Secondo il presidente del movimento, Giuseppe Pracanica, “le infrastrutture di collegamento con l’Europa sono ritenute necessarie ed utili soltanto quando riguardano il Nord del Paese, ed allora si possono attivare finanziamenti a fondo perduto, fondi pubblici dello Stato e dell’Europa”
“Le ultime vicende del Ponte sullo Stretto di Messina mi hanno ulteriormente convinto che le decisioni che riguardano la Sicilia ed i siciliani vengono da sempre prese in altre sedi”.
E’ l’incipit della lettera che il presidente di CittadinanzAttiva, Giuseppe Pracanica, ha scritto al presidente della Regione, Rosario Crocetta.
“Qualche mese fa – scrive Pracanica – il presidente del Consiglio, Mario Monti ha dichiarato: «Con la Tav si genera lavoro e occupazione sul territorio e non solo. Molte manifestazioni di disagio sociale sparse in Italia troverebbero altre motivazioni in una penisola e in un`economia senza l`aggancio all`Europa, che deve essere anche fisico attraverso le infrastrutture di collegamento». Sono affermazioni pienamente condivisibili, ma, al contempo, non possiamo non sottolineare la plateale incoerenza del presidente Monti quando si smentisce decidendo di impedire la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. La conclusione è che, per lui e, purtroppo, anche per molti nostri conterranei più o meno illustri, le infrastrutture di collegamento con l’Europa sono necessarie ed utili soltanto quando riguardano il Nord del Paese, ed allora si possono attivare finanziamenti a fondo perduto, fondi pubblici dello Stato e dell’Europa, e quant’altro necessario, ma non lo sono assolutamente quando queste opere riguardano il Sud. Ed infatti anche l’alta velocità ferroviaria si ferma a Napoli”.
In virtù di queste motivazioni, Pracanica chiede a Crocetta di “dare la parola ai siciliani, dopo averli informati il più oggettivamente possibile, indicendo il conseguente referendum popolare”.

PONTE SI.
BRAVO PRACANICA. L’ipocrita spocchioso nordocentrico rigor MONTI protettore di interessi dell’elite finanziario bancarie trova a MESSINA paradossalmente sostegno presso i nostri conterranei GENOVESE D’ALIA SINDACATI E PARTITI DI CASTA BUROCRATICA ,.anime candide e “professionisti” del NO PONTE ACCORINTI , STURNIOLO, MAZZEO, MANGANO,GIORDANO,…oltre che a quella nutrita schiera di borghesia improduttiva che sin ora ha galleggiato nel benessere parassitario garantiti dal un sistema che pero adesso e’ …FALLITO. W IL REFERENDUM. W GRILLO W IL PONTE W L’ecoPONTE W il PONTE PROGRESSISTA W IL PONTE CHE UNISCE i popoli W IL PONTE UTILE ALLO SPIRITO( Pontem facere .Pontefice. W IL PONTE OPERA D’arte del ns.tempo( arch. Libeskind)…..W IL PONTE …marketing STRAORDINARIAMENTE VINCENTE sull’offerta turistica MONDIALE. W ILPONTE occasione UNICA di RI NASCITA di un territorio DI SPERATO e senza prospettive REALISTICHE alternative.
il ponte utopico
il ponte..la panacea taumaturgica di tutti i problemi della nostra città..
Il ponte utopico….e il fallimento reale.
L’appello di CITTADINANZATTIVA dovrebbe essere seguito da tutti i Movimenti e Partiti che si dicono, almeno a parole, volere curare gli interessi della Città.- Devono essere i Siciliani arbitri del proprio destino. Il Ponte sullo Stretto di Messina è un’opera sulla realizzazione o meno della quale, devono decidere i Siciliani ed i Calabresi. Quindi, sentire il parere dei Siciliani , mediante un REFERENDUM CONSULTIVO, e dopo di che accettare serenamente il verdetto della maggioranza, qualunque esso sia. Leggere certe considerazioni, riportate dalla Stampa, ci fanno riflettere: “ Il rischio è che non fare il ponte ci costi quanto ci sarebbe costato farlo. Il costo totale dell’opera si aggira intorno al miliardo e mezzo di euro, ma se sommiamo le penali che dovremmo pagare per ‘non farlo’ che possono arrivare ad un miliardo e duecento milioni, più i trecento milioni già impegnati per lavori effettuati, arriviamo alla stessa somma…”. “Se si prende il treno da Roma a Milano si arriva in due ore, in Sicilia per andare da Alcamo ad Avola occorrono 26 ore. Insomma, Mentre nel resto d’Italia si lavora per realizzare l’alta velocità, la Sicilia è condannata alla marginalità: l’unico modo per salvare l’isola è recuperare il progetto del ponte…”. “nel momento in cui l’Ars ha approvato la mozione presentata da un esponente del Pd che dice no al ponte, la Sicilia è stata abbandonata a se stessa. Se il presidente Crocetta continua a trastullarsi in annunci e proclami che spesso non hanno nulla a che fare con la realtà, saremo sempre più soli…”….Queste ed altre le varie, contrapposte considerazioni, ma si dia, una volta per tutte, la parola e la volontà della decisione al Popolo Siciliano…
Migliaia di fumosi tir che attraversano lo Stretto con fumose navi non inquinerebbero più…..non creerebbero più traffico e pericolo di incidenti….Messina-Roma in meno di 5 ore…..le merci che viaggiano in treno…che è più veloce ed economico e non inquina….ect..ect.
Il ponte…un equalizzatore tra Nord e Sud……costringerebbe a dare al sud quello che il nord ha da sempre…..Allora???? meglio lasciare che la Sicilia sia isola e che i siciliani siano costretti a servirsi di costosissime, lentissime ed inquinanti navi traghetto per i loro spostamenti e far viaggiare le merci con i tir……con il traffico, l’inquinamento e purtroppo le tante vittime…..Esistono mille altri motivi per volere il ponte ma sono sotto gli occhi di tutti…..i costi proibitivi dei traghetti, i sacrifici dei messinesi nel traffico e nell’inquinamento dei tir ed i sacrifici umani che la società messinese paga ed ha pagato.
QUALCUNO HA GIA’ DETTO, CHE SE L’ITALIA NON VUOLE LA SICILIA , PER FAVORE, CI LASCI ALLA DERIVA NEL MARE NOSTRUM. DA SOLI PROBABILMENTE FAREMMO MEGLIO. FINO AD ORA, LA SICILIA, CHE CHE SE NE DICA E’ STATA SOLTANTO DEPREDATA CON LA SCUSA DELLE VARIE LEGGI E LEGGINE PER FINANZIAMENTI VARI E MAI ARRIVATI O COMUNQUE DEVIATI. SI COMINCI CON PENE SEVERISSIME E CERTE PER CHI DELIQUE IN OGNI SETTORE, SPAZZIAMO VIA TUTTE LE ORGANIZZAZIONI MALAVITOSI DI OGNI ORDINE E GRADO, METTIAMO UN PUNTO E RIPARTIAMO CON UN MOTTO: “CHI TOCCA I FILI MUORE”.
SI. SE SERVE A FAR SVEGLIARE DAL LETARGO I MESSINESI.
Ma le migliaia di fumoi tir che passano sul ponte non inquinano? Anzi, non inquinano di più perchè percorrono più chilometri in terraferma?
Ma non costa 8,5 miliardi (che non ci sono)? Da dove spunta un miliardo e 500 milioni? Dagli investitori esteri che non ci sono?
Questo nostro concittadino ZANCLE26 così Montianamente interessato alla spending review dello Stato Italiano ,così come vedo tanti suoi simili concittadini che invocano lo ” sparagno” dei soldi pubblici, nostri anzi LORO( spesso cittadini parassiti che non contribuiscono a nulla e si fanno alfieri del risparmio pubblico ) perché non si chiedono se ci sono i soldi GIA STANZIATI per la TAV per l’EXPO Milano, il Mose a Venezia ,la Pedemontana,la Grondaia a Genova,la BRE BE MI (Brescia Bergamo Milano) etc?…. Ma e’ mai possibile che sulu pu PONTI non ci sunnu i picciuli?. La storica sudditanza indolente delle popolazioni meridionali e Messinesi in particolare rischia di perpetuarsi.
Si sarebbe indotti a raccogliere e conservare gelosamente assieme a quelli risibili dei profesionistii SturnioloAccorintiGiordanoDaliaGenovese anche i commenti di Zancle26 al fine di integrare scientificamente tutto ” l’armamentario ” dialettico con le evidenti ” forzature ” logiche e ideologiche e ” psicologiche”dei NO PONTE. …
Non e’ la panacea ! Il ponte…e’ l’UNICO rimedio SCIENTIFICO( wikipedia: ponte sullo stretto di Messina) in grado di guarire il moribondo popolo MESSINESE. Di palliativi, rimedi da apprendisti stregoni ,di pratiche illusorie, emotive ad effetto placebo, “orecchiate” ne abbiamo avuti sIn troppi col risultato che adesso siamo falliti. Non e’ più tempo di ascoltare altre amene menate
SI AL PONTE CICLABILE E PEDONABILE.
SOLO CICLABILE E PEDONABILE !!!
Per Zancle 26….il mezzo più veloce, economico ed ecologico è il treno, in grado di trasportare enormi quantità di merce ovunque in Europa.
L’isola di Sicilia si serve dei Tir, che hanno una piccola percentuale di trasporto rispetto ad un treno…Con il ponte la Sicilia avrà un collegamento ferroviario stabile con il resto d’Europa….quindi i fumosi tir lasceranno il posto all’ecologico, capiente ed economico treno che collegherà direttamente la Sicilia al resto del continente…..ma anche il servizio passeggeri con il treno veloce(attualmente assente a sud di Napoli)permetterà di raggiungere Napoli da Messina in circa 3 ore e Roma in meno di 4 ore e mezza.
Tranquillo……il ponte non si farà e la Sicilia continuerà ad essere periferia degradata europea, schiava degli interessi dei potenti locali.
SI AL PONTE CICLABILE E PEDONABILE ….e le AUTO ELETTRICHE ? e IL TRASPORTO SU FERRO? …vogliamo continuare a metterli nei Ferry boat altamente inquinanti ? A queste condizioni sono sicuro che perfino Accorinti accorderebbe il suo favore. In fondo per lui si tratterebbe di SEPARARSI definitivamente solo di una MAGLIETTA.