoli di bordo.

Tra gli iscritti agli istituti nautici le ragazze sono in costante aumento e il loro rendimento è assolutamente lusinghiero. Caronte & Tourist è certamente fiera – prosegue la nota – di annoverare tra le proprie fila una dirigente e una comandante, ma ha deciso che ciò deve costituire la piattaforma per policy aziendali sempre più orientate a una reale e concreta parità tra i generi”.

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